Negli ultimi anni, sempre più persone si avvicinano al mondo della crescita personale e delle discipline che uniscono mente, corpo ed energia. Tra queste, il ThetaHealing è una delle tecniche più discusse e curiose, una pratica che promette di agire sulle convinzioni profonde per favorire benessere, consapevolezza e trasformazione interiore.

Ma di cosa si tratta davvero? Come funziona? E cosa dicono i suoi sostenitori? Per questo abbiamo deciso di intervistare un’esperta del settore, Sara Capurso, istruttrice certificata di ThetaHealing.

Cos’è il ThetaHealing e come funziona

Il ThetaHealing è una tecnica di meditazione e riequilibrio energetico ideata negli anni ’90 da Vianna Stibal, un’artista e naturopata statunitense. Il suo principio si basa sulla possibilità di accedere a uno stato mentale profondo, quello delle onde cerebrali Theta, per connettersi al proprio inconscio e rimuovere blocchi o convinzioni limitanti che influenzano la vita quotidiana. Secondo chi la pratica, questo stato consente di entrare in una condizione di grande calma e ricettività, dove la mente si apre al cambiamento e alla guarigione emotiva. «Il ThetaHealing va alla radice dei programmi limitanti che ostacolano la naturale evoluzione verso la versione più autentica di ciascuno – dice Sara Capurso –  tutto può essere riprogrammato e riscritto e, quindi, anche la realtà che ci circonda».

Il ThetaHealing non è una religione né una forma di medicina alternativa, è una tecnica aperta a tutti, proposta come strumento complementare al benessere personale e spirituale. Una sessione dura in genere dai 30 ai 60 minuti e può essere svolta di persona o online. Durante l’incontro, il praticante guida il cliente in uno stato di rilassamento profondo, invitandolo a raggiungere la frequenza cerebrale Theta, quella che sperimentiamo, ad esempio, nei momenti tra la veglia e il sonno. Da qui inizia il “lavoro di scavo” (digging), un dialogo guidato per individuare le convinzioni radicate nell’inconscio che possono ostacolare la crescita personale.

Attraverso meditazioni, visualizzazioni e test muscolari, il praticante aiuta il cliente a riconoscere e trasformare quelle credenze, sostituendole con pensieri più positivi e potenzianti. Gli effetti, possono riguardare diversi aspetti della vita, relazioni, autostima, lavoro, salute emotiva e senso di connessione interiore. «Tutto comincia a fluire, arrivano incontri, opportunità, e anche le difficoltà assumono un altro significato – continua Sara – è un lavoro continuo, è una trasformazione interiore che si riflette su tutto ciò che ti circonda». Il processo si conclude con un momento di integrazione e consapevolezza, in cui il cliente può percepire un senso di leggerezza o chiarezza mentale.

Le onde Theta e i loro benefici

Il nome della tecnica deriva proprio dalle onde Theta, un tipo di frequenza cerebrale che oscilla tra i 4 e gli 8 Hz. Queste onde si manifestano naturalmente durante il sonno leggero o la meditazione profonda e sono associate a stati di creatività, intuizione e rilassamento. Nel ThetaHealing, l’attivazione delle onde Theta è considerata il ponte tra la mente conscia e quella inconscia, un luogo dove si possono “riprendere in mano” le proprie convinzioni e riscrivere schemi mentali limitanti.

I benefici che i praticanti riferiscono sono molti, sia sul livello fisico che su quello emotivo. Può portare ad una riduzione dello stress e dell’ansia, inducendo uno stato di profondo rilassamento che aiuta a gestire meglio le situazioni stressanti e migliorando, di conseguenza anche il sonno. Permette di liberarsi da convinzioni limitanti e di elaborare ferite emotive passate, aiutando a rilasciare traumi e blocchi. Aiuta anche ad aumentare la propria autostima, a riscoprire la fiducia in se stessi, sciogliendo le convinzioni che ostacolano il successo personale

Ma ci sono benefici anche mentali e spirituali, il ThetaHealing come abbiamo detto, aiuta ad effettuare una riprogrammazione mentale che permette di cambiare i pensieri negativi e a sostituire le convinzioni depotenzianti con quelle potenzianti. Questo aiuta a connettersi con il proprio sé superiore e con la forza creativa universale. Inoltre, aiuta nella risoluzione di schemi ripetitivi, permettendo di risolvere situazioni di vita stagnanti e di cambiare schemi che si manifestano a livello subconscio, genetico e storico.

«Ho visto cambiamenti profondi: persone che hanno superato ansie e attacchi di panico, che hanno trovato il coraggio di chiudere relazioni dolorose, o che hanno realizzato obiettivi che sembravano impossibili –  afferma Sara Capurso – continuo ad assistere, in prima persona, alla realtà che si trasforma, anche in pochi istanti, appena lavoro sul mio pensiero focalizzato».

Un percorso di consapevolezza

Sebbene molti riferiscano esperienze positive, il ThetaHealing non deve essere considerato un trattamento medico o psicologico. Non sostituisce cure o terapie, ma può essere utilizzato come supporto alla crescita personale e al benessere emotivo. Come in ogni disciplina che agisce sulla sfera interiore, anche qui conta molto l’intenzione personale, il desiderio di cambiamento, la fiducia nel processo e la volontà di lavorare su sé stessi sono elementi fondamentali. «Per alcune persone è una scoperta che apre la strada a un modo completamente nuovo di vivere – conclude Sara – per altre semplicemente non è la via giusta ed è giusto rispettarlo».

Al di là delle definizioni scientifiche o spirituali, il ThetaHealing propone una visione positiva e pro-attiva della vita, invita le persone a guardarsi dentro, a riconoscere i propri pensieri ricorrenti e a comprendere quanto questi influenzino le esperienze quotidiane. In un mondo che corre veloce, dove la mente è spesso sovraccarica, ritagliarsi un momento di calma e introspezione può essere già di per sé una forma di guarigione.

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Eva Ricevuto

Dottoressa in NTA, giornalista pubblicista e critica cinematografica. Sono una voce emergente nel giornalismo culturale con una profonda passione per il cinema, l'arte e lo spettacolo, il femminismo e le tematiche di genere.Amo sperimentare, intrecciare progetti diversi e dare voce a storie che meritano di essere raccontate.

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