Le persone che hanno successo nella vita, di norma sono anche coloro che hanno modificato i pensieri negativi trasformando critiche e lamentele in uno stato di gratitudine.

Si sa che la nostra mente è uno strumento potente, in grado di salvarci o distruggerci ed essere grati ci metterà sulla strada per il nostro successo, non rimuginando più del dovuto su quelle che ci sembrano catastrofi esistenziali.

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Praticare la gratitudine subito dopo un fallimento, per arrivare prima al raggiungimento del prossimo obiettivo

Mark Zuckerberg ha dichiarato di aver accolto la pratica della gratitudine nella sua vita, scrivendo ogni giorno su un diario tutto ciò per cui avrebbe dovuto ringraziare.

La gratitudine ci porta a individuare gli insegnamenti dietro eventi dolorosi, capovolgendo le nostre prime impressioni. Capita, infatti, di focalizzarsi su obiettivi futili che alimentano solamente di più il nostro ego senza mettere mai in dubbio il proprio percorso. Poi quando fa capolino il “fallimento” sembra che il mondo ci cada addosso.

E se, guardando da un’altra prospettiva, dietro quell’ostacolo si celasse una grande opportunità di cambiamento? Molte volte capita di guardarsi indietro e dirsi “menomale alla fine che mi ha lasciato, non era la donna/uomo per me”, oppure “non riuscivo a passare nessun esame all’università, questo mi ha fatto capire che in realtà volevo fare tutt’altro”, e così via…

Ma d’altronde, come disse Morgan Freeman nei panni dell’Onnipotente nel film Una settimana da Dio ” Da quando le persone sanno cosa vogliono?”, e infatti, forse dovremmo ringraziare quegli ostacoli che ci obbligano a fermarci e riflettere su dove stiamo andando.

“Sii grato per quello che hai; finirai con averne di più. Se ti concentri su quello che non hai, non avrai mai, mai abbastanza.” (Opra Winfrey)

3 tipi di atteggiamento di successo per attivare il potere della gratitudine:

Secondo la leggenda Cherokee, in ognuno di noi vive un lupo bianco e uno nero. Rispettivamente rappresentano uno la saggezza, la gentilezza, l’armonia, l’altro la rabbia, il risentimento e l’aggressività. Tra i due ci sarà sempre una lotta, ma vincerà solamente colui che sarà maggiormente alimentato. Ognuno di noi sceglie quindi da che parte stare.

Acquisendo la consapevolezza di aver beneficiato di molte esperienze, la conseguenza è che il senso di gratitudine porta a un desiderio di restituzione di quanto ricevuto, in quanto siamo quello che diamo non quello che riceviamo.  “O beati quelli che più danno perché più potranno dare, più potranno ardere…” (Gabriele D’annunzio discorso a Quarto 5 maggio 1915).

Ecco come iniziare a dare una svolta alla propria vita con la gratitudine:

  •  annotare tutte le sere almeno tre cose di cui si può essere grati accadute durante la giornata
  • la mente è predisposta a pensare sempre al peggio, esercitiamoci a valorizzare le potenzialità di una situazione e non esclusivamente i ritorni negativi
  • riguardare eventi passati con sguardo costruttivo. A mente fredda si possono cogliere quelle sfaccettature alla fine positive. Quindi ogni tanto fermiamoci e prendiamoci del tempo per guardare al nostro passato con più ampie vedute, ci sorprenderemmo di come certe questioni una volta superate ci abbiamo fortificato e donato più di quello che in tal momento potevamo pensare.

E alla fine la gratitudine può essere rivolta anche a coloro che non ci hanno trattato come avremmo voluto. Queste situazioni negative ci hanno dato la possibilità di metterci in dubbio e, inconsapevolmente, l’opportunità di migliorarci. In fondo, non è forse vero che impariamo il valore del silenzio da chi parla troppo, la gentilezza dagli aggressivi e la cortesia dai maleducati?

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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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