Nel primo vertice mondiale, tenutosi a Londra l’1 e il 2 novembre 2023, sull’intelligenza artificiale i leader di 28 Paesi hanno raggiunto un accordo per regolamentarne lo sviluppo e per affrontare al meglio questo cambiamento digitale.

Questo primo passo non include misure concrete, tuttavia stabilisce le fondamenta per uno sviluppo condiviso. Il testo firmato riconosce le ampie opportunità offerte dall’intelligenza artificiale (AI) in tutti i settori, affrontando anche le relative criticità.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

I pericoli che il vertice sull’intelligenza artificiale vuole prevenire

L’intenzione dell’AI Safety Summit è regolamentarne l’utilizzo dell’intelligenza artificiale per prevenire un uso improprio e per limitarne i rischi. Uno dei pericoli dell’AI è la perdita di occupazione. Ad esempio, gli attori di Hollywood hanno scioperato per il posto di lavoro messo a rischio dalle applicazioni dell’intelligenza artificiale. Un altro rischio è la diffusione di notizie false rese sempre più verosimili e più difficili da riconoscere, come annunciato nel mese di maggio da Geoffrey Hinton, ex dipendente Google. Inoltre, un’altra insidia riguarda gli attacchi hacker che potranno diventare sempre più sofisticati.

Nei due giorni di vertice sull’intelligenza artificiale i leader mondiali si sono confrontati proprio sulle strategie da attuare per i prossimi cinque anni. Dall’incontro con le grandi aziende del digitale, della società civile e degli esperti del settore si è tentato di delineare le modalità pratiche e operative per uno sviluppo sicuro e attento ai sistemi etici e economici.

La dichiarazione di Bletchley

L’accordo, chiamato dichiarazione di Bletchley, dal luogo dell’incontro Bletchley Park, è stato firmato da Ue, Stati Uniti, Cina e Regno Unito insieme a una ventina di altri Paesi.

Nel documento scaturito dal vertice emerge la consapevolezza dell’importanza dell’intelligenza artificiale per lo sviluppo e i conseguenti benefici in tutti i settori. “L’intelligenza artificiale (AI)” – si legge nella dichiarazione – “presenta enormi opportunità globali: ha il potenziale per trasformare e migliorare il benessere umano, la pace e la prosperità. Per realizzare ciò, affermiamo che, per il bene di tutti, l’intelligenza artificiale dovrebbe essere progettata, sviluppata, implementata e utilizzata in modo sicuro, in modo tale da essere incentrata sull’uomo, ed essere affidabile e responsabile”.

I leader, infatti, sono concordi anche nel tenere presente che l’AI è uno strumento e come tale può essere utilizzato in modo improprio. Occorre quindi, per quanto sia possibile, limitarne gli abusi e regolamentare i rischi. Inoltre, la strada per un’intelligenza artificiale sicura è ancora lunga. Pertanto nella dichiarazione si sostiene un dialogo globale inclusivo e l’auspicio a rincontrarsi nel 2024 allargando il summit anche ad altri Paesi.

Il G7 e la regolamentazione dell’intelligenza artificiale

Prima del vertice mondiale sull’intelligenza artificiale, il 30 ottobre si è tenuta la riunione dei G7 per definire i contorni delle possibilità di innovazione e quelli di gestione di rischi inaccettabili. “Per affrontare queste sfide è necessario creare una governance inclusiva per l’intelligenza artificiale”. Nello stesso incontro è stata sottoscritta la dichiarazione di Hiroshima rilasciata dall’attuale presidenza giapponese in cui si legge: “Sottolineiamo le opportunità innovative e il potenziale trasformativo dei sistemi avanzati di Intelligenza Artificiale (IA) soprattutto in relazione ai modelli di IA generativa. Riconosciamo inoltre la necessità di gestire i rischi connessi, di proteggere gli individui, la società e i nostri principi condivisi come lo Stato di Diritto e i valori democratici, ponendo l’umanità al centro”.

La dichiarazione è composta inoltre da due allegati. Il primo documento riguarda 11 principi-guida per i sistemi avanzati di intelligenza artificiale e il secondo è il Codice di condotta internazionale. Il 2024 vedrà l’Italia impegnata alla presidenza del G7 ricevendo il testimone proprio dal Giappone. Il passaggio di consegne avverrà a Roma nel mese di gennaio 2024 e l’intelligenza artificiale è già inserita nell’agenda delle priorità del vertice.

Condividi su:
Francesco Ravenda

Francesco Ravenda

Francesco Ravenda, informatico. Appassionato di gestione aziendale e di podcast, attento alle dinamiche sociali, mi piace informare, raccontando. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici