Jim Carrey ha deciso di mettere la parola fine alla propria carriera cinematografica. Durante un’intervista negli scorsi giorni, l’attore canadese ha dichiarato di aver fatto abbastanza. La notizia, prontamente riportata dal quotidiano People, è stata ripresa durante un episodio di Access Hollywood, programma televisivo americano incentrato sull’industria dell’intrattenimento.

Pare, quindi, che Sonic 2, in uscita il 7 aprile in tutti i cinema italiani, possa davvero essere il suo ultimo film. Classe 1962, Carrey ha regalato al grande schermo dei film di assoluto culto, dalle commedie più irriverenti a pellicole intrise di una drammaticità fortissima. A testimonianza della sua duttilità recitativa, ecco cinque film che l’hanno consacrato tra il grande pubblico.

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Ace Ventura (1994)

Il primo ruolo da protagonista assoluto Carrey lo ottiene con Ace Ventura, detective alquanto bizzarro e amante degli animali. Grazie a questa pellicola l’attore inizierà a farsi notare per le sue grandi capacità espressive. Il film riscuoterà un successo tale da convincere i produttori a realizzare un sequel appena un anno dopo.

The Mask (1994)

Nello stesso anno, sul grande schermo arriva The Mask, pellicola legata al mondo supereroistico. Anche in questo caso i toni del film sono comicità allo stato puro, acque in cui Jim Carrey dimostra di saper nuotare benissimo. La pellicola riceverà un’accoglienza ottima, superando le più rosee aspettative. Trecentocinquante i milioni incassati in tutto il mondo, secondo miglior record per un film fumettistico dell’epoca.

The Truman Show (1998): il primo capolavoro di Jim Carrey

Truman Burbank è un uomo cordiale, amichevole e totalmente immerso nella sua quotidianità. L’uomo, suo malgrado, è ignaro di essere la star di uno show televisivo, dove ogni dinamica della sua vita è totalmente pilotata al fine di intrattenere gli spettatori. Carrey interpreta proprio Truman, il quale si troverà di fronte ad una crisi esistenziale, magistralmente recitata e conferma del talento universale dell’attore canadese, anche nelle atmosfere drammatiche.

Il Grinch (2000)

Se in The Mask Jim Carrey risultava parzialmente truccato, nel Grinch di Ron Howard l’asticella si alza in maniera netta. L’attore sfodera una performance ottima, con il film che sbanca il botteghino mondiale, ottenendo 345 milioni di dollari. La creatura verde che tenta di rovinare il Natale avrà un impatto mediatico gigantesco, al punto da diventare un classico film natalizio.

Se mi lasci, ti cancello (2004)

In coppia con Kate Winslet, Carrey recita in Se mi lasci, ti cancello, una storia d’amore fatta di sentimenti e perdita dei ricordi legati ad essi. Il film vince un Oscar per la miglior sceneggiatura, oltre che piazzarsi al 73esimo posto nella classifica dei migliori 500 film della storia per la rivista Empire. La pellicola, assieme a The Truman Show, è considerata uno dei capolavori del comico.

Jim Carrey si ritira, ma non esclude un ritorno futuro

Nonostante l’attore canadese sia stato chiaro nel comunicare le sue intenzioni, l’intervista ha lasciato ai fan una minima speranza di rivederlo. Carrey ha infatti precisato che il grande schermo potrebbe ancora essere preso in considerazione:

“Se gli angeli mi dovessero portare qualche genere di sceneggiatura scritta in inchiostro dorato che mi dicesse di essere particolarmente imprescindibile per il pubblico, potrei proseguire la mia strada, per adesso mi prendo una pausa”.

Insomma, tipica risposta di chi ha fatto dell’imprevedibilità il tratto distintivo della propria carriera, storica e indimenticabile per tutti gli amanti del cinema degli ultimi 20 anni e passa.

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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