Sabrina Schillaci, una brillante ragazza di Giussano, con un sogno nel cassetto e una passione per lo sport, vede la sua vita cambiare radicalmente dopo un tragico incidente che segna il destino suo e di Davide, suo marito. Da quel momento, la lotta contro le avversità diventa il motore della sua esistenza: un viaggio di scoperta e rinascita la porta a esplorare nuove sfide e a riconsiderare la sua identità, il tutto mentre si destreggia tra l’amore, il dolore e la speranza.
Un’infanzia tra sport e sogni
Sabrina Schillaci nasce nel 1968 a Giussano, in Brianza, come la prima di tre fratelli. Fin dalla giovane età, sviluppa una profonda passione per lo sport, vedendolo come un alleato nella vita. Negli anni Settanta, in un contesto caratterizzato dal duro lavoro e dall’impegno, Sabrina decide di testare i suoi limiti mentre si prepara ad affrontare le sfide quotidiane.
La sua avventura sportiva inizia quando si avvicina all’atletica leggera, ispirata dai suoi due fratelli atleti. Tuttavia, la sua aspirazione viene frustrata quando, durante un allenamento, le dicono che non è portata. Questo rifiuto la segna, ma non spegne completamente il suo spirito.
Decide di iscriversi al Politecnico di Milano per studiare Architettura, dove incontra Davide, un giovane con cui instaura una relazione profonda. Dopo quattro anni di fidanzamento, i due si sposano, costruendo una vita basata su amore e supporto reciproco.
La tragedia e la trasformazione
Nel 2007, durante una festa estiva sul lago, il destino di Sabrina e Davide cambia drasticamente. Un tuffo innocente si trasforma in una tragedia: Davide riemerge con gravi lesioni spinali che lo portano alla paralisi degli arti. Questo evento segna una svolta decisiva nella loro vita, con Sabrina che assume il ruolo di caregiver a tempo pieno. La sua esistenza cambia radicalmente e si sente intrappolata in una spirale di responsabilità.
Per cinque anni, la sua vita diventa pesante e opprimente. Si dedica completamente a Davide, rinunciando alla propria libertà e alla felicità. Un profondo senso di dovere la porta a trascurare il suo benessere, e inizia a soffrire di depressione. Solo dopo anni si rende conto che la sua infelicità non deriva dalla disabilità di Davide, ma dalle sue stesse paure e insicurezze.
Una nuova direzione a Nizza
Dopo un lungo periodo di sacrifici e privazioni, Sabrina sente la necessità di dare nuovo significato alla sua vita. Decidono così di prendersi una pausa e trascorrono una vacanza a Nizza, un luogo dove possono staccare dalla routine quotidiana. Mentre si trova sulla promenade, viene attratta da una folla di atleti in attesa del segnale di partenza di una gara tra Ironman. Questo momento di ispirazione le fa desiderare di diventare a sua volta una Ironman.
Tornata a casa, Sabrina inizia a dedicarsi all’allenamento con determinazione. Non è più la ragazza senza talento né la moglie che vive nel senso del dovere; ora lotta per riprendere il controllo della sua vita. La strada verso il trionfo non è facile, ma Sabrina persevera e nel 2015 partecipa al suo primo triathlon. L’anno successivo, completa il suo primo Ironman a Zurigo.
L’emergere di una nuova figura
Questi traguardi rappresentano non solo vittorie personali, ma anche una rinascita e un esempio di resilienza. Con il passare del tempo, Sabrina non si ferma: nel 2017 lancia il progetto “Race Across Limits”, un’iniziativa che incoraggia gli altri a superare i propri limiti. Attraverso sessioni di coaching, guida le persone a diventare l’Ironman della propria vita, affrontando le proprie paure e scoprendo nuove potenzialità.
Sabrina è diventata anche un punto di riferimento per i caregiver, con il programma di formazione “Perché io me lo merito”, progettato per supportare e rafforzare la consapevolezza nei caregiver, aiutandoli a prendersi cura di sé mentre assistono i propri cari.
La storia di Sabrina Schillaci dimostra che, anche di fronte a eventi drammatici, tutti possiamo riscoprire le nostre forze interiori e reinventare la nostra vita. Da un profondo momento di crisi, emerge come un modello di determinazione e speranza, ricordando a tutti noi che ogni limite può trasformarsi in un nuovo inizio.
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