L’estate è arrivata cavalcando l’ondata di quella normalità tanto sospirata negli ultimi anni. Il rallentamento delle restrizione sta portando a una ripresa del lavoro stagionale e della conseguente ricerca del personale estivo. Quest’ultimo è spesso ritenuto un impiego al limite dello sfruttamento ma, senza fare di tutta l’erba un fascio, può aprire  nuove opportunità per il proprio futuro lavorativo. Esempio emblematico è quello che riguarda gli animatori da villaggio, giovani lavoratori da sempre precari che, però, con quest’esperienza acquisiscono, oltre alla paga, una serie di compensi non monetari molto utili al fine di arricchire il proprio curriculum.

Estate 2022, ripresa del settore turistico: tra ottimismo e incertezza

Secondo Google trends, le ricerche in questa estate 2022 sono investite da due stati d’animo contrapposti: incertezza e ottimismo.

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Gli utenti da una parte cercano informazioni sulla guerra in Ucraina e dall’altra su come recuperare il tempo perduto in questi due anni di pandemia, alla ricerca di nuove mete per le vacanze.  L’estate 2022 indossa così l’abito della ripresa turistica grazie al rallentamento delle restrizioni. Dal 15 giugno, infatti, il Ministero della salute ha dichiarato lo stop alle mascherine ffp2 per quanto riguarda i trasporti pubblici e gli spettacoli al chiuso.  

In questo clima, si registra un importante recupero di lavoratori stagionali, calati enormemente dopo la pandemia, causa la ricerca di lavori apparentemente più sicuri e la mancata libertà di spostamenti.

Tutto ciò è condito da una serie di dibattiti che attualmente risultano parecchio accesi e che vedono due schieramenti nettamente contrapposti: da una parte imprenditori e dall’altra i lavoratori. I primi in difficoltà a trovare dipendenti e i secondi in difficoltà a trovare contratti di lavoro regolari: nei salotti televisivi imperversa l’accusa del non trovare più persone disposte a impegnarsi in lavori stagionali.

Nonostante la paga esigua, questi impieghi danno in alcuni casi un compenso che va oltre, restituendo al lavoratore un’esperienza dal valore insuperabile. Il target da prendere in considerazione riguarda soprattutto la categoria dei giovani studenti. Nella pausa studio, infatti, possono trovare ottime opportunità su cui investire durante le proprie vacanze, come quella di diventare animatori di villaggi turistici. Si tratta di un’esperienza interessante in cui la crescita personale e professionale rappresenta una buona opportunità.

Balli di gruppo spiaggia

WePhoto, Valentina Guglielmino

I 5 vantaggi per chi fa l’animatore nei villaggi turistici

Di seguito, abbiamo provato a mettere a fuoco quelli che secondo noi sono i principali punti a favore di questa esperienza lavorativa.

  1. Imparare a parlare in pubblico. Salire tutte le sere su un palcoscenico, oltre che dare grandi soddisfazioni, insegna a gestire con maestria le proprie emozioni imparando a improvvisare. Questa è una skill che potrà rivelarsi vincente, soprattutto nell’affrontare colloqui di lavoro sempre più esigenti. La personalità e la spontaneità dell’esaminato, infatti, sono diventate prerogative essenziali
  2. migliorare a gestire il tempo. I ritmi in villaggio sono davvero serrati. Per questo, sviluppare la gestione sia dei momenti lavorativi che delle esigenze personali diverrà motivo di crescita personale e professionale, responsabilizzando i giovani alla consapevolezza dell’importanza del tempo. Organizzare, tramite un planning, la propria giornata senza perdite di tempo diverrà un modus vivendi utile anche in altre situazioni.
  3.  Imparare le lingue. Scegliere una meta straniera è il modo migliore per imparare una nuova lingua, senza passare innumerevoli ore sui libri. Il modo migliore per acquisirle è andare sul posto: una volta superati gli ostacoli degli inizi, sarà gratificante, a fine stagione, scoprire di essersi divertiti ma anche acculturati.
  4. Ritorno ai rapporti umani. Chi predilige una vacanza in villaggio, mediamente cerca la socializzazione, desidera creare nuove amicizie e divertirsi con gli animatori. Tutto questo ultimamente è mancato. E per un ragazzo staccarsi per un po’ da TikTok , Instagram, Facebook e ricominciare a vivere lontano dagli smartphone, è l’occasione per ritornare a guardarsi negli occhi, esprimendosi con le proprie emozioni e non con impersonali emoticon dietro uno schermo.
  5. L’importanza del sorriso. Negli ultimi due anni di pandemia è stato difficile mantenere alto l’umore. Il lavoro dell’animatore impone  al ragazzo di sforzarsi a sorridere sempre, anche nei momenti di maggior sconforto. Questo può mostrarsi difficile i primi tempi, ma una volta diventato il proprio mood giornaliero, ci si accorgerà come la gente intorno a sé dia maggior fiducia a chi gli ispira buon umore.

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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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