Cinecittà rappresenta un’enorme pagina della storia del cinema mondiale. A distanza di 85 anni dalla sua inaugurazione, avvenuta il 28 aprile 1937, sono diversi i registi che possono dire di aver usufruito del complesso di studi situato a Roma, sulla via Tuscolana.

Grazie al ruolo cruciale acquisito negli anni, la “fabbrica dei sogni” italiana ha ospitato la cerimonia di premiazione dei David di Donatello il 3 maggio 2022. L’evento è stato trasmesso in diretta su Rai 1 con Carlo Conti e Drusilla Foer come conduttori. Nicola Maccanico, AD della stessa Cinecittà, ha sottolineato l’importanza della serata:

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“Riunire la Rai, che ha sempre sostenuto le industrie culturali, il David, che combatte per difendere il valore della nostra industria, e Cinecittà, è naturale […] Lo sviluppo industriale di Cinecittà, che stiamo portando avanti in questo periodo, consentirà all’Italia di avere un’infrastruttura di riferimento per l’ecosistema creativo, oltre che un naturale luogo attrattivo per gli investimenti esteri.”

80 anni e passa di successi internazionali

Cinecittà si è confermata un punto di riferimento artistico importantissimo negli anni. Da Fellini a Visconti, passando per Scorsese e Mankiewicz, il sito può vantare 90 film candidati agli Oscar, dei quali ben 51 risultano vittoriosi. Ecco alcune delle pellicole più iconiche.

Amarcord (1973): Cinecittà diventa la Rimini di Fellini

Uno dei film cult di Fellini dimostra quanto gli Studi di Cinecittà possano regalare la spontaneità dei paesaggi nostrani. La storia di Amarcord è ambientata interamente in un antico borgo dell’Emilia-Romagna, riprodotto fedelmente all’interno del complesso cinematografico romano. Vie, piazze, strade, tutti elementi che il regista ha saputo riportare un pezzo alla volta, vincendo il Premio Oscar come Miglior Film Straniero.

Ben Hur (1959): il kolossal da 11 Oscar

Un anno intero per realizzare una delle pellicole più vincenti nella storia degli Academy Awards. Cinecittà fu invasa da una troupe statunitense di quasi 130 persone, tra cui diversi consulenti storici. Il film, diretto da William Wyler e tratto dal romanzo di Lew Wallace, è considerato uno dei più iconici kolossal storico-biblici mai girati sul grande schermo.

Bellissima (1951): un indimenticabile Anna Magnani diretta da Luchino Visconti

Una madre ambiziosa, pronta a molteplici sacrifici per far sì che la figlia possa sfondare nel mondo del cinema. Luchino Visconti segue e, contemporaneamente, lascia esprimere Anna Magnani in tutta la sua abilità recitativa. Celebre la scena in cui l’attrice siede su una panchina, tenendo in braccio la propria bimba e chiedendo aiuto. Questo spezzone di film non era previsto nel copione, ma Visconti decise di lasciarlo ugualmente.

Cleopatra (1963): da Londra a Roma

Il meteo londinese non favoriva le condizioni di salute di Elizabeth Taylor, la quale interpretò la Cleopatra di Joseph Mankiewicz interamente negli Studi di Cinecittà. Il clima italiano fu d’aiuto anche al set stesso, visto la cospicua presenza di piante esotiche e bisognose di temperature più miti. Durante le riprese, sbocciò la famosa relazione tra la Taylor e Richard Burton.

Gangs of New York (2002): Cinecittà nelle mani di Martin Scorsese

Un’altra pellicola cult girata interamente nello stabilimento romano è Gangs of New York, di Martin Scorsese. La “Grande Mela” vede affrontarsi Daniel Day-Lewis e Leonardo DiCaprio, in una New York di metà ‘800 ancora fortemente spaccata a livello sociale e politico. Il film ottenne ben 10 nomination agli Academy Awards ed è ancora oggi considerata una delle perle del regista statunitense.

Il David di Donatello e la valorizzazione del territorio

Simbolica e decisamente importante, quindi, la scelta degli studios italiani come sede della cerimonia di premiazione dei David di Donatello, datata 3 maggio 2022. Erica Battaglia, consigliera comunale Dem e Presidente della Commissione Cultura e lavoro di Roma Capitale, ha rilasciato una nota in cui esprime felicità ed orgoglio per questa occasione:

“Sarà un momento di grande festa per il cinema, ma anche una testimonianza importante di valorizzazione del territorio. Per chi è nato e cresciuto in questo pezzo di città, Cinecittà non sono solo gli Studios ma un tratto identitario di cui andare fieri. Lo dico con l’entusiasmo appunto di chi è cresciuto in queste strade e ha sempre visto in Cinecittà quella fabbrica di sogni che in periferia spesso mancano. Lungimirante la scelta di Rai Uno, che ringraziamo.

Lieta la notizia per il territorio che torna protagonista e lo fa con una grande festa che celebra il ritorno in presenza, la riapertura delle sale e speriamo una nuova stagione di contaminazione nella città e per i romani tutti”.

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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