Ogni anno a causa anche del cambiamento climatico, punture di insetti e parassiti sono sempre più frequenti per chi pratica attività all’aperto. Il caldo e l’umidità facilita la proliferazione degli insetti e con essa il rischio di diffusione di malattie infettive. In particolare con zecche e zanzare in aumento, praticare sport in sicurezza diventa una priorità. La prevenzione da punture e morsi per lo sportivo passa da azioni cautelative, innovazione e conoscenza del territorio.

Sport e malattie infettive: prevenire è meglio che curare

In molti paesi europei, per proteggersi dai rischi di infezioni trasmesse dalle zecche, vengono affissi pannelli informativi specifici nelle docce interne agli impianti sportivi. È qui che i giocatori hanno la prima opportunità di controllare il proprio corpo e accertarsi di non avere zecche addosso dopo l’allenamento. In molti sport acquatici, i rischi di infezione vengono ridotti quando gli allenatori istruiscono gli atleti a fasciare preventivamente eventuali ferite, a conservare correttamente il cibo che potrebbero aver portato con sé e ad astenersi completamente dall’allenamento in acque libere potenzialmente contaminate, ad esempio con cianobatteri.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Evitare punture di zanzare invece è più difficile. Respiro, sudore e temperatura della pelle le attirano irrimediabilmente: tre elementi accentuati proprio su chi pratica attività fisica. Così come il caldo e l’umidità aumentano il proliferarsi di questi insetti. La regolazione della sudorazione diventa quindi determinante.

Il piano di prevenzione TOP per lo sport, prevede che i club e le associazioni facilitino l’allenamento in climi caldi attraverso l’acclimatamento. Adattare la temperatura corporea a quella esterna diminuisce l’affaticamento e quindi la sudorazione. Si è più resistenti alla fatica, si suda meno e tutto questo aiuta a tenere lontane le zanzare.

A livello amatoriale, per acclimatarsi, i giocatori e i corridori dovrebbero fare pause di idratazione all’ombra o all’interno di strutture, anche sollecitati da arbitri o preparatori atletici.

Zecche e zanzare: consigli utili per sportivi e non

Per una zecca, Stephane Tempier, il ciclista ex del team tricolore Bianchi, ha dovuto rinunciare alla Coppa del Mondo di Mountain Bike in Brasile 2022. Durante alcuni controlli medici era risultato positivo alla malattia di Lyme, individuata con un semplice esame del sangue efficace però solo dopo 4-6 settimane dalla puntura.

Agire entro le 36 ore dal morso della zecca diventa fondamentale per evitare infezioni. Per praticare sport outdoor in sicurezza servono alcune precauzioni e tanto buon senso. Una prima accortezza, durante gli allenamenti nelle aree verdi, è transitare nella parte centrale del sentiero, lontano dall’erba e dalla vegetazione circostante. Un’altra è indossare abbigliamento sportivo traspirante e coprente insieme a calzini in lana merino, antibatterici e anti odore. Anche l’olio essenziale all’eucalipto o lavanda è un buon repellente per le zecche. Così come i dispositivi indossabili che emettono suoni ad alta frequenza (superiori a 20 KHz). Gli ultrasuoni non vengono percepiti dall’orecchio umano, al contrario sono avvertiti in maniera fastidiosa dalle zecche che si allontanano.

Ben poco c’è da fare invece contro le zanzare, invece. Possono essere efficaci le essenze di menta, lavanda, rosmarino, citronella, geranio e basilico perché repellenti per le zanzare. Così come lo è indossare i colori nero, azzurro, arancione e viola.

Zecche e zanzare in aumento: come praticare sport in sicurezza

L’utilità delle mappe degli insetti

Conoscere il territorio e le mappe di invasione di zecche e zanzare è d’aiuto nel praticare lo sport in sicurezza. Sapere dove si trovano questi insetti, aiuta a usare precauzioni mirate.

Zecche e zanzare sono le grandi sorvegliate speciali dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive (ECDC). Nelle regioni nord-orientali del Trentino Alto-Adige, del Veneto e del Friuli Venezia Giulia c’è una alta percentuale di zecche da cane e da bosco. L’Istituto Superiore di Sanità a febbraio mostra che l’Italia è a basso rischio di encefalite virale da zecche (TBE, Tick Borne Encephalitis) anche grazie alle vaccinazioni specifiche.

Le zanzare tigre popolano le isole, il centro e il sud Italia. Nell’estate 2022, il Lazio è stato il più infestato dalle zanzare. Sono 63 i casi di chikungunya, malattia virale caratterizzata da febbre acuta. Sintomi simili alla West Nile Virus contro la quale il 25 mggio è scattata l’allerta a Catania e Varese per positività in un pool di zanzare e uccelli.

A causa del caldo persistente dovuto al cambiamento climatico, da aprile in Italia è già scattato il Piano regionale Arbovirosi, ossia contro le malattie gravi trasmesse da zecche e zanzare. In diverse regioni sono state effettuate disinfestazione di zanzare e potatura insieme con campagna antiparassitaria e sorveglienza epidemiologica veterinaria.

Condividi su:
Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici