L’ultimo Consiglio dei ministri ha varato il disegno di legge “Disposizioni per il contrasto alla violenza sulle donne e contro la violenza domestica”. Tra le misure principali c’è il rafforzamento e l’estensione dell’ammonimento, che il questore dispone per garantire una tutela rapida rispetto alla definizione dei processi penali.

Che cosa prevede il ddl?

L’obiettivo del ddl, come spiega una nota, è quello di “velocizzare le valutazioni preventive sui rischi che corrono le potenziali vittime di femminicidio o di reati di violenza contro le donne o in ambito domestico; rendere più efficaci le azioni di protezione preventiva; rafforzare le misure contro la reiterazione dei reati a danno delle donne e la recidiva e migliorare la tutela complessiva delle vittime di violenza“.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Coloro che sono stati ammoniti possono subire il ritiro di eventuali armi, anche se legalmente possedute. In caso di reiterazione della condotta, la procedibilità per i reati previsti non è più a querela di parte ma d’ufficio. Inoltre, si ampliano i casi in cui si può applicare questa misura, includendo i “reati-spia” commessi nell’ambito di rapporti familiari e affettivi, attuali e passati. Si tratta di reati come: lesione personale, violenza sessuale o privata, atti persecutori, diffusione illecita di immagini sessualmente espliciti, violazione di domicilio e danneggiamento. Quando il soggetto ammonito commette reati di violenza domestica, anche se la vittima non è chi ha generato l’ammonimento, si prevede l’aumento delle pene.

Nel disegno di legge, l’applicazione della misura cautelare in carcere è prevista non solo in caso di violazione dell’obbligo di detenzione domiciliare, ma anche in caso di manomissione dei mezzi elettronici e degli strumenti di controllo disposti con la stessa misura degli arresti domiciliari o con l’adozione di provvedimenti di allontanamento dall’abitazione familiare o con il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.

I comportamenti per i quali è consentita l’applicazione della misura dell’allontanamento anche al di fuori dei limiti di pena previsti si estendono al tentato omicidio e alla deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti al viso (qualora commessi in danno dei congiunti o del convivente). Inoltre è previsto l’utilizzo del braccialetto elettronico per il controllo del rispetto degli obblighi e la prescrizione di mantenere una distanza non inferiore a 500 metri dalla casa della persona offesa e dagli altri luoghi abitualmente frequentati da quest’ultima.

Tra le misure più rilevanti del disegno di legge vi è anche l’arresto in “flagranza differita” per chi sarà individuato, in modo inequivocabile, quale autore di condotte perseguibili (violazione delle misure di allontanamento dalla casa e del divieto di accesso ai luoghi frequentati dalla persona offesa; abusi in famiglia; atti di persecuzione), basate su filmati documenti fotografici o ottenuti da applicazioni informatiche o telematiche. L’arresto deve essere effettuato entro e non oltre il tempo necessario alla sua identificazione entro le 48 ore dal fatto.

Nordio: iter urgente per ddl sulla violenza contro le donne

Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha annunciato che il governo chiederà al Parlamento la procedura urgenza per l’approvazione del disegno di legge. “Procederemo nel modo più rapido possibile. Sappiamo che queste cose non possono essere regolate con decreto legge, però vi sarà una corsia preferenziale, una dichiarazione di urgenza. Si tratta di provvedimenti che devono avere l’attuazione più rapida possibile, soprattutto per l’aspetto procedurale“.

Tutto questo però non basta, puntualizza il ministro per la Famiglia, natalità e pari opportunità Eugenia Roccella, “se non viene accompagnato da un cambiamento culturale e se non c’è una presa di coscienza delle nuove generazioni“.

Per questo, nella prossima giornata contro la violenza sulle donne, le vittime porteranno la loro testimonianza direttamente nelle scuole, raccontando la loro esperienza.

Leggi anche

4 buoni motivi per parlare di violenza di genere in modo diverso

Violenza sulle donne: perché è importante guardare all’esempio della Spagna

La riforma Cartabia è un passo avanti nella tutela delle donne vittime di violenza

Condividi su:
Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto. Appassionata di Motorsport, in particolare di Formula 1; mi piace raccontare le sue connessioni con la sostenibilità e storie di grande ispirazione. Attualmente scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici