L’elezione del prossimo presidente della Repubblica, che inizia oggi lunedì 24 gennaio dalle ore 15.00, ha sollevato problemi di sicurezza anti-Covid. La votazione del capo dello Stato si svolge in presenza nell’aula di Palazzo Montecitorio e coinvolge 1.009 grandi elettori, cioè il Parlamento in seduta comune più tre delegati per ogni regione, eccetto la Valle d’Aosta che ne ha solo uno (in questo articolo abbiamo spiegato come si vota per eleggere il Presidente della Repubblica).

La seduta è presieduta dal presidente della Camera, Roberto Fico, e dalla presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati.

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Per garantire il distanziamento e per prevenire contagi da Coronavirus, i questori di Montecitorio e Palazzo Madama hanno dovuto approntare un protocollo anti-Covid. Il presidente della Camera ha comunicato alla conferenza dei capigruppo tutte le misure per consentire di svolgere la votazione del presidente della Repubblica con il massimo di sicurezza per i grandi elettori.

Ingressi e permanenza nell’aula di Montecitorio

La seduta per la votazione del presidente della Repubblica è unica. Questo vuol dire che l’assemblea, pur con le necessarie interruzioni dei lavori, non si scioglie fin quando non si elegge il capo dello Stato. L’accesso all’aula di Montecitorio è consentito se in possesso di “Green pass base”, cioè per vaccinazione, test antigenico rapido o molecolare con risultato negativo o guarigione dal Covid, e si dovranno indossare mascherine Ffp2.

Durante le votazioni e lo spoglio, in aula non potranno esserci più di 200 grandi elettori. “Ciascun gruppo parlamentare deciderà chi resterà in aula in proporzione alla propria consistenza. Nelle tribune, invece, potranno accedere 106 parlamentari e delegati regionali senza contingentamento per gruppo”, stabilisce il protocollo.

Tradizionalmente erano previste due votazioni al giorno, una al mattino l’altra il pomeriggio. Con le norme anti-Covid, invece, è stata fissata una sola votazione al giorno per permettere la sanificazione e l’aerazione dell’aula.

Le procedure per la votazione del presidente della Repubblica

La votazione del presidente della Repubblica avverrà per fasce orarie, in ordine alfabetico. I grandi elettori saranno chiamati al voto in blocchi da 50, si partirà dai senatori a vita, senatori, deputati e poi delegati regionali. La seduta, tra le fasi di voto e spoglio, durerà all’incirca 5 ore e mezza.
I parlamentari e i delegati regionali non voteranno nei tradizionali “catafalchi” in legno con tendina in feltro, poiché sono difficili da igienizzare e da arieggiare. I catafalchi sono le cabine elettorali montate tra il banco della presidenza e quelli del governo nell’aula di Montecitorio. Furono utilizzati per la prima volta nel 1992, durante l’elezione di Oscar Luigi Scalfaro, per garantire la segretezza del voto. I grandi elettori passano sotto il catafalco, scrivono il nome del candidato e poi depositano la scheda in un’urna che si chiama “insalatiera”. Per questa votazione del presidente della Repubblica i catafalchi saranno riadattati. Ci saranno quattro nuove cabine elettorali più alte e più lunghe. Al posto delle tendine, avranno una “doppia quinta” a tutela della segretezza del voto e per far circolare l’aria.

I positivi al Covid possono votare?

Per la votazione del presidente della Repubblica, Montecitorio allestirà un seggio drive in dedicato ai grandi elettori contagiati o in isolamento causa Covid.

Dopo aver valutato varie ipotesi, i capigruppo della Camera hanno approvato la soluzione proposta dal presidente della Camera. Due deputati segretari, assistiti da funzionari di Montecitorio, raccoglieranno le schede votate dalla postazione esterna e le aggiungeranno nell’insalatiera prima che venga chiusa. Questa procedura garantirà “la segretezza, la contestualità e la sicurezza del voto come in aula”.

Il Governo ha approvato un provvedimento ad hoc per permettere ai grandi elettori contagiati di poter uscire dalla quarantena e raggiungere il parcheggio di Via della Missione. I grandi elettori potranno arrivare con mezzo proprio o sanitario, ma non con mezzi pubblici, dovranno recarsi esclusivamente nel drive in per votare e potranno avere contatti solo con il personale preposto alla votazione. La validità del provvedimento è legata esclusivamente alla votazione. Infatti, una volta eletto il nuovo presidente della Repubblica le norme approvate dal governo non varranno più.

Giuramento del presidente della Repubblica

A differenza della votazione per il presidente della Repubblica, durante il giuramento del nuovo capo dello Stato saranno ammessi tutti i grandi elettori. Per parteciparvi dovranno avere un tampone antigenico di terza generazione negativo, effettuato la mattina stessa della cerimonia nelle postazioni allestite a Montecitorio e a Palazzo Madama. La cerimonia prevede solo la lettura della formula del giuramento da parte dell’eletto o eletta, il discorso di insediamento e la lettura del processo verbale e dovrebbe durare al massimo 50 minuti.

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Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine

Aurora Amendolagine, laureata in Scienze politiche e Relazioni internazionali con un Master in Comunicazione istituzionale. Lavoro in Rai da diversi anni. Giornalista pubblicista e tutor del laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista

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