Si sono appena conclusi a Chianciano Terme gli Stati Generali del Turismo, la conferenza programmatica nazionale indetta il 28-29 ottobre 2022 dall’ex-Ministro del Turismo Massimo Garavaglia per discutere con gli operatori sul futuro del settore. Ma soprattutto, un momento di riflessione sul prossimo PST, il Piano Strategico del Turismo 2023-2027.

Nei giorni scorsi il Ministero del Turismo, attraverso la diffusione di un comunicato, aveva reso nota l’impossibilità della neoministra Daniela Santanché a partecipare all’appuntamento perché impegnata ad analizzare e affrontare i numerosi dossier sulla situazione del settore, ma al contempo rassicurando che i contributi e gli spunti emersi saranno posti all’attenzione della Ministra e valutati alla luce della futura cornice strategica.

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Stati Generali del Turismo, il punto della situazione

Nel Parco Acqua Santa di Chianciano Terme, tanti gli ospiti istituzionali a discutere della ripresa post-pandemica. L’attuale contesto richiede la necessità di adattarsi rapidamente, di innovarsi e soprattutto di fare rete per poter competere con altre destinazioni su mercati sempre più evoluti ed esigenti. In risposta ai bandi dell’ultimo anno, va in questa direzione la costituzione di nuove DMO (Destination Management Organization) subregionali, con la funzione di coordinare i vari stakeholders pubblici e privati a più livelli, mettere a sistema i territori e promuoverli con un’offerta unica, integrata e compatta, per una value propositon identitaria e riconoscibile.

Di cosa si è parlato negli Stati Generali: nuovi turismi

Ancora una volta, turismo sostenibile e responsabile al centro del dibattito negli Stati Generali del Turismo. La pandemia ha solo acuito l’interesse per le esperienze all’aria aperta e negli ultimi anni si sono rafforzate tendenze che erano già in atto prima del 2020. Sono infatti sempre più numerosi gli appassionati di cicloturismo e di cammini, in particolare di Via Francigena, che nei 2.000 km italiani sostiene l’economia e le tradizioni dei borghi attraversati. E nell’analizzare il rinnovato e ormai quasi maniacale interesse per i borghi si è scoperta una nuova nicchia, quella del turismo delle radici (il 2024 sarà l’anno ad esso dedicato) e quindi degli italiani all’estero che, spinti da nostalgia o curiosità, decidono di visitare il Paese dei loro discendenti per avvicinarsi alla propria storia familiare.

L’Italia si conferma meta più desiderata per l’enogastronomia, patrimonio inestimabile, emblema del Made in Italy nel mondo, in grado di soddisfare i turisti attraverso le sempre più frequenti “esperienze immersive”, come passeggiate in vigna o raccolta di olive, con annesse degustazioni e storytelling.

Anche il turismo culturale comincia a rinnovarsi e ad essere maggiormente inclusivo. Si avvicina ai più giovani e si digitalizza sempre più per ampliare il target e per migliorare l’esperienza dei visitatori.

PST 2023-2027: i grandi eventi al centro

Se bisogna guardare al futuro e a quello che il prossimo Piano Strategico del Turismo ha in agenda, sono già diversi gli appuntamenti da tenere d’occhio e che saranno una prova per l’Italia.

Si comincia con Roma Caput Mundi, processo innovativo di valorizzazione del patrimonio archeologico, culturale e turistico di Roma che utilizza l’opportunità offerta dal Recovery Plan per preparare la città ad accogliere il Giubileo 2025 e la candidatura a Roma Expo 2030. Allo scopo sono stati stanziati complessivamente 500 milioni all’interno del PNRR e sono previste sei linee di intervento. Il progetto mira ad aumentare il numero di siti turistici accessibili, creare alternative turistiche e culturali valide e qualificate rispetto alle aree centrali affollate, incrementare l’uso delle tecnologie digitali, potenziare le aree verdi e la sostenibilità del turismo.

Infine, venti anni esatti dopo Torino 2006, sarà la volta delle tanto attese Olimpiadi di Milano-Cortina 2026. Un’occasione davvero unica per il rilancio del territorio e per nuovi investimenti infrastrutturali.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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