Quest’anno Paola Cortellesi ha dato ulteriore prova del suo talento e ha debuttato come regista alla Festa del Cinema di Roma, Festival cinematografico internazionale che si è tenuto dal 18 al 29 ottobre scorso. Il film di e con Paola Cortellesi si è dimostrato un’entusiasmante ed emozionante sorpresa, distribuito nelle sale cinematografiche dal 26 ottobre.

“C’è ancora domani” di Paola Cortellesi

La pellicola è ambientata a Roma, negli anni del dopoguerra. Si vede un’Italia ancora fragile, colpita dalla tragedia e immersa nella miseria. Paola Cortellesi interpreta Delia, moglie svalutata e disprezzata e madre di tre figli. La protagonista rappresenta potenzialmente ogni donna del periodo, dedita al supporto e base fondante della famiglia, che cerca di sostenere con tutta la sua essenza. Messa in secondo piano, all’inizio forse anche da se stessa, circondata da diversi tipi di violenza, non perde la forza e il coraggio di sognare e credere in un domani più luminoso.

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Profondamente toccante, coinvolgente e ricco di nuovi sguardi, il film di Paola Cortellesi ha catturato il pubblico. Il piglio autoriale e la poetica della Cortellesi, per quanto stia appena sbocciando, si afferma attento, sensibile, ma anche diretto e, paradossalmente, attuale. Racconta una realtà in cui molte donne, purtroppo, si rivedono tutt’ora. La pellicola è pervasa da un’aura ironica e delicata che unisce il bianco e nero della fotografia alla brutalità degli eventi. Si percepisce l’impellente bisogno di descrivere una società fondata sull’oppressione della donna, oppressione che può essere tuttavia soverchiata da spirito e forza di volontà di ognuno di noi, che insieme innestiamo il cambiamento.

La storia è semplice ma d’impatto, emozionante nelle sue note intensamente drammatiche. Un’opera convincente, fiera nel trasmettere i suoi intenti, e la speranza che traspare evidenzia il desiderio della promessa di un futuro migliore.

Paola Cortellesi, box office e premi

Il film di Paola Cortellesi ha raggiunto un incasso di oltre 1,8 milioni nei primissimi giorni dopo la distribuzione nelle sale cinematografiche, il che lo rende un debutto straordinario e stupefacente. Ha riscosso un incredibile successo, che si presenta come il secondo miglior debutto dell’anno per un film italiano. Inoltre, è il migliore nella storia del cinema italiano per una regista donna. Box office e critica si sono trovati sulla stessa lunghezza d’onda, apprezzando la visione singolare della Cortellesi sul tema. La pellicola è stata in grado di riavvicinare pubblico e cinema, e tenta di riunire e ricucire le fragilità di tale connessione.

Dopo aver aperto la Festa del Cinema di Roma, il film di Paola Cortellesi si è conquistato più di un riconoscimento.  Nel suo discorso di ringraziamento per il Premio del Pubblico, la Menzione Speciale Miglior Opera Prima e il Premio Speciale della Giuria, la regista e attrice si è detta contenta di rivedere un avvicinamento tra pubblico e giuria.

Le donne e la regia

In Italia, la percentuale di film diretti da donne è incredibilmente bassa, anche paragonata al resto del mondo. Ci sono sempre state voci in sottofondo, che in molti non erano disposti ad ascoltare. Fortunatamente, oggi si stanno superando antichi retaggi culturali rendendo raggiungibili le più alte aspirazioni, come l’insostituibile statuetta d’oro. E nonostante le correnti avverse, fin da subito alcune registe sono riuscite a emergere portando un contributo unico e segnando la storia del cinema.

Ne ricordiamo alcune. Una grande artista che ha lottato per potersi esprimere sulla condizione della donna e sulla dignità umana è la prima documentarista italiana, Cecilia Mangini. E poi ovviamente Liliana Cavani, con il suo approccio sempre nuovo, sempre un passo avanti, ricca di stimoli. Lina Wertmüller è stata la prima donna nella storia ad essere nominata per l’Oscar alla regia, ricevendone uno alla carriera nel 2019, che ha colpito per il tocco grottesco. Una delle registe italiane più giovani, apprezzata a livello internazionale, è Alice Rohrwacher, con il suo sguardo spontaneo. E ancora Paola Randi che avvicina alla nostra penisola il genere fantascientifico. Paola Cortellesi si sta facendo strada, collocandosi a fianco di queste grandi artiste, registe e donne.

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Chiara Andriani

Chiara Andriani

Chiara Andriani. Mi sono diplomata al Liceo Linguistico, avendo sempre avuto un interesse e un orecchio attento per le lingue. Fin dall'infanzia ho mostrato un particolare coinvolgimento ed entusiasmo verso l'universo letterario e cinematografico e una passione per la musica. L'attrattiva verso la scrittura mi ha spinto a cercare un modo per renderla parte integrante della mia vita di tutti i giorni, portandomi alla scoperta anche del giornalismo e di BuoneNotizie.it. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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