La pandemia catalizza la nostra attenzione con titoli e sigle che fomentano un pathos negativo.

Fonti d’informazione diverse conducono allo stesso risultato: una percezione totalmente negativa della realtà, una proiezione futura che genera ansia e timore che getta un’ombra nera sull’avvenire.

Lati negativi e positivi: le notizie come veleno

Perdite umane, un’economia in crisi, il mondo bloccato da ingenti restrizioni non sono gli unici aspetti su cui porre l’attenzione. Perché non dare la stessa importanza ai progressi fatti fino ad oggi? Perché non riservare grandi titoli a traguardi altrettanto notevoli come le strutture ospedaliere create appositamente per l’emergenza o le terapie intensive in netto calo?
A tali domande sembra esserci una sola risposta: spesso i giornalisti dimenticano la loro vocazione di divulgare verità e trasparenza, sacrificando talvolta etica e valori a favore di un sistema che, al pari degli altri settori, esige vendite. Ecco che le notizie divengono merci da impacchettare al meglio per essere sottoposte ai lettori che, inconsapevolmente, vengono prima travolti e poi assuefatti da eventi catastrofici.
D’altronde è ben noto come l’uomo sia da sempre attratto più dai lati negativi di un evento piuttosto che vedere il lato positivo. Di ciò è consapevole il sistema dell’informazione, che sfrutta questo meccanismo per vendere più copie e fare più ascolti.

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Non c’è da stupirsi se dinanzi a una tale offerta mediatica, i lettori smettono di informarsi. Studi recenti, in diversi Paesi, hanno mostrato come sia venuta meno la fiducia verso la professione del giornalista e dell’intera istituzione dei mass-media. Come può essere altrimenti se le fonti d’informazione ci condiscono le notizie con un’eccessiva dose di sigle inquietanti e toni allarmistici? Notizie simili a veleni che l’uomo rifiuta sempre più frequentemente, ritenendo il mondo giornalistico fonte di malessere.

Uno sguardo positivo: barlumi di speranza

Come negli anni addietro si sconfisse la poliomelite tramite il vaccino, si può sperare in un simile esito anche per il coronavirus. I nuovi dati dei vaccini Moderna e Pfizer-Biontech sono entusiasmanti.
La consapevolezza di avere due studi separati che hanno condotto a due diversi vaccini, estremamente validi, evidenzia la straordinaria capacità dell’uomo nel conseguire risultati eccezionali pur sotto pressione.

Eppure gli ultimi risvolti sui progressi fatti per contrastare il virus sono tutt’altro che avvilenti. I ricercatori sono approdati a risultati straordinari in pochi mesi di lavoro. E oggi possiamo guardare con positività all’avvenire. Una lotta efficace contro il virus non è più un’utopia bensì una realtà.

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Antonella Acernese

Antonella Acernese

Antonella Acernese, aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it da settembre 2020 grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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