Sempre più comuni italiani sventolano la bandiera lilla, segno che in questi luoghi i disabili usufruiscono di accessibilità e attività dedicate.

Attualmente sono 15 le regioni italiane i cui comuni aderiscono a Bandiera Lilla. Ogni anno aumentano anche grazie alle “iniziative legate allo sport, alle spiagge, al turismo accessibile all’abbattimento delle Barriere architettoniche e sensoriali”. A parlarne Roberto Bazzano, Presidente di Bandiera Lilla , che spiega come lo sport senza barriere diventa turismo anche in Italia.

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Con Bandiera Lilla, lo sport senza barriere diventa turismo in Italia

Credit concessi da Bandiera Lilla

Bandiera Lilla, lo sport per il turismo accessibile

352 miliardi di euro di fatturato diretto in Europa è generato dal mercato del turismo accessibile. Si arriva a 786 mld, considerando l’effetto indiretto e indotto. Il Centro Internazionale di Studi sull’Economia Turistica Cà Foscari, stima che possa dare lavoro a 4,2 mln di persone. Dal 2012 Bandiera Lilla favorisce il turismo per i disabili in Italia non solo incentivando l’abbattimento delle barriere architettoniche, ma promuovendo attività inclusive anche attraverso lo sport.

“Nel 2022, Bandiera Lilla attraverso bandi di finanziamento – spiega Roberto Bazzano, Presidente di Bandiera Lilla – ha fatto ottenere ai Comuni aderenti incentivi per oltre 1 mln di euro per progetti dedicati”. Tra i tanti spicca Mare per tutti/Tutti per mare  che ha visto coinvolti quattro Comuni del ponente ligure. Oltre ad attività che riguardano le spiagge, le informazioni turistiche e i servizi dedicati, si sono aggiunte le attività sportive subacquee e marine in genere (canoa etc.). Tutto grazie al  supporto della Lega Navale e sarà avviato già in primavera.

Con Bandiera Lilla, lo sport senza barriere diventa turismo in Italia

Sebastiano Gravina

Chi sono gli atleti disabili sportivi scelti come Ambassador?

Il primo è stato Francesco Bocciardo, campione paralimpico di nuoto che ha tenuto a battesimo la Bandiera Lilla a pochi mesi dalla sua nascita. Poi è arrivata Susanna Bonfiglio, ex campionessa di Basket femminile (la prima italiana a giocare in NBA negli USA). Susanna dopo la protesi la ginocchio si è messa a praticare il Basket Inclusivo. A seguire abbiamo avuto la fortuna di conoscere Daniele Cassioli, pluricampione italiano, d’Europa e del Mondo di sci nautico. Daniele ha creato un’associazione per avviare allo sport i ragazzi ciechi e ipovedenti. Per ultimo nel 2022 abbiamo conferito il titolo di Ambasciatore Lilla a Sebastiano “Videociecato” Gravina. Sebastiano è capitano della nazionale di calcio ciechi e grande divulgatore di accessibilità e inclusione. Anche se non è un’atleta paralimpica, ma semplicemente una sportiva, bisogna considerare la nostra Ambasciatrice per la Sicilia, Marzia Raineri. Lei insieme al papà Gianni e all’Associazione Ciclistica di Castanea, organizza il tour “Il Giro dei due mari con Marzia“. Ogni anno in bici chi partecipa pedala a favore dell’abbattimento delle barriere architettoniche”.

Che riscontri hanno questi Ambassador in Italia?

Moltissimi atleti vorrebbero avere l’equilibrio e l’agilità di Daniele Cassioli o il controllo di palla di Seba Gravina! Proprio Gravina è stato protagonista di un episodio piuttosto significativo. Abbiamo deciso di assegnarli il titolo onorifico di Ambasciatore Lilla a settembre a Busto Arsizio. La  manifestazione cittadina ha visto coinvolte centinaia di associazioni. Le vie del centro storico e la piazza dove era situato il palco erano colme di persone, tra cui molti giovani. Ovviamente una buona parte di essi era in centro per il “passeggio pomeridiano” e non prestava particolare attenzione ai diversi oratori che dal palco parlavano di inclusione e accessibilità. La salita sul palco di Sebastiano ha cambiato tutto. Il suo modo di affrontare con ironia ed autoironia un argomento serio come la disabilità nello sport ha fatto sì che dopo il suo intervento, sceso dal palco, ci fossero decine di ragazzini che volevano il suo autografo. Non è una cosa che si vede spesso accadere.”

Daniele Cassioli

Daniele Cassioli

Quanto lo sport riesce a sensibilizzare verso il turismo accessibile?

Recentemente siamo stati contattati anche da società sportive dilettantistiche di calcio e di padel, come di football americano, che ci chiedono consigli per approcciarsi in maniera corretta agli sport inclusivi volendo far entrare anche i ragazzi con esigenze speciali all’interno della loro organizzazione. I ragazzi con disabilità possono insegnare molto ai loro coetanei cosiddetti normodotati e trasmettere loro motivazione divertendosi e favorendo la cultura dell’inclusione. Spesso è la non conoscenza reciproca che tiene distanti tra loro ragazzi della stessa età e con la stessa voglia di divertirsi, ma con esigenze diverse. La cosa poi che ci fa più piacere è contribuire attivamente alla realizzazione di progetti legati allo sport che vanno dall’adeguamento di palazzetti e strutture sportive alla pratica sportiva paralimpica, all’avviamento allo sport, mobilità ed altro”.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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