L’indifferenza e il disinteresse verso i più deboli sono atteggiamenti che, pur se diffusi nell’attuale società, possono essere efficacemente contrastati. Tali fenomeni, infatti, nascono dall’impoverimento dei legami personali e dall’eccessivo individualismo: esistono, tuttavia, persone che, come vedremo, promuovono quotidianamente l’inclusione e la solidarietà.

Zygmunt Bauman, sociologo britannico originario della Polonia, ha definito “liquida” l’attuale società, proprio perché i legami tra gli individui risultano spesso fragili e inconsistenti. Ne consegue che l’attenzione di ognuno di noi, tendendo a concentrarsi sull’interesse e sul successo individuale, produce conseguenze negative per la solidarietà collettiva.

La solidarietà che spazza via indifferenza e disinteresse

Nella trappola dell’indifferenza e del disinteresse non sono caduti Gennaro e Maria che, invece, attraverso il loro lavoro quotidiano, favoriscono l’inclusione dei soggetti più vulnerabili.

Lui, maestro dell’arte del pane, è un napoletano di 50 anni, dallo sguardo severo ma dal cuore grande. Tanti anni fa, prima di trasferirsi a Firenze, ha sposato lei, quando ambedue aiutavano i rispettivi genitori nella gestione di due forni attigui, in concorrenza tra loro. Da allora è trascorso più di un decennio, con Gennaro e Maria che, nel frattempo, hanno ricevuto la grazia di due splendidi figli, Leonardo e Beatrice, rispettivamente di 16 e 14 anni, nomi ispirati alla terra che ha accolto e visto crescere i loro genitori, umanamente e professionalmente.

Gennaro e Maria hanno messo in piedi nel centro della città del giglio, circa dieci anni fa, un laboratorio di panificazione, di fronte alla chiesa della Sacra Famiglia gestita dai Salesiani. In breve tempo quella bottega è diventata un punto di riferimento gastronomico per il vicinato e non solo. Il locale è molto frequentato dai bongustai, che apprezzano la professionalità e la simpatia che trovano appena entrano nel laboratorio. I titolari dell’attività hanno uno staff multietnico, tra italiani, africani, asiatici ed europei che, pur essendo dipendenti, considerano come persone di famiglia, proprio come declinato dalle sacre scritture in tema di indifferenza e disinteresse.

Garantire il benessere dei più deboli

“Ai più fragili va assicurato il benessere, in modo da contrastare indifferenza e disinteresse” – hanno detto Gennaro e Maria a noi di BuoneNotizie.it. Ambedue hanno precisato che intendono fare la loro parte per testimoniare la solidarietà, dando così concretezza a una massima di Luigi Einaudi, già Presidente della Repubblica italiana, per il quale “la vera misura di civiltà di un popolo è garantire il benessere dei più deboli”.

La voglia di offrire solidarietà traspare dagli occhi di Gennaro e Maria che, in occasione dei primi dieci anni di attività, ebbero l’idea, condivisa con tutto lo staff, di ringraziare la comunità con una festa. Quel giorno giunsero sul posto almeno duemila persone, tra conoscenti e semplici passanti, che gustarono pizze, dolci, salumi, formaggi e altre prelibatezza sfornate dal laboratorio.

Quello è stato, per Gennaro e Maria, un modo per coltivare la solidarietà, nonché contrastare indifferenza e disinteresse. Ma anche per manifestare riconoscenza alla comunità che li ha accolti tanti anni fa quando, senza avere legami familiari nel capoluogo fiorentino, decisero di traferirsi lì.

Gennaro, al termine della nostra chiacchierata, si è commosso mostrandoci una pergamena che ha affisso sulla vetrina del suo laboratorio, ricevuta da Papa Francesco lo scorso anno. La custodisce gelosamente, con il sogno di potersi recare da Papa Leone e consegnargli in dono alcune prelibatezze preparate personalmente da lui e dal suo staff.

La storia di Gennaro e Maria ci porta a riflettere. Aprire le porte a chi è fragile e aiutarlo a inserirsi nel tessuto sociale è possibile: basta volerlo e mettere da parte l’individualismo, in modo da contribuire a sconfiggere indifferenza e disinteresse.

Condividi su:
Avatar photo

Paolo Maria Pomponio

Laureato in giurisprudenza, con Master in "Sicurezza, coordinamento interforze e cooperazione internazionale" e in "Comunicazione e media", ho lavorato nel privato e nel pubblico. Appassionato di calcio, che ho praticato, tendo all’ascolto e a un approccio alle cose con una visione d’insieme.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici