Il prossimo anno si svolgeranno le elezioni europee in tutto il continente. I cittadini voteranno per il rinnovo del Parlamento Europeo, l’organo comunitario che detiene – insieme al Consiglio della UE – il potere legislativo.

In preparazione a questo appuntamento, l’Unione Europea è già al lavoro su nuove regole per garantire che il voto sia realmente libero e regolare. In particolare, si è impegnata a garantire la trasparenza della pubblicità politica e il pieno accesso al diritto di voto di tutti i cittadini.

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Nuovi rischi per le elezioni europee

In vista delle elezioni europee, tutti i candidati investiranno in strumenti di pubblicità e propaganda per fare conoscere se stessi e le proprie proposte. Il più importante canale che dovranno presidiare sarà internet: dovranno essere presenti e accattivanti soprattutto sui social media.

L’uso del web permette ai cittadini di informarsi e contattare facilmente i candidati. Le organizzazioni politiche e i candidati affinano la propria propaganda usando i sistemi di microtargeting. Si tratta di una strategia di marketing che prevede di raccogliere la maggiore quantità di informazioni possibili sulle persone da convincere. In questo modo è possibile adeguare il proprio messaggio alle preferenze, gli interessi e le priorità dei destinatari.

In passato la rete è stata utilizzata per veicolare messaggi ingannevoli e per manipolare l’opinione pubblica tramite notizie false. Questi messaggi sono stati credibili ed efficaci perché sfruttavano le paure e le frustrazioni dei cittadini, analizzate in precedenza proprio grazie al microtargeting.

Il microtargeting, unito al particolare meccanismo di funzionamento dei social media, ha contribuito a creare delle “bolle social”. Si tratta di una dinamica per la quale un utente entra in contatto solamente con messaggi che rafforzano ed estremizzano le sue convinzioni, anche se erronee. Questo costituisce un problema per la formazione di una opinione politica libera e consapevole.

Il corretto uso delle tecnologie in campagna elettorale

Il Parlamento Europeo sta lavorando a una nuova normativa per garantire che in vista delle elezioni europee la pubblicità politica online e offline rispetti sempre alcuni criteri di trasparenza.

Gli utenti dovranno acconsentire espressamente all’utilizzo dei propri dati personali per finalità di pubblicità politica; in generale, informazioni relative a persone minorenni non potranno essere utilizzate. Il microtargeting, grazie a questo principio, diventerebbe più difficoltoso.

I deputati propongono di vietare agli enti extra-UE di finanziare le pubblicità politiche. Su questo aspetto, si erano già mossi per contrastare gli episodi di corruzione. L’intenzione è evitare che potenze straniere, estranee e perfino ostili alla UE, possano interferire nel voto.

I deputati vorrebbero inoltre rendere più facile l’accesso per cittadini e i giornalisti alle informazioni in merito ai finanziatori e agli sponsor dei candidati grazie alla creazione di un archivio online. Questo archivio dovrà contenere dati sulle raccolte fondi e sull’utilizzo delle risorse economiche ottenute. Dovrà inoltre indicare quali dati personali sono stati utilizzati e da dove sono stati ricavati.

Secondo queste nuove regole, la pubblicità che violi i criteri di trasparenza dovrebbe essere segnalata pubblicamente e sanzionata con il divieto di trasmettere ogni messaggio pubblicitario per un certo periodo di tempo.

Norme più semplici per partecipare alle elezioni europee

Il Parlamento Europeo ha constatato che chi vive in un Paese dell’UE diverso dal proprio continua a incontrare ostacoli nell’esercizio del diritto di voto.

Per contrastare questi fenomeni, i deputati hanno richiesto di semplificare i sistemi di registrazione nelle liste elettorali di un diverso Stato Membro. Sarà necessario anche che le informazioni relative al voto siano fornite anche nelle altre lingue ufficiali dell’UE e in formati accessibili anche a persone con disabilità, per esempio in braille o con il linguaggio dei segni.

I deputati hanno già invitato gli organi dell’Unione Europea a regolamentare l’introduzione di strumenti per facilitare le operazioni di voto, come il voto per corrispondenza, quello elettronico e l’uso di seggi mobili.

Su tutte queste proposte si attende ora l’intervento del Consiglio dell’Unione Europea per renderle operative.

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Giovanni Pigozzo

Giovanni Pigozzo

Nei modi più vari mi sono sempre occupato di quel che succede nel mondo del Lavoro. Analizzo come è fatta e come evolve l'attività umana che più di tutte occupa le nostre giornate. Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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