Mentre nel periodo post pandemico gli allenamenti a casa e virtuali subiscono un enorme calo nelle ricerche di Google, in netta impennata troviamo il twerking, l’everesting e il metodo 12-3-30. Tre differenti stili di workout con un denominatore comune: saranno le attività fisiche in voga nel 2023.

Senza mai abbandonare le consapevolezze acquisite negli anni precedenti in termini di wellness, il 2023 è all’insegna del dispendio calorico, della forza e della resistenza per scolpire glutei e addome e aumentare la massa muscolare.

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Twerking: consumare calorie con sensualità

Introdotto nel 2013 nell’Oxford English Dictionary a seguito delle numerose ricerche sul web dopo l’esibizione di Miley Cyrus agli MTV Video Music Awards, spopola il twerking, un nuovo tipo di danza che stimola a lavorare sulla propria sensualità.

Definito dal prestigioso dizionario come “ballo sessualmente provocante che coinvolge i movimenti di spinta dell’anca in una posizione accovacciata”, è adatto ad ogni persona senza limiti di età o forme. Chi pratica il twerking viene sollecitato a guardare il proprio o corpo con più riguardo e tolleranza, innalzando, di fatto, la propria autostima.

Oltre ad essere una danza molto sexy, aiuta anche a tenersi in forma. Grazie alla posizione accovacciata che si assume, unita ai numerosi movimenti frenetici delle anche e dei glutei per tenere il ritmo, durante la lezione di twerking si consumano molte calorie. Spazio dunque al divertimento senza pregiudizi e senza vergogna, all’innalzamento dell’autostima facendo, nel contempo, una buona attività fisica.

Everesting: una sfida mente e corpo

Oltre a contribuire a regolarizzare il peso corporeo, l’attività fisica è molto importante per abbassare il rischio di patologie insorte a causa della sedentarietà, come la pressione sanguigna troppo alta, il diabete di tipo 2, l’insonnia e, spesso, anche la depressione.

Mentre per il twerking non è necessaria una particolare preparazione, per l’everesting tutto cambia. Si tratta di una vera e propria sfida di resistenza fisica e mentale per affrontare la quale è necessaria una preparazione globale. L’idea base è percorrere svariate salite in bicicletta fino a raggiungere gli 8.848 metri in salita, praticamente l’altezza del Monte Everest.

Sia mente che corpo devono essere rigorosamente allenati prima di affrontare un’impresa di questa portata. Juri Ragnoli, biker professionista e vincitore di numerose gare internazionali di mountain bike come la Dolomiti Superbike e la Hero Dolomites, spiega quanto sia importante la preparazione mentale pre-sfida.

“L’attenzione sull’aspetto mentale in questa tipologia di attività outdoor è ancora più importante – spiega Juri Ragnoli -. I bikers, seppur abituati alla fatica fisica, devono fare i conti con la monotonia del paesaggio che non cambia, salita dopo salita. Ripetere più volte lo stesso percorso non potendosi distrarre guardando il panorama che si modifica, non permette di distogliere l’attenzione dalla fatica fisica che si trasforma in sofferenza muscolare.

Nulla deve essere lasciato al caso ed è necessario rimanere costantemente concentrati – continua Ragnoli -. L’obiettivo che sceglierai dev’essere S.M.A.R.T: specifico, misurabile, realistico, accessibile e temporalmente definito. Un consiglio è imbrogliare la mente spezzettando un grande obiettivo in tanti micro obiettivi che sommati ci porteranno al traguardo. Pensare, ad esempio, che ad ogni tappa prestabilita ci aspetta un caffè e una fetta di pane con la nutella,  fa coincidere i micro obiettivi con delle gratificazioni che, mentalmente, spostano l’attenzione dalla fatica al piacere che si avrà una volta raggiunto il punto dello spuntino”. 

A differenza di altri tipi di workout, l’everesting non ha limiti di tempo. Ci si può fermare, ma non si può dormire e si può effettuare solo un tentativo seguendo un unico percorso. “Anticipare mentalmente la gestione degli imprevisti – conclude Ragnoli – ed essere in grado fisicamente di affrontare le fatiche extra che l’everesting comporta, richiedono, evidentemente, concentrazione e preparazione differenti dalle canoniche attività fisiche quotidiane”.

Allenare gambe e glutei con il metodo 12-3-30

“Camminare fa bene” è diventato un mantra, ma a confermare i benefici della camminata è l’Organizzazione Mondiale della Sanità, che sostiene si debbano percorrere almeno 7 chilometri (circa 10 mila passial giorno per mantenersi in buona salute.

Complice un video diffuso dall’influencer Lauren Giraldo, diventato virale durante il lockdown, il metodo 12-3-30 si aggiudica il primo posto nelle classifiche degli esercizi sufficientemente semplici da svolgere, ma ad alta intensità.

A dare il nome a questo workout sono i tre numeri che lo caratterizzano. Il 12 si riferisce alla percentuale di inclinazione da impostare sul tapis roulant, 3 miglia all’ora (4,8 chilometri orari) è la velocità alla quale camminare e infine 30 sono i minuti.

Considerato più gentile con le articolazioni rispetto alla corsa, il metodo 12-3-30 è un esercizio che stimola i muscoli di gambe e glutei, attivando e tonificando nello stesso tempo quelli di tutto il corpo. In aggiunta, l’inclinazione aumenta anche la resistenza cardiovascolare e consente di bruciare più calorie.

“Menti sane in corpi sani” mettendo al bando, in questo 2023, gli stili di vita sedentari e lasciando ampio spazio al fitness per un miglioramento della qualità della vita a 360 gradi.

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Florinda Ambrogio

Florinda Ambrogio

Laureata in Scienze e Tecniche Psicologiche con specializzazione in Scienze Forensi, amo la cronaca tanto quanto la narrativa. Da sempre impegnata per portare l'attenzione sui sempre attuali temi della crescita personale. Il cassetto mi piace riempirlo fino all'orlo di sogni che sostituisco non appena diventano realtà. Aperta al cambiamento solo se porta a migliorare.

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