Ricordo una signora novantenne che incontravo ogni mattina sul treno che mi portava al lavoro. Non capivo dove andasse quella buffa vecchietta con scarpe dai tacchi a spillo alti e abiti coloratissimi, sempre con gonne dallo spacco frontale enorme. Ogni mattina iniziava a chiacchierare con qualche sconosciuta viaggiatrice alla quale diceva: “Andate, andate! Voi ragazze giovani dovete andare di corsa! Soprattutto a voi belle, tutti ve lo danno, nemmeno lo dovete chiedere! Ve lo danno subito, è vostro!”.

Queste frasi, la vecchina, le diceva ogni mattina a qualche nuova ragazza vicina, pur con qualche piccola variante. E sempre con sguardo ammiccante e ambiguo rincarava piano piano la dose: “A me, non lo danno più ormai! Sono vecchia. Ma a voi ragazze, tutti vi aspettano per darvelo! Lo hanno pronto per voi! Avete la fortuna in mano!”.

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Mentre la vicina giovane di turno rideva puntualmente delle allusioni, i viaggiatori uomini, ricordo, smettevano di leggere il giornale per ascoltare divertiti. Ogni mattina mi sembrava un teatrino allestito dalla colorata novantenne che prendeva sempre di mira qualche ragazza iniziando con il complimentarsi per la sua bellezza. Mentre gli uomini la guardavano compiaciuti delle allusioni come galletti felici di immaginare.

Poi, ogni volta che la signora stava per scendere, dopo essersi divertita per oltre mezz’ora, chiariva puntualmente: “Ve lo danno si il lavoro. Perché cosa avevate capito?”.

Compresi allora, e l’ho sempre verificato nel tempo, che agli uomini piacciono le allusioni, gli sguardi… e certe frasi li rimettono al mondo. A tutti gli uomini piace essere seduttori. Anche agli uomini sposati piace rispolverare la propria virilità, visto che il matrimonio addormenta del tutto i sensi di entrambi i coniugi, soprattutto dopo un po’ tempo.

Per essere felici, non mi stancherò mai di dire che non bisogna reprimersi. Lo dico a coloro (e sono un esercito) che recitano in famiglia, ma, al di fuori, recitano quello di mariti ultra fedeli, di quelli che addirittura, per incontrare una semplice amica, aspettano il giorno utile (feriale) per far credere alle mogli che lavorano, e nulla di più.

Questa categoria, di mariti fedeli per finta, è la peggiore. Categoria che vive di apparenza e non si espone mai. Molto spesso, i mariti che sembrano fin troppo seri e discreti poi si scoprono essere pervertiti o malati.

I veri seduttori sono invece coloro che, pur non facendo proclami, quando vanno a conoscere una donna (a qualsiasi titolo) non si pongono mille problemi su quale scusa trovare per giustificarsi a casa. Anche se escono per prendere un caffè con un’amica.

Gli uomini felici di cui racconto nel libro sulla felicità sono quelli liberi di guardare una bella donna anche in presenza della moglie, quelli liberi di uscire senza cercare scuse per camuffare un qualsiasi normale incontro. Gli uomini dotati di autostima del resto sono coloro che si rendono piacenti e che vogliono conquistare sempre perché si sentono seduttivi e vivi.

Mentre quegli uomini che si mostrano “seri” pubblicamente, poi te li ritrovi in una chat a sognare attimi di sesso, come dei veri frustrati e repressi.

Sempre nel mio libro dedicato alla felicità racconto di uomini depressi, perché castigati nel ruolo di mariti fedeli a mogli che spedirebbero a vivere sulla luna. Mogli dalle quali non si separano per non dividere i beni.

Gli uomini sposati e demotivati spesso non hanno cura del loro aspetto. Taluni ingrassano e invecchiano perché sostituiscono le gioie e le emozioni con quelle che chiamano “abitudini” o “consuetudine”, che significa in realtà vivere una vita insoddisfacente come fratello e sorella.

Sappiate che non invecchiate perché gli anni passano, ma perché smettete di stupirvi, di affrontare percorsi inediti, di aprirvi al nuovo. Così facendo, la vita diventa sempre uguale e i problemi si cronicizzano. Ecco perché i mariti diventano goffi e trascurati. Mentre, chi vuol piacere sempre si cura e cerca il più possibile di restare in forma. Si prende cura di sé perché vive.

Mi chiedo: quanti uomini hanno cura di apparire di bell’aspetto per le proprie mogli? Pochissimi. Mentre i seduttori che vivono di emozioni vere curano il loro aspetto.

Chiesi a un mia vicina di casa il motivo per cui lasciava libero il marito come poche donne fanno. Lei mi raccontò di essere la sua terza moglie, abbastanza soddisfatta di lui, pur aggiungendo che accettava che lui fosse un cacciatore, in quanto uomo. Era una donna abbastanza felice e di certo non lo teneva prigioniero come molte donne invece fanno.

La felicità del resto la leggo negli occhi e nei gesti di coloro che amano sedurre le donne. Come è sempre stato nel DNA degli italiani, i seduttori sono vivi. Quindi, ricordando la vecchina del treno e invertendo i soggetti, dico a tutti gli uomini normali: “Andate con le donne! Amate! Solo così vi sentirete entusiasti della vita!”

Trovo stupenda anche la citazione di Charles Baudelaire:

“Non si è morti fin quando si desidera sedurre ed essere sedotti”

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Alessandra Hropich

Alessandra Hropich

Alessandra Hropich, scrittrice romana, è autrice del libro “La felicità? Ve la do io!”, una raccolta di storie vere di persone felici ed infelici. Un libro con molti consigli su come comportarsi quando qualcosa non va nella vita. La felicità viene attirata dall’ottimismo. Chi crede di non poter essere felice, in realtà, respinge ogni possibilità.

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