Negli ultimi due anni la pandemia ha trasformato il nostro modo di viaggiare. Stiamo assistendo finalmente anche in Italia alla definitiva consacrazione del turismo outdoor e la crescente popolarità della Via Francigena, il più noto cammino italiano e tra i più importanti d’Europa, è una spinta al rafforzamento di questa tendenza.

Per dare un segnale di ripartenza dopo il Covid-19 e per promuovere il cammino a livello internazionale, l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) ha messo a punto il “Road to Rome”. Si tratta di una staffetta partita da Canterbury a giugno 2021 e giunta a Santa Maria di Leuca (LE) quattro mesi dopo per rimettere in marcia migliaia di pellegrini e riportare il cammino ai livelli di frequentazione del 2019.

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Il progetto, sostenuto da ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) e da numerosi partner pubblici e privati, è stato raccontato nel docufilm “Road to Rome”. Il corto è stato presentato il 1 maggio a Milano durante la fiera “Fa’ la cosa giusta” dedicata agli stili di vita sostenibili e il 16 giugno trasmesso in diretta sulla Pagina Facebook di ENIT Italia, durante un evento al quale ha preso parte anche il Ministro del Turismo. Il docufilm sarà presto disponibile per tutti sui canali social della Via Francigena.

Via Francigena: storia e valori

Oggi la Francigena incarna un modello di turismo lento e a impatto zero (a piedi o in bici) e promuove il viaggio in zone rurali. Con tappe che si snodano tra Inghilterra (2), Francia (44), Svizzera (12) e Italia (88), è il secondo cammino europeo per lunghezza e popolarità dopo il Cammino di Santiago, ma anche uno dei più longevi.

L’attuale percorso ufficiale è stato tracciato la prima volta nel 990 da Sigerico, arcivescovo che da Canterbury si recò a piedi in pellegrinaggio a Roma annotando tutto su un diario. Nel 1994 la Via Francigena ha ottenuto la certificazione di Itinerario Culturale del Consiglio d’Europa. È infatti tra quelli che ne illustrano al meglio la memoria, la storia e il vasto patrimonio artistico.

Allo scopo di recuperare, promuovere e portare persone sull’antica via di Sigerico, 21 anni fa è nata l’Associazione Europea delle Vie Francigene, con sede a Fidenza.

“AEVF dialoga con istituzioni europee, regioni, collettività locali. Promuove i valori dei cammini e dei pellegrinaggi, partendo dallo sviluppo sostenibile dei territori attraverso un approccio culturale, identitario, turistico”.

Grazie all’attività dell’Associazione, nel 2019 la Via Francigena, al termine di un percorso iniziato nel 2010, è stata inserita nella tentative list nazionale dell’Unesco, elenco di tutti i siti che ciascuno stato vuole candidare come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

“Road to Rome”: una pratica replicabile di turismo sostenibile

Per festeggiare i vent’anni di attività dell’Associazione e per accrescere l’interesse che ruota attorno al cammino francigeno, AEVF ha messo a punto il progetto “Road to Rome”,  la marcia per favorire la ripartenza post-pandemia del turismo sostenibile, culturale e responsabile lungo i cammini, nonché  supportare la candidatura della Via Francigena a Patrimonio dell’UNESCO.

Il progetto ha preso il nome di “Road to Rome” perché in passato tutte le vie di pellegrinaggio avevano come meta ultima Roma. Tuttavia, stavolta la capitale non è stata la destinazione finale della marcia, ma soltanto un punto di ripartenza per scoprire la Via Francigena nel Sud. Un tratto ancora poco battuto che dal Lazio prosegue verso Santa Maria di Leuca, dove un tempo ci si imbarcava per raggiungere la Terra Santa.

Dunque, un’occasione per sensibilizzare le istituzioni, civili e religiose, sull’importanza e sul futuro di questo cammino internazionale che unisce l’Europa. Ma anche un momento unico per rendere le realtà locali coscienti del loro valore e dell’importanza del preservare le tradizioni più autentiche.

Oltre agli enti locali, ogni tappa ha coinvolto blogger e videomaker per documentare il viaggio e renderlo attraente verso un ampio target.

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Mariarita Persichetti

Mariarita Persichetti

Laureata in Management con una tesi in marketing territoriale. Viaggio, scrivo, fotografo e degusto formaggi. Su Buonenotizie.it parlo di progetti sostenibili e innovativi nel turismo, cultura gastronomica e mondo. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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