Accoglienza dei bambini ucraini: cosa accade nelle scuole? Già a inizio mese il Miur (Ministero dell’Istruzione) aveva illustrato in una nota preliminare l’impegno concreto  ad accogliere studenti che stanno arrivando nel nostro Paese. Più nello specifico, spiegava il Ministro Bianchi nella nota, le scuole potranno fare riferimento alle esperienze di peer education e peer tutoring (esperienze educative tra pari, in cui saranno affiancati da un compagno “tutor”) e all’utilizzo di materiale bilingue o nella lingua madre, accogliendo i ragazzi nella comunità scolastica e coinvolgendo anche le famiglie. Il primo stanziamento per le scuole sarà di un milione di euro, ripartito sulla base delle esigenze degli uffici scolastici regionali con le Prefetture competenti.

Regioni e classi coinvolte 

Secondo gli ultimi dati del Ministero degli Interni, al 24 marzo sono 65.439 profughi provenienti dall’Ucraina: 33.591 donne, 5.910 uomini e 25.938 minori. Il 65% degli studenti, secondo gli ultimi aggiornamenti, sono all’infanzia e alla primaria. Ad oggi sono a scuola 3.500 di loro, di cui 3 su 4 nelle scuole di 6 regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna, Toscana e Campania.  Le classi d’età prevalente sono quella dell’infanzia e primaria (circa il 65%). I bambini saranno accompagnati e accolti seguendo un programma di tre fasi definite dal Miur.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Le fasi dell’accoglienza dei bambini ucraini

Lo scorso 24 marzo è pervenuta a tutte le scuole una nota esplicativa contenente quelle che dovranno essere le fasi fondamentali di questa accoglienza. La prima, del “tempo lento per l’accoglienza”, consisterà nella socializzazione, introduzione alla lingua italiana, accompagnamento psicologico e continuità del percorso di studi interrotto. La seconda fase, del “consolidamento e rafforzamento”, vedrà la collaborazione delle comunità territoriali in un “patto di comunità”, nel periodo estivo. La terza fase di “integrazione scolastica” relativa al prossimo anno scolastico (2022/2023), non è ancora nota.

Emergenza educativa ucraina: materiali per le scuole

Si chiama “Educazione educativa ucraina” la sezione in fase di allestimento sul sito istituzionale del Miur, dove le scuole attingeranno materiale utile per la formazione e l’accoglienza dei bambini ucraini. Sarà presente una raccolta di spunti per progetti di accoglienza e una sitografia da cui i docenti reperiranno informazioni sul sistema scolastico ucraino e garantiranno supporto a quanti abbiano vissuto esperienze traumatiche in questo stato di emergenza.

Accoglienza bambini ucraini in famiglia

Sono in tante le associazioni che si stanno attivando per garantire un’accoglienza temporanea in famiglia per bambini e  profughi provenienti dall’ Ucraina. Il CONADI (il Consiglio Nazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’ Adolescenza), in contatto con l’Ucraina, informa che, al momento, sono percorribili i 4 varchi doganali con la Polonia e 2 con l’Ungheria. Le famiglie dovranno quindi inviare le generalità degli stessi e periodo di riferimento, contattando l’associazione. Oltre al CONADI, anche l’Associazione M’ama – rete MammeMatte, ha lanciato nei giorni scorsi la campagna #Ospitazione per favorire l’ospitalità temporanea dei bambini arrivati dall’Ucraina o famiglie formate da mamma e figlio.

 

Condividi su:
Francesco Bia

Francesco Bia

Docente di lettere e aspirante pubblicista. Ho collaborato per sei anni con due settimanali locali scrivendo di attualità, cultura, spettacolo, cronaca e sport. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici