Smart city: Firenze sul podio italiano

Da molto tempo si sente parlare di smart cities, dall’inglese “città intelligenti”. Ma cosa sono? Come di sviluppano? Qual è la situazione italiana per quanto riguarda le città intelligenti? Negli ultimi anni abbiamo spesso definito Milano la “smart city” italiana per eccellenza. Ma, a seguito della pandemia, la capitale lombarda ha perso il suo primato.

Infatti, secondo il rapporto realizzato da FPA, società del gruppo Digital360, dopo uno studio approfondito di 107 comuni capoluoghi italiani sulla base di 8 indicatori aggiornati al 2020, Firenze, a oggi, risulta essere la città italiana più smart della Penisola.

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Quest’ultima, ha soddisfatto a pieni voti gli 8 indicatori, secondo cui, la digitalizzazione, la sostenibilità e il benessere del cittadino sono parametri fondamentali che caratterizzano le città smart. Una città intelligente infatti, punta a diventare economicamente sostenibile ed energeticamente autosufficiente. Inoltre, è al passo con le innovazioni e con la rivoluzione digitale.

Le caratteristiche di una smart city

“Le Smart Cities – scrive l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile – devono puntare a integrare lo sviluppo tecnologico con diverse funzioni/componenti quali: mobilità, gestione delle risorse energetiche, naturali, idriche e del ciclo di rifiuti, qualità dell’aria, uso del territorio, rete di servizi, edilizia ma anche economia, partecipazione sociale, aumento di occupazione e sicurezza del cittadino”.

La digitalizzazione, uno dei tasselli fondamentali perché le smart cities prosperino, ha avuto uno slancio inaspettato. L’anno precedente a questo infatti, causa pandemia, è stato contraddistinto dall’elevata connettività tra persone e tra cose, l’Internet of Things (IoT).

Grazie alla prossima proliferazione della tecnologia 5G, le smart cities saranno ulteriormente digitalizzate, l’IoT sarà ancora più amplificato. La connessione sarà ovunque, nei semafori, nell’illuminazione stradale, nelle auto che si guidano da sole, all’interno dei supermercati… Tutto ciò sarà possibile anche grazie all’aumento dei sensori e ai big data.

La città del futuro: Xiong’an New Area

A circa 130 chilometri da Pechino (Cina), nella contea di Rongcheng sorge Xiong’an New Area, un prototipo di città intelligente del futuro. “Secondo l’annuncio di Xi Jinping nell’aprile 2017,- racconta Giada Messetti, giornalista e sinologa, nel suo libro “La testa del Dragone“- la Xiong’an New Area dovrebbe infatti incarnare la smart city più avanzata del mondo entro il 2035, grazie a un investimento stimato di circa 580 miliardi di dollari”.

A Xiong’an gli autobus sono privi di conducenti, i supermercati di personale. All’interno è possibile accedere solo dopo aver effettuato il login attraverso l’applicazione online WeChat. I sistemi di videosorveglianza sono piazzati ovunque.

“Sarà una città socialista moderna di alto livello. – scandisce una voce maschile all’ingresso della città in un documentario propagandistico riferendosi a Xiong’an New Area- Sarà verde, intelligente, competitiva e produrrà una perfetta armonia tra uomo e natura

Starbase, la città smart di Elon Musk

Dalla parte opposta del mondo rispetto alla Cina, tra lo stato americano del Texas e il Messico, è installata Space X, base da cui partono i lanci verso lo spazio di Elon Musk, fondatore di Tesla. Il magnate, il 2 marzo ha tweettato “Creating the city of Starbase, Texas” presentando così, il nuovo progetto: Starbase, la città del futuro.

Questa città, oltre a essere a tutti gli effetti una città smart, hi-tech, sostenibile, avrà una regolamentazione autonoma. Space X ha infatti, lanciato una petizione (che verrà proposta a tutti i residenti di quella zona) che metta ai voti l’idea di creare una città privata.

Questo progetto sembra alquanto impossibile da realizzare ma, l’Agi riporta che il comunicato ufficiale della contea di Cameron, con cui gli amministratori hanno annunciato di essere stati contattati da Space X, è una prova concreta che porta a credere che Elon Musk e Space X facciano sul serio. Il comunicato, di cui sopra, annuncia un primo passo verso la realizzazione della città del futuro: la notifica a cambiare il nome del borgo da Boca Chica a Starbase.

Le smart cities e il 5G

La smart city è quindi, un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti attraverso l’uso di tecnologie digitali e di telecomunicazione. Le città intelligenti aumentano sempre più l’utilizzo dell’Internet of Things (IoT). Questo strumento serve a raccogliere dati in tempo reale utili a comprendere i cambiamenti della domanda dei consumatori e di conseguenza, a creare soluzioni.

“In base ai trend dell’IoT,- scrive Reply sul suo sito web si prevede che entro il 2025 il numero di dispositivi connessi in tutto il mondo salirà a 75 miliardi“. Perciò, servirà un’efficienza di rete sufficienti per connettere milioni di dispositivi e che fornisca allo stesso tempo funzioni avanzate. La nuova tecnologia 5G affronterà e risolverà i problemi che il 4G non è in grado di risolvere.

Il 5G infatti, oltre a una maggiore velocità di upload e download dei dati, garantisce tempi di latenza molto ridotti. Ciò significa che i dati verranno trasferiti in tempo reale. La possibilità di collegare più dispositivi contemporaneamente senza poi, rallentare le connessioni, è la vera rivoluzione utile all’Internet of Things (IoT). Questa tecnologia avrà un impatto positivo per lo sviluppo della digitalizzazione e di conseguenza su quello delle smart cities.

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Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi

Giorgia Tirocchi, aspirante pubblicista, amo raccontare i miei viaggi tramite i miei scatti e le mie parole. Scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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