Dopo il successo in Coppa d’Africa del 6 febbraio 2022 e un grande risultato in questa edizione 2024, il Senegal vive un periodo di forte caos a causa del rinvio delle elezioni presidenziali. Inizialmente previste per il 25 febbraio, le votazioni sono rinviate al 15 dicembre 2024. Il calcio, però, ha portato unione fra la popolazione, stremata dalla decisione del presidente di posticipare le elezioni. Analizziamo la situazione grazie alla testimonianza di Doauda Guye per comprendere il popolo si sia unito per salvare la Democrazia.

Una successo da ricordare: la prima Coppa d’Africa

6 febbraio 2022, il Senegal vince la sua prima Coppa d’Africa battendo l’Egitto dagli 11 metri. Ai calci di rigore, infatti, la formazione guidata dal Commissario tecnico Aliou Cissé scrive la propria storia e regala un momento di gioia tanto grande quanto indelebile al proprio Paese. Contro la formazione trascinata da Mohamed Salah (attaccante esterno in forza al Liverpool e capitano della Nazionale egiziana), i Leoni della Teranga trionfano nella nota competizione continentale, consacrandosi a potenza calcistica di alto valore tra le federazioni della CAF (Confederation Africaine de Football).

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Doauda Guye e l’elezioni presidenziali senegalesi

Il bel ricordo del successo in Coppa d’Africa di qualche anno fa, è letteralmente spazzato via da un nuovo grande evento. La popolazione senegalese sta facendo i conti con una situazione tanto rilevante quanto vitale. Il presidente in carica, Macky Sall, ha rinviato le votazioni presidenziali al 15 dicembre 2024, prolungando il proprio mandato sino al termine dell’anno in corso. A tal proposito, Doauda Guye, vetraio senegalese oggi residente a Venezia seppur spesso di ritorno nel proprio paese d’origine, ci aiuta a comprendere meglio la situazione.

«Recentemente il presidente ha detto che il 2 aprile andrà via e terminerà il proprio mandato. Mesi fa, aveva sottolineato come non ci fossero candidati adeguati per la carica presidenziale, ipotizzando quindi il rinvio del voto a dicembre. I candidati e il popolo si sono opposti a tale ipotesi e hanno risposto negativamente alla richiesta di rinvio“.

«Ci sono state delle accese proteste in tutto il Paese – aggiunge Doauda – seppur di carattere minore rispetto ai tempi passati. Inizialmente, inoltre, fu ipotizzata proprio la data del 2 aprile come giorno utile per la votazione presidenziale. Nonostante ciò ci siamo stretti tutti attorno al calcio e questo ci ha dato la forza di continuare a manifestare contro la politica per difendere la nostra Democrazia».

Fra tensioni e passione per il calcio

La situazione politica pesa sulla quotidianità dei senegalesi: la Coppa d’Africa 2024 ha rappresentato un momento di svago. Lo stesso Doauda Guye, ex calciatore, entusiasta ma rattristito dal risultato sportivo, ha aggiunto: “La Coppa d’Africa è stata determinante per il mio Paese: ci ha resi uniti e consapevoli della forza del popolo. Il Senegal, purtroppo, è stato eliminato agli ottavi di finale dalla Costa d’Avorio, padrone di casa».

«La gara è terminata 1-1, però poi abbiamo perso ai calci di rigore – conclude Doauda – Il calcio è così. Fra l’altro, la Costa d’Avorio era stata quasi eliminata alla fase a gironi. Poi, con un po’ di fortuna è rientrata sul giusto binario ed è diventata un vulcano, vincendo tutte le partite“. Dopotutto, il calcio è un gioco. Uno sport appassionante e ricco di colpi di scena. Colpi di scena che, tornando a questioni ben più serie, potrebbero verificarsi in quello che è stato a lungo considerato un modello di democrazia africana. La crisi generata dalle questioni presidenziali, infatti, resta irrisolta, ma il popolo è unito come sugli spalti dei campi da calcio.

Leggi anche:

Sadio Mané, fra calcio e beneficenza: l’esempio positivo della stella africana

Calcio, progetto FootbALL: la UEFA lavora su diversità e inclusione

Condividi su:
Antonio Di Bello

Antonio Di Bello

Studente universitario con esperienze lavorative in ambito comunicativo e giornalistico. Amo raccontare tutto ciò che circonda il mondo del calcio, della pallavolo e della Formula Uno. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici