Il cinema non è solo un luogo in cui vedere film, ma è un processo partecipativo delle comunità. Il regista Ruggero Romano è uno dei fautori di questo processo. Da Vancouver a Venezia documenta le realtà considerate minori, che hanno però un ruolo di grande rilevanza per la cittadinanza. Il suo cinema ad impatto sociale sensibilizza la cittadinanza su problemi comuni e crea coesione per trovare soluzioni.

Da Vancouver a Venezia, i protagonisti sono i cittadini 

«Sono Ruggero, regista e viaggiatore. Da Torino mi sono trasferito in Canada per seguire il mio sogno di fare documentari. Da lì ho scoperto il mio grande amore per il “cinema ad impatto sociale”. Per 5 anni ho girato documentari che comunicassero le storie delle società marginalizzate, come la realtà dei senzatetto a Vancouver» . 

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«La cosa straordinaria è stato portare la loro storia nei cinema e a scuola e vedere bambini e spettatori chiedere loro un autografo. Con il cinema a impatto  sociale si rendono eroi e modelli persone che spesso non hanno voce. Dopo la mia esperienza canadese mi sono chiesto: dove posso andare adesso? Venezia poteva essere la città che stavo cercando. Così ho deciso di raccontare storie e portare al cinema Venezia e la sua Laguna, dando voce ai cittadini e alle loro storie: solo così le persone si possono identificare in una realtà e trovare una soluzione per migliorarla». 

Il Cinema che conquista e informa la comunità

«Il cinema è un mezzo per comunicare. Non posso fare cinema e basta: devo avere un impatto che possa in maniera tangibile cambiare la vita delle persone. Il documentario non è solo andare al cinema e vedere un film di una storia vera, ma è un processo partecipativo della comunità. Questo mezzo può veramente fare la differenza. La forza del cinema è che in un’ora può cambiare completamente la percezione di qualcosa. Ho fondato moviesmoveus per sensibilizzare sul cinema a impatto sociale e sull’importanza delle comunità. Con i miei documentari, il cinema diventa la voce dei cittadini».

«Mi sono chiesto “Qual’è la comunità che può condividere un messaggio di resilienza e rinascita a livello globale?”. A Venezia ho trovato una comunità forte, con storie e progetti per migliorare il futuro della città. Ho conosciuto associazioni, pescatori, migranti, famiglie. Venezia si trova al centro di tante sfide, sociali, culturali, ecologiche e economiche che sono riflesse in tutte le altre città con i centri storici in tutto il mondo. Quindi Venezia è al fronte di tante sfide e come Venezia reagirà a queste sfide sarà di ispirazione a tutte le città de mondo».

Venezia è la città di ispirazione per il cinema 

«Ci nutriamo di emozioni, ci dissetiamo di energia e respiriamo storie. Questa è la frase con cui presento i miei progetti. Ognuno di noi è storia, siamo storie con le gambe. Nel documentario “Cielo Aperto” la città di Venezia è una delle protagoniste, insieme alle persone che la vivono. Il mio documentario dimostra che Venezia non è una città morente, decadente ma una città piena di vita anche grazie a tutti i conflitti che sta vivendo. Tutti questi conflitti assieme hanno l’opportunità di forgiare una comunità che può dare esempio e ispirazione a tutto il mondo».

«”Cielo aperto” raccoglie in una collana di sei racconti le storie delle persone più interessanti, più forti qua a Venezia in questo momento. Voglio mostrare che Venezia è una città piena di sfide, ma allo stesso tempo piena di ispirazione. Noi siamo storie con la gambe. Quello che sento di poter fare è prendere queste storie in spalla e lanciarle in alto il più possibile». 

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Edoardo Casolo

Edoardo Casolo

Edoardo Casolo sono appassionato di geopolitica, cinema e cultura, di viaggi e di industria video-ludica. Vicentino ma vivo a Venezia, città che ho amato dal primo momento in cui l'ho vista. Con il laboratorio di giornalismo cerco di realizzare il mio sogno di diventare pubblicista.

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