Negli ultimi anni è cresciuto il numero di camminatori e di progettualità sui cammini in Italia. Lo rivelano diversi rapporti e studi, ma anche i finanziamenti che il Ministero del Turismo ha messo a disposizione.

Nel 2022 nelle Marche è nato il Festival Nazionale dei Cammini, per promuovere il turismo lento e valorizzare le sue potenzialità in termini culturali. Si parlerà inoltre di cammini alla fiera “Fa’ la Cosa Giusta”, in programma a Milano dal 24 al 26 marzo 2023. Durante l’evento Terre di Mezzo presenterà il nuovo rapporto 2022 “Italia, Paese di Cammini”.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Cammini in Italia, i dati dell’ultima indagine condotta da Terre di Mezzo

Ogni anno la casa editrice raccoglie i dati di associazioni ed enti che rilasciano Credenziali e Testimonium, i documenti per i camminatori in fase di partenza e arrivo. Secondo l’indagine, nel 2021 sono state distribuite in tutt0 59.538 credenziali, di cui 11.500 lungo la Via Francigena e 10.000 lungo la Via degli Dei, in crescita non solo rispetto al 2020 ma anche al 2019.

Il 21% degli utenti presi in considerazione nell’analisi era al suo primo cammino e, tra i cammini in Italia, i più desiderati sono la Via Francigena, la Via degli Dei, il Cammino delle Terre Mutate. Ciò che ha spinto i neofiti a percorre un cammino è stato innanzi tutto il desiderio di trovare il proprio benessere mentale. A seguire, quello di fare una nuova esperienza, di stare a contatto con la natura e di scoprire nuovi luoghi. Alla fine del cammino, l’84% ha dichiarato di aver migliorato il proprio benessere emotivo, il 66% il proprio benessere fisico e il 65% la propria conoscenza di un territorio.

Chi sono i camminatori in Italia?

Camminare affascina tutte le generazioni. Il 66,9% ha dai 30 ai 60 anni, è quindi in età lavorativa, a supporto della tesi che la scelta di un modo lento e sostenibile di viaggiare non è solo di chi ha molto tempo a disposizione. E infatti il 46% dei camminatori è un dipendente full time, il 17% un libero professionista.

Nel 2021 le donne in cammino sono state il 50,4% del totale, superando così gli uomini.

Secondo Ilaria Canali, fondatrice della Rete Nazionale donne in Cammino e del gruppo Ragazze in Gamba, “il cammino è un’occasione straordinaria per un empowerment femminile che può farsi strada in tutti gli ambiti della società. L’immagine di una donna in cammino ispira forza e libertà, rappresenta un ideale di coraggio, intraprendenza e determinazione, di cui si sente il bisogno”.

I cammini dedicati alle donne

Nel 2021 oltre ad essere cresciute le donne in cammino, è aumentato il numero dei cammini in Italia. Tra quelli presenti nell’Atlante messo a punto dal Ministero del Turismo, al momento sono soltanto due quelli dedicati a figure femminili: il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna e la Via Matildica del Volto Santo nei territori di Matilde di Canossa tra Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana.

Nella primavera verrà inaugurato il Cammino della Regina Camilla nel basso Lazio, nei luoghi in cui secondo la leggenda visse la figlia del re dei Volsci decantata da Virgilio nell’Eneide. Un progetto partito da quattro donne per potenziare lo sviluppo turistico della Valle dell’Amaseno, contrastando lo spopolamento dell’area e incentivando lo scambio culturale tra locali e turisti.

La prossima edizione di Fa’ la Cosa Giusta sarà l’occasione per lanciare il Cammino di Beatrice, primo percorso a piedi dedicato alla lotta contro il femminicidio. Nascerà nel Lazio, in provincia di Rieti, è ispirato alla figura tragica ed eroica di Beatrice Cenci e ha l’obiettivo di creare iniziative di aiuto e supporto psicologico alle vittime di violenza.

Quella di progettare nuovi cammini sembra essere una tendenza inarrestabile, ma c’è ancora spazio. Se ben ideati e gestiti, possono essere uno strumento indispensabile alla promozione efficace e sostenibile del territorio, alla destagionalizzazione dell’offerta e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Condividi su:
Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici