Sport e scuola coesistono nella vita quotidiana di milioni di ragazzi come attività utili ai fini della crescita e formazione dell’individuo. La differenza tra le due è che la prima è obbligatoria, la seconda, secondo il nostro sistema culturale, no. È sempre più difficile rendere accettabile la pratica sportiva all’interno delle scuole e la società Sport e Salute, in collaborazione col Ministero dell’Istruzione e del Merito, vuole provare ad avvicinarsi al sistema anglosassone.

Un apparato nel quale la fusione di questi due aspetti determina il futuro di ogni adolescente, sia esso vocato allo studio o viceversa allo sport. Non solo, la disciplina sportiva è integrata nel sistema didattico tanto quanto ogni altra materia e non vengono ostacolate in alcun modo le scelte di vita dei ragazzi. Questi ultimi, negli anni scolastici, hanno l’opportunità di essere stimolati nel percorso scelto.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

La Festa Nazionale dello Sport Scolastico

Si è conclusa da poco sulla riviera abruzzese la Festa Nazionale dello Sport Scolastico organizzata dal Ministero dell’Istruzione e dedicata alle scuole di tutta Italia che si sono distinte nelle varie discipline sportive. È stata l’occasione per ribadire l’importanza dello sport nella scuola. Un beneficio di non sola facciata, dal momento che orientare i giovani ai valori sportivi faciliterebbe la formazione dell’individuo sotto un aspetto puramente educazionale.

Pensiamo a valori come il rispetto per l’avversario, la cultura della regola, lo spirito di sacrificio per la squadra, la lealtà e lo spirito di aggregazione e inclusione che ha trionfato durante la Festa con bambini e ragazzi provenienti da ogni regione che hanno condiviso tutto il loro mondo. “Nello sport non si fanno differenze di razza, religione e appartenenza sociale è un momento per crescere insieme” ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione Valditara. La manifestazione, mossa dallo slogan Sport + Scuola = Vita, ha voluto ribadire l’attenzione delle istituzioni nei riguardi della fase di crescita più importante per ognuno di noi: infanzia e adolescenza.

Durante il delicato passaggio alla vita adulta, è dovere di chi educa fornire alla persona tutti gli strumenti per poter vivere appieno le dimensioni del proprio essere. In questo senso l’attività fisica diventa uno strumento di crescita importantissimo per guidare i ragazzi a diventare grandi; a fare propri dei valori che lo sport riesce a rafforzare.

Sport e scuola: il sistema anglosassone

L’obiettivo principe delle istituzioni, a lungo termine, è un po’ quello di riscrivere il sistema sport nelle scuole. “Dobbiamo consentire agli studenti e agli atleti di poter coltivare anche all’interno della scuola le proprie abilità, un po’ come succede negli Stati Uniti, nei Paesi molto avanzati dove la formazione del campione avviene a scuola” dice Valditara, mostrando idee molto chiare. Parliamo di un sistema adottato anche al Nord Europa che permette intanto di avvalersi della pratica sportiva come attività formativa e didattica. Ma anche di dare la possibilità agli atleti, sin da giovani, di maturare come professionisti e costruirsi un futuro fatto di sport.

Anche il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi sta investendo sul binomio sport e scuola. Pensiamo al progetto “Valori in rete“. Diversi organismi stanno lavorando al ritorno degli storici Giochi della Gioventù, gli ultimi nel 2017. Dopo sette anni torneranno le competizioni, le prime sponsorizzate da Sport e Salute con l’appoggio di tutto il mondo scolastico.

Le scelte del Governo italiano

Le altre scelte del Governo indirizzate al binomio sport e scuola sono di tipo organico. Riflettere sul sistema sportivo-didattico italiano vuol dire istituirne lo scheletro e l’apparato di sostegno. La missione sportiva punta anche al rifacimento delle infrastrutture per consentire l’accesso allo sport ai disabili, alle scuole, servizi pubblici che garantirebbero alle famiglie in difficoltà economica di far praticare attività fisica ai propri figli. O ancora alla costruzione di palestre e palazzetti in piccoli centri facilmente raggiungibili. La ristrutturazione di parchi, campi sportivi e punti di ritrovo attrezzati rappresentano le convenzioni per estendere lo sport ad attività di crescita sociale. Per implementare l’enorme domanda di inclusione della società di oggi.

La cultura per lo sport è ormai un fenomeno sociale. “Parliamo di divertimento, accoglienza e socializzazione” come afferma il Coordinatore di Educazione Fisica della Regione Abruzzo Antonello Passacantando ai margini della Festa dello Sport Scolastico. “Questo può garantirlo solo la scuola. Siamo convinti che lo sport sia una disciplina fondamentale per la crescita dei ragazzi. È una disciplina scolastica che aiuta a migliorarsi e aiuta a veicolare i valori di inclusione. Ci insegna quanto è importante il sacrificio, saper lavorare insieme, lo spirito di squadra” gli fa eco l’Assessore all’Istruzione Pietro Quaresimale.

Leggi anche:

Modello TOP: così lo sport tutela la salute dagli effetti climatici

Il calcio italiano può tornare in vetta: il 2023 è da record

Condividi su:
Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici