La sicurezza in alcuni sport è fondamentale per non rischiare di finire coinvolti in incidenti fatali. Parliamo di attività nelle quali si raggiungono condizioni estreme e incontrollabili dal solo nostro fisico. Parliamo di ciclismo e motociclismo, di sci, pattinaggio, equitazione e altri ancora. Solo ultimamente si è resa necessaria l’omologazione di un abbigliamento caratterizzato da tecnologie di sicurezza all’avanguardia. Ridurre sensibilmente gli infortuni in ambito amatoriale e professionistico è il nuovo obiettivo di chi si occupa di sicurezza nel mondo sportivo. Di fronte ad attività che mettono a rischio il nostro fisico bisogna rispondere consapevolmente. Il corpo può subire dei traumi, la tecnologia avanza e farà in modo di brevettare sistemi di sicurezza e prevenzione prima di questo secolo inimmaginabili.

La sicurezza nello sport amatoriale deve subire un cambio di rotta

Secondo i dati Istat, in Italia nel 2021 sono stati oltre 15mila gli incidenti tra ciclisti, che rappresentano la percentuale più alta del totale europeo di sinistri stradali. Quando si parla di sport amatoriale le misure di sicurezza sono prese poco in considerazione. Ma non svolgere un’attività a livelli alti non significa avere meno probabilità di imprevisti; piuttosto la poca esperienza può talvolta provocare pericolosi incidenti. Per bloccare questa mole di episodi va reso alla portata di tutti un sistema di tecnologie e innovazioni per gli sportivi, al fine di mantenere la massima sicurezza durante l’attività. Con l’airbag indossabile raggiungere alte velocità e rischiare di cadere farà molta meno paura: si stima che gli incidenti possano diminuire fino a un tasso irrisorio.

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Uno strumento, quello della tuta dotata di airbag incorporato, che nel caso di ciclisti e motociclisti potrebbe salvare la vita. Pensiamo ad un incidente tra ciclista e veicolo e a come il corpo sbalzato lontano dello sportivo possa reagire alla caduta. Indossando un indumento che permetta di ammortizzare la caduta e proteggere le parti vitali del corpo, gli effetti del colpo si ridurrebbero al massimo a qualche frattura. Non solo per ciclisti, ma parliamo di ogni tipo di sport in cui si raggiungono velocità difficili da sostenere in caso di caduta. Si sta facendo ricerca nel ramo della sicurezza per mettere in commercio dei validi sostituti ai classici sistemi di protezione in grado sì di proteggere lo sportivo, ma non sempre in grado di salvargli la vita. L’airbag indossabile è un valido sostituto, pensiamo al largo uso che se ne potrà fare a livello amatoriale, la svolta nella sicurezza sportiva è alle porte.

La tecnologia dell’airbag indossabile

Fu pensato per la prima volta decenni fa, brevettato in Ungheria da pochi anni dall’ingegnere Tamas Straub e finalmente sta avendo larga diffusione in tutta Europa, si tratta dell’airbag indossabile che potrebbe rivoluzionare per sempre la sicurezza sportiva. I primi ad indossarli furono i piloti di motoGP, è diventato obbligatorio nel 2018 in gara, ma per quanto riguarda lo sport amatoriale la strada è ancora lunga. La tecnologia dell’airbag indossabile prevede un giubbotto in grado di imballare il corpo come in un bozzolo nel caso di sbalzo improvviso. Il tutto prima dell’impatto con l’asfalto. Gonfiandosi, avvolgendo e proteggendo la vita, questa specie di pallone d’aria è in grado di gonfiarsi in soli 45 millisecondi.

L’airbag, proprio come quello dell’automobile, è composto da gas, in particolare anidride carbonica. La parte curiosa della tecnologia è il punto di attivazione dello strumento. Inizialmente si pensò ad una cordicella legata al veicolo per gli sport a rischio caduta dotati di un mezzo di trasporto. Al momento del balzo, tirando la corda, il pallone si sarebbe gonfiato appena prima della collisione. Oggi i sistemi innovativi di protezione e sicurezza nello sport hanno reso possibile la creazione di strumenti dotati di GPS e sensori. Al momento dell’incidente quest’ultimi sono in grado di intuire che qualcosa non va e attivare l’airbag, grazie ad un’incredibile sensibilità d’azione. Tutto lo strumento sarà nascosto all’interno di caschi, giubbotti, guanti e altri indumenti. Il sistema di sicurezza diventerà così efficiente, ma anche leggero e dotato di estremo comfort.

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Flavia Santilli

Flavia Santilli

Studio presso l'Università degli Studi de L'Aquila. Ho collaborato con diverse testate. Sportiva agonista e istruttrice di nuoto. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. E tu cosa stai aspettando?

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