Oggi, 16 maggio, ricorre la Giornata mondiale della Celiachia, un’infiammazione cronica dell’intestino tenue scatenata dall’ingestione di glutine. Nell’ambito di questa iniziativa si sta svolgendo anche la Settimana Nazionale della Celiachia, evento organizzato dall’Associazione Italiana Celiachia. La campagna di sensibilizzazione di quest’anno mira a sfatare le fake news sulla celiachia e sui suoi sintomi. Abbiamo chiesto alla Presidente dell’Associazione, Rossella Valmarana, di raccontarci come è nata l’iniziativa.

La celiachia non è una dieta per dimagrire: 9 giorni di eventi contro le fake news

La Settimana Nazionale della Celiachia è un momento importante per accendere i riflettori sui falsi miti e sulle innumerevoli fake news che spesso contribuiscono a generare cattiva informazione sulla Celiachia. La settimana è organizzata dall’Associazione Italiana Celiachia in vista della giornata internazionale.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Cos’è la celiachia? Non è una dieta per dimagrire. Troppe fake news, da oggi diciamoci la verità.

È lo slogan della campagna di sensibilizzazione di quest’anno che ha divulgato l’Associazione Italiana Celiachia (AIC). Sul loro sito è possibile scoprire tutti gli eventi realizzati sul territorio nazionale e, tra le tante attività in programma, c’è anche l’iniziativa portata avanti in collaborazione con numerosi comuni italiani chiamata “Tutti a tavola, Tutti insieme! le giornate del menù senza glutine“.

Il progetto nasce nei primi anni Duemila e cresce man mano, coinvolgendo sempre più scuole: “Consente agli insegnanti di far conoscere la celiachia agli alunni e più in generale, grazie all’utilizzo del gioco che facilita l’integrazione e l’apprendimento, la diversità intesa come risorsa e ricchezza“, ci spiega Rossella Valmarana, Presidente dell’Associazione.

Il progetto “Tutti a tavola, Tutti insieme” permette di servire in mensa un menù completamente senza glutine per tutti, celiaci e non. Oggi è un’iniziativa nazionale che coinvolge, grazie al sostegno di tutte le nostre associazioni, oltre 400 comuni (a fronte dei 100 degli scorsi anni) con oltre 300.000 pasti senza glutine nelle mense delle scuole dell’infanzia e della scuola primaria. I numeri sono cresciuti moltissimo!” aggiunge con entusiasmo la Presidente.

Settimana della celiachia: troppi falsi miti

Settimana della celiachia: troppi falsi miti

Cos’è la celiachia e l’obiettivo dell’AIC

La malattia celiaca (o celiachia) è una infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata esclusivamente dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti.

I sintomi con cui la celiachia si manifesta sono estremamente variabili. Tra i più comuni ci sono diarrea, gonfiore e dolore addominale, perdita di peso, malassorbimento intestinale e rallentamento della crescita (nei bambini).

Non è possibile guarire dalla celiachia. Una corretta alimentazione è l’unica risposta, cercando di limitare il più possibile la contaminazione con il glutine. L’esclusione totale e rigorosa, per tutta la vita, degli alimenti contenenti glutine dalla dieta, è efficace in quasi la totalità dei pazienti celiaci a determinare la completa scomparsa dei sintomi.

La celiachia non trattata può portare a complicanze anche drammatiche, come il linfoma intestinale e può essere identificata con assoluta sicurezza solo attraverso la ricerca sierologica di auto-anticorpi specifici e la biopsia della mucosa duodenale. Non esistono altri test efficaci.

La corretta informazione è fondamentale per evitare false informazioni intorno alla celiachia, che rischiano di far sbagliare approccio alimentare e stile di vita a chi ne soffre. Il glutine è una proteina ed è contenuto in numerosi cereali come il frumento, l’orzo e la segale. Ma anche in tanti altri tipi di alimenti, come per esempio gli insaccati.

L’AIC lavora affinché migliori la performance diagnostica: “Nel nostro Paese la malattia riguarda l’1% della popolazione e il dato delle diagnosi effettive si ferma a poco più di 241.000 pazienti. Circa 400.000 persone non hanno ancora ricevuto la diagnosi di celiachia: è importante fare emergere le diagnosi nascoste in tempi brevi, con particolare attenzione alla sintomatologia “non classica”. Per i pazienti diagnosticati è importante inoltre garantire il follow up della patologia con il supporto di figure professionali competenti.” spiega la Presidente.

Una malattia quindi ancora fortemente sottostimata.

Digitalizzare il buono è fondamentale per aumentare il potere d’acquisto. Nel 2012, le aziende con prodotti a Marchio Marchio Spiga Barrata in Italia erano 88. Oggi le aziende sono circa 130 e 2600 i prodotti sul mercato.” aggiunge Valmanara.

L’approccio degli italiani sul tema della celiachia è cambiato nel tempo?

I sintomi della celiachia erano scarsamente noti al pubblico. L’Associazione è stata fondata da un gruppo di genitori, negli anni ’80, proprio per fronteggiare la mancanza di informazioni e tutela: “Le informazioni e le conoscenze sulla celiachia e sulla dieta senza glutine si sono costantemente evolute con un conseguente impatto sulla qualità della vita dei pazienti e delle loro famiglie. Dopo quasi 45 anni di attività le persone celiache possono contare su una politica sanitaria all’avanguardia, su una conoscenza approfondita della patologia e su una diffusione di informazioni sempre maggiore.”

Valmanara insiste sui falsi miti: “Oggi la celiachia è ampiamente nota anche al grande pubblico, ma non mancano fake news diffuse soprattutto nel contesto del web e dei social media. È importante continuare a fare chiarezza.

Condividi su:
Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici