Samantha Cristoforetti ritorna in orbita dopo 7 anni. Nata a Milano, il 26 aprile del 1977, è astronauta e prima donna italiana a far parte degli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Il 27 aprile a bordo della navetta Dragon di Space X, battezzata Freedom, è stata lanciata nello spazio alle ore 09:52 italiane. Protagonista e responsabile della missione Minerva, resterà in orbita per circa 5 mesi. La destinazione della capsula Dragon è rivolta alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L’obiettivo della missione, effettuati all’interno dell‘ISS (International Space System) comprendono vari esperimenti, focalizzati su medicina e nutrizione. 

Missione Minerva: tra simbologia e ricerche

La scelta del nome della missione in cui è coinvolta la Cristoforetti non è casuale: Minerva è la dea romana della saggezza, dell’artigianato e dalle arti. Rappresentata dalla civetta, questo animale è stato scelto come simbolo per la missione. Le due linee poste vicino al suo becco indicano le due missioni di Samantha: la missione Futura del 2014 e quella in corso. Infine le onde riportate sulla civetta, con un blu cangiante dal più chiaro, al blu più scuro, rappresenta la sfida di spingersi oltre la profondità dello spazio.

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Il nome di questa mission è anche un acronimo: La M per Marvel, (meraviglia) I per Inspiration,(ispirazione) N per Nourishment, (nutrimento) E per Exploration, (esplorazione) R per Research, (ricerca) V per Voyage (viaggio) e la A per Adventure (avventura).

La Cristoforetti è il leader responsabile del segmento orbitale americano (USOS). Nell’ambito di questa missione si svolgeranno studi nei campi della scienza, della medicina e della nutrizione. Nel planning sono presenti più di 35 esperimenti internazionali, 6 dei quali sono italiani. Uno di quest’ultimi è quello di Nutriss dell’Università degli studi di Trieste, progetto volto a monitorare il metabolismo degli astronauti sottoposti alla microgravità: grazie al controllo della loro alimentazione, mira a proteggere la salute ossea.

In orbita con la Cristoforetti

In Florida a Cape Canaveral erano le ore 03:52, mentre in Italia il 27 aprile erano le ore: 09:52, quando Samantha insiemi ai suoi colleghi Kjell Lindgren, Bob Hines e Jessica Watkins della Nasa, sono partiti. Crew 4 dalla Nasa, il nome scelto per l’equipaggio. Il lancio è avvenuto dal Kennedy Space Center, rampa originaria 39A utilizzata per le spedizioni lunari. 

A poche ore dal lancio, Samantha ha festeggiato il suo 45esimo compleanno durante la quarantena, imposta da tutti gli astronauti prima di una missione. Per altri aggiornamenti sarà la stessa Cristoforetti a illustrare l’universo e gli esperimenti eseguiti,  tramite il social Tik Tok con il nick name Astrosamantha, diventando così la prima tiktoker spaziale.

La destinazione della capsula Dragon è diretta alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Samantha Cristoforetti: il suo percorso per decollare in orbita

Samantha sin da piccola aveva il desiderio di volare nello spazio. Dopo la Laurea magistrale in ingegneria meccanica conseguita nel 2001 all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, è entrata nell’Aeronautica Militare di Pozzuoli, diventando capitano. Poi il grande salto nella sua carriera: nel maggio del 2009 è selezionata come astronauta ESA Agenzia Spaziale Europea.Il 23 novembre 2014 parte per lo spazio nell’ambito della spedizione Expedition 42, con la missione Futura. In quel volo spaziale Samantha ha condotto ricerche nel campo della nanotecnologia, ovvero la possibilità di effettuare stampe in 3d, e della manutenzione dei protocolli all’interno del laboratorio.

Durante quella missione ha festeggiato con i suoi colleghi la vigilia di capodanno. Un festeggiamento che potenzialmente si sarebbe potuto ripetere per 16 volte visto che la Stazione spaziale internazionale ruota intorno alla Terra velocemente. Questo comparto il suo passaggio sopra luoghi del mondo in cui in quel preciso momento si sta festeggiando lo scoccare della mezzanotte. Samatha e il suo team hanno scelto di brindare per tre volte: all’ora dell’Europa centrale, a quella Mosca e all’orario cosiddetto universale (UTC), ovvero il fuso orario Greenwich. In quella missione ha conseguito il record europeo e femminile in merito alla permanenza nello spazio: 199 giorni, 16 ore e 42 minuti.

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Monia Carriero

Monia Carriero

Determinata, sensibile e dinamica, forze motrici che muovono in me la curiosità di sapere e di riportare! Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per Buonenotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Stay tuned =)

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