La crisi del settore turismo trova un alleato nel lavoro da remoto.

Il settore turismo, colpito gravemente dalla pandemia, si reinventa puntando sugli smart workers. L’unione tra viaggio e modalità smart working porta infatti a un nuovo modo di intendere il settore, sempre più attento alle esigenze dei lavoratori freelance e al lavoro da remoto. Cosa che vale anche per l’Italia.

Un rimedio alla crisi

È il caso dell’Islanda che corre ai ripari proponendo un visto di 6 mesi a chiunque voglia alloggiare nell’Isola come smart worker. Il governo nazionale propone infatti questa misura a cittadini “extra Schengen” in lavoro da remoto, con l’intento di far risalire gli introiti del mercato del turismo. I requisiti indicati dal governo islandese sono uno stipendio mensile non inferiore a 1 milione di corone islandesi (circa 74.500 euro di reddito annuale) e il possesso di una copertura sanitaria.

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I visti, rilasciati dal Ministero della Giustizia, garantiranno quindi l’alloggio ai lavoratori e la possibilità di godere delle bellezze naturali del Paese. L’Islanda ha registrato nel corso del 2020 quasi 5.300 contagi, numeri bassi rispetto al resto d’Europa: è perciò una meta ambita non solo per l’aspetto naturalistico. A causa del Covid-19 l’Islanda ha subito un calo di turisti dell’80% e la seconda ondata in corso rischia di compromettere gli introiti dell’intero anno 2021. Potrebbe essere dunque una strategia vincente aprire le porte del turismo ai lavoratori da remoto.

Anche la regione geografica dei Caraibi si inventa un rimedio simile per fronteggiare la crisi del mercato turistico. Il Governo delle Isole offre infatti permessi di soggiorno speciali che prevedono un periodo totale di 12 mesi verso i lavoratori da remoto.

Mia Mottley, primo ministro delle Barbados, ha ufficialmente invitato gli smart workers a «cambiare il panorama che vedono dalla propria finestra» e raggiungere le splendide spiagge del mar dei Caraibi. La premier dell’isola delle Piccole Antille ha inoltre incentivato i turisti in lavoro da remoto con un bollino di benvenuto, e l’esenzione del visto per i cittadini britannici, dal momento che Barbados fa parte del Commonwealth.

Il caso italiano

La startup italiana up2you vince quest’anno il premio speciale dell’evento globale Hack For Travel Industry, tenutosi nei mesi scorsi in streaming per portare soluzioni innovative al settore turistico in crisi. Il progetto prevede una piattaforma digitale attraverso la quale acquistare pacchetti viaggio personalizzati a seconda delle preferenze dello smart worker, col fine di offrire un’esperienza, sia turistica sia di lavoro da remoto, da uno a 12 mesi in Italia.

Il progetto denominato “destinazione Italia” potrà inoltre essere co-finanziato dalle grosse aziende con lo scopo di includere nell’esperienza eventi di team building, networking e altri servizi legati all’organizzazione e al benessere del lavoratore.

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Martina Tolaro

Martina Tolaro

Martina Tolaro, curator ed editor freelance. Ho collaborato con imprese culturali creative nazionali e artisti internazionali. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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