Il regno della Regina Elisabetta II vede la parola “fine” dopo 70 anni. La scomparsa della Sovrana britannica, avvenuta l’8 settembre 2022, arriva come un fulmine a ciel sereno: si parla di una figura iconica nell’immaginario culturale del mondo. Elisabetta II ha ispirato studi, stili e storie sconfinanti in ogni materia umanamente contemplabile, tra le quali, ovviamente, quella cinematografica. Il personaggio della Regina è stato oggetto di film e serie tv indimenticabili, sia a livello di realizzazione che di interpretazioni vere e proprie. Ecco i prodotti più raffigurativi della figlia di Giorgio VI.

La Regina Elisabetta II al cinema

Tra i film più acclamati sulla Regina Elisabetta troviamo una perla del piccolo schermo. Il prodotto in questione è la serie The Crown, di Peter Morgan, vincitrice di 11 Emmy Awards e ritratto di una Regina Elisabetta salita al trono appena 25enne, causa la prematura morte di Re Giorgio VI. Legami, privilegi e doveri s’intrecciano in quella che ancora oggi rappresenta un cult delle serie politiche, trasmessa da Netflix.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Morgan, non a caso, prende parte anche alla sceneggiatura di The Queen, film girato da Stephen Fears e incentrato su una Helen Mirren da Premio Oscar. L’attrice classe 1945 interpreta la Regina Elisabetta II in un momento storico ben preciso: la nomina di Tony Blair, politico laburista, come Primo Ministro del Regno Unito, nonché il più giovane dal 1812. Trattandosi del 1997, nella pellicola gioca un ruolo cruciale anche il tragico incidente che coinvolse Lady Diana, la principessa del popolo, e che vide Elisabetta II districarsi tra il simbolico ruolo di Regina e la propria fragilità umana. Il film è disponibile su Prime Video ed è il secondo capitolo della trilogia legata alla carriera politica dello stesso Blair.

Documentari e momenti chiave della storia

In quando fedeltà, naturalmente, il docu-film Elizabeth: A Portrait in Parts di Roger Mitchell non può avere eguali. Il motivo è molto semplice: è la Regina a essere la protagonista di una raccolta esclusiva e rarissima di video ed immagini di repertorio, derivanti direttamente dall’archivio reale. Doveri lavorativi e momenti di spensierata quotidianità si alternano, dando vita a uno dei prodotti migliori per chi vuole approfondire i retroscena della nobile dimensione di Elisabetta II. Il film è disponibile su NOW.

Tra i lungometraggi più particolari, invece, abbiamo Una notte con la Regina, pellicola del 2016 di Julian Jarrold. Il film inscena uno dei momenti più emotivi della Regina Elisabetta II, datato 8 maggio 1945, giorno in cui la Germania alzò bandiera bianca, terminando di fatto la Seconda Guerra Mondiale. Elisabetta II, all’epoca ancora principessa assieme alla sorella Margaret, decide di unirsi ai festeggiamenti, evadendo da quella rigidità reale spesso troppo ingombrante, soprattutto per una ragazza poco più che ventenne. Il film si può recuperare su Prime Video.

Prodotti visivi a parte, l’intero mondo dell’intrattenimento è rimasto profondamente sconvolto dalla scomparsa della Regina, non solo quello cinematografico. Diverse celebrità l’hanno commemorata con messaggi e post sui vari social network: da Elton John, passando per l’ex membro dei Beatles Paul McCartney, fino all’ultimo 007, ovvero Daniel Craig. Persino l’account Twitter dell’orso Paddington, personaggio chiave della letteratura britannica per bambini, ha postato un “Signora, grazie di tutto”, a testimonianza del peso di Elisabetta II e del suo regno, secondo per longevità solamente a quello di Luigi XIV, Re di Francia.

Condividi su:
Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici