Quando si parla di qualità cinematografica, Dolby Cinema e IMAX sono da diversi anni due punti di riferimento nell’universo del grande schermo. Entrambe le società, del resto, sono specializzate nel settore delle tecnologie audiovisive, preziose alleate per le sale cinematografiche. A livello di immagine e di effetti sonori, infatti, l’esperienza degli spettatori richiede sempre più cura nei dettagli, affinché la visione delle pellicole lasci un ricordo indelebile nella mente degli utenti.

I dati del cinema italiano, inoltre, presentano uno scenario ben delineato: solo 5 sale sono targate IMAX, mentre la classificazione Dolby Cinema, per adesso, non è presente nella penisola tricolore. Ma quali sono le differenze tra questi due formati? Analizziamoli nel seguente articolo.

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Dolby Cinema: l’unione tra Dolby Vision e Dolby Atmos

Immagine e suono caratterizzano a 360° qualsiasi prodotto cinematografico. La Dolby Laboratories, non a caso, studia e perfeziona le peculiarità audiovisive delle sale da decenni, al punto da aver elaborato Dolby Vision e Dolby Atmos, due potenziamenti legati rispettivamente all’impatto visivo e a quello sonoro. Il primo è una tecnologia hdr (high dynamic range), capace di regalare una qualità senza precedenti, migliorando persino il “classico” 4K, dove luminosità e dettagli fanno da protagonisti.

Cinema IMAX Dolby Digital

Photo by Unsplash – Jake Hills

La Dolby Atmos, invece, offre qualità aggiuntive riguardo gli effetti sonori della sala cinematografica. Questo standard audio digitale, al contrario del Dolby Vision, è presente in circa 50 cinema italiani, anche perché installare un simile potenziamento equivale ad un investimento vicino ai 100.00€. La classificazione Dolby Cinema, di conseguenza, deriva dall’unione di queste due tecnologie, motivo per cui, ad oggi, in Italia nessun grande schermo può vantare tale etichetta, anche per la presenza della Dolby Vision in molteplici apparecchi televisivi casalinghi.

IMAX: l’esperienza 3D ai massimi livelli

Rispetto a Dolby Cinema, il marchio IMAX è da più tempo sotto i riflettori, al punto da essere diventato un segno distintivo di diversi lungometraggi, come quelli di Christopher Nolan. Il celebre regista americano, per l’appunto, ha utilizzato questo sistema di proiezione in alcune delle sue pellicole più acclamate, come la saga del Cavaliere Oscuro, incentrata sulla figura di Batman, il kolossal fantascientifico Interstellar e i film d’azione Inception e Tenet.

Dolby Cinema IMAX

Photo by Aneta Pawlik on Unsplash

Come qualità audio, il gradino più alto del podio rimane comunque a Dolby Cinema, ma le sale IMAX offrono comunque un validissimo circuito di altoparlanti, fondamentali nel rendere i suoni più puliti possibili. D’altro canto, l’impatto visivo offerto è senza dubbio uno dei migliori nel mondo cinematografico, capace di valorizzare anche il formato 3D, tuttora assente nei Dolby Cinema. Come già citato prima, le sale IMAX presenti in Italia sono solo sei: Happy Maxicinema (Afragola – NA), Notorious Cinemas (Sesto San Giovanni – MI), UCI Luxe Campi Bisenzio (FI), UCI Orio (BG), UCI Pioltello (MI) e UCI Porta di Roma (RM).

Dolby Cinema e IMAX: la fedeltà del pubblico

Ma perché apportare tali miglioramenti nei cinema italiani? La risposta a questa domanda la danno sia Carlo Di Vico che Claudio Di Martino, figure chiave di Happy Maxicinema e ePlanet Hollywood, intervistati dalla rivista Cineguru. Di Vico, per quanto riguarda l’esperienza IMAX, precisa come tale sistema di proiezione stia diventando un vero e proprio chiodo fisso per gli spettatori: “Abbiamo notato che, una volta provata la sala Imax, gli spettatori poi tornano. Abbiamo anche verificato che da noi vengono spettatori anche da altre province”. Di Martino conferma questa versione, spostandosi sulla qualità Dolby Atmos: “Grazie a questa sala riusciamo a coinvolgere pubblico che fa anche 40-50 chilometri per venire a vedere un film in Atmos”.

In pratica, la qualità cinematografica non risulta solo fondamentale nel breve termine, bensì può considerarsi la vera e propria chiave di volta per consolidare future porzioni di pubblico, sempre più in aggiornamento e desideroso di provare le esperienze migliori del grande schermo. Tali investimenti, quindi, potrebbero essere le soluzioni al rilancio dei cinema italiani.

 

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Francesco Cretella

Francesco Cretella

Innamorato della comunicazione in ogni sua forma, specialmente se cinematografica e sportiva. Scrivo per passione e ambizione, rifacendomi ai sei elementi più importanti dell'umanità: chi, cosa, quando, dove, come e perché.

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