Gli artisti sono una parte fondamentale della nostra società. Attraverso la loro creatività e il loro talento, ci regalano opere d’arte che ci ispirano, ci fanno riflettere e ci emozionano. Tuttavia, nonostante il loro importante contributo alla nostra cultura e al nostro benessere, gli artisti spesso lottano per sbarcare il lunario.
La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, con molte cancellazioni di eventi e chiusure di spazi espositivi che hanno lasciato gli artisti senza fonti di reddito. È quindi fondamentale che la società riconosca il valore degli artisti e fornisca loro un sostegno finanziario incondizionato, come un reddito di base, per consentire loro di continuare a creare e contribuire alla nostra comunità.
Il valore degli artisti nella nostra società
Gli artisti sono spesso considerati come un lusso o un’aggiunta non essenziale alla società. Tuttavia, la realtà è che gli artisti sono una parte vitale della nostra comunità, del nostro benessere e dello sviluppo della nostra cultura. Le loro opere d’arte ci aiutano a esprimere le nostre emozioni, a riflettere sulla nostra società e a connetterci con gli altri. Inoltre, gli artisti sono anche un’importante fonte di lavoro e di crescita economica. Secondo uno studio del 2019 del Bureau of Economic Analysis, le industrie creative negli Stati Uniti hanno contribuito per il 4,5% al PIL nazionale e hanno creato oltre 5 milioni di posti di lavoro.
Inoltre, gli artisti sono spesso i primi a rispondere alle crisi e alle ingiustizie sociali. Ad esempio, durante la pandemia di COVID-19, molti artisti hanno utilizzato la loro arte per sensibilizzare e raccogliere fondi per le comunità colpite. Inoltre, sono spesso i portavoce delle minoranze e dei gruppi svantaggiati, utilizzando la loro arte per promuovere il cambiamento sociale e l’uguaglianza.
Nonostante il loro valore e la loro importanza nella nostra società, gli artisti spesso lottano per sostenersi finanziariamente. Molte forme di sostegno finanziario per il lavoro creativo, come le sovvenzioni e i finanziamenti pubblici, sono spesso limitate e competitive. Inoltre, la pandemia ha evidenziato ulteriormente la precarietà finanziaria degli artisti, con molte cancellazioni di eventi e chiusure di spazi espositivi che hanno lasciato gli artisti senza fonti di reddito.
Spesso costretti a lavorare con occupazioni secondarie per sostenersi, il loro tempo e la loro energia per dedicarsi alla loro arte viene fortemente limitata. Ciò può portare a una diminuzione della qualità e della quantità delle loro opere d’arte, che a sua volta può influire negativamente sulla nostra società e sulla nostra cultura.
Un reddito di base per gli artisti
Una soluzione per sostenere gli artisti e consentire loro di continuare a creare è fornire loro un reddito di base. Un pagamento regolare e incondizionato fornito dal governo o da un’organizzazione a tutti i cittadini, indipendentemente dal loro status lavorativo o finanziario. Questo consentirebbe loro di avere una sicurezza finanziaria di base, consentendogli di concentrarsi sulla loro arte senza doversi preoccupare di sostenersi. Ciò potrebbe portare a una maggiore produttività e qualità delle loro opere d’arte, beneficiando così la nostra società e la nostra cultura.
Un esempio virtuoso arriva dall’Irlanda, dove dal 2022 il governo ha avviato il programma pilota Basic Income for the Arts. Così artisti e professionisti creativi ricevono un assegno incondizionato settimanale di €325 (circa €1.300 al mese), con un budget pubblico di €33,8 milioni l’anno. I risultati preliminari sono incoraggianti: una recente indagine ha rilevato che il reddito di base ha ridotto significativamente lo stress finanziario, migliorato la salute mentale e permesso ai partecipanti di dedicare più tempo alla creatività. I benefici si riflettono anche nella qualità del lavoro, nella fiducia professionale e nella stabilità economica.
Anche la Germania, durante la pandemia, ha fornito aiuti immediati agli artisti freelance con pacchetti che includevano una forma di reddito mensile garantito, dimostrando un approccio pragmatico e di grande impatto per salvaguardare il settore culturale. In Finlandia, poi, col programma pilota Universal Basic Income Pilot (attivo dal 2017 al 2019), anche se non era specificamente rivolto agli artisti, sono stati coinvolti 2.000 disoccupati, dimostrando benefici in termini di benessere psicologico e creatività.
Un reddito di base per gli artisti, inoltre, potrebbe contribuire a ridurre le disuguaglianze nella società. Gli artisti provenienti da background economici svantaggiati spesso hanno meno opportunità di dedicarsi alla loro arte, poiché devono concentrarsi su lavori che garantiscono un reddito stabile. Un reddito di base potrebbe consentire loro di avere le stesse opportunità degli artisti più privilegiati, promuovendo così l’uguaglianza e la diversità nella nostra cultura.