All’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano “Il Filo d’Arianna”, progetto pilota per il supporto psicofisico alle donne con tumore.

L’iniziativa nasce in seno all’Associazione “GO5 per mano con le donne”, una onlus fondata nel reparto di Ginecologia Oncologica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano il 25 maggio 2017. Il suo compito è affiancare le donne malate e i loro familiari, fornendo informazioni sulla malattia e sui servizi offerti dall’ospedale. A finanziare il programma sarà il ricavato della vendita dei turbanti realizzati dalla cooperativa Alice nel carcere milanese di San Vittore.

“Il Filo d’Arianna”, un aiuto per le donne con tumore

“Il Filo d’Arianna” vuole offrire tramite web un supporto psicologico ed educativo alle donne con tumore mammario metastatico. Rispetto al passato, oggi la prospettiva di vita è aumentata. Le donne con tumore al seno oggi sopravvivono più a lungo. La qualità della vita si è alzata ed è diventata accettabile, consentendo loro di svolgere le attività quotidiane, dal lavoro alla cura dei figli e della casa, senza però mai sganciarsi dalle cure e dall’ospedale.
Il programma, denominato “Psicologia, donne e web”,  è stato lanciato a maggio e terminerà a metà luglio del 2021, per poi essere replicato se saranno reperiti i fondi.  Consiste in otto incontri rivolti anche ai caregiver. Lo scopo è offrire informazioni circa gli effetti collaterali di alcuni farmaci, su quali regimi alimentari seguire e anche su come affrontare la depressione. Tra i temi trattati, la resilienza e l’intelligenza somatica. L’associazione mira a creare tra le malate una rete di solidarietà, anche virtuale.

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Turbanti colorati per finanziare il progetto 

Per reperire i fondi per il programma “Il Filo d’Arianna”  è stato istituito nel carcere di San Vittore il percorso La vita sotto il turbante – Progetto Cristina”, attivato dall’Associazione G05 già dal 2019. La sartoria del carcere realizza turbanti colorati dalle tessiture delicate. Sono indicati non solo per le donne che stanno facendo la chemioterapia, ma anche per tutte coloro che ne desiderano comprarne uno nel segno dell’amicizia e della solidarietà. Cristina era una socia che da subito ha creduto nel progetto ed è mancata nell’ottobre 2019.
Per una donna col  tumore al seno la perdita di capelli può avere risvolti drammatici, soprattutto dal punto di vista psicologico. Rispetto alla parrucca, un turbante può essere più comodo da indossare e anche più piacevole a contatto con la pelle.
Per sostenere il progetto si può acquistare un turbante sul sito dell’associazione, o inviare direttamente tessuti alla sartoria.  Il turbante è inteso come simbolo di un alleanza tra donne malate e donne detenute. Questo programma ha infatti dei benefici psicologici e pratici anche per le carcerate che li confezionano.

Altre iniziative in Italia per le donne con tumore

A Verona è nato nel giugno 2021 lo Sportello Oncologico digitale. Si tratta di un programma dell’associazione “La Cura Sono Io”, che offre gratuitamente un aiuto alle donne alle prese con la malattia, erogando servizi nelle zone di Verona, Borgo Taro e Borgo Trento, ma anche a livello nazionale.
A Pieve Torina, in provincia di Macerata, grazie alla collaborazione con l’Andos (Associazione Nazionale Donne Operate al Seno) di Senigallia, è attivo un servizio di supporto psicologico, psicoterapeutico e psicooncologico.
Ad Alessandria “Ballando per la Salute“, patrocinato dall’Azienda Ospedaliera,  è un progetto che ha visto ballare un gruppo di donne operate al seno, a conclusione di un percorso durato 32 lezioni. Spiega l’Ospedale di Alessandria:“Ballando per la Salute è stato incentrato sul concetto della danza come terapia, in grado di offrire alle partecipanti un appoggio psicologico, di conforto e di sostegno durante il percorso di cura del tumore al seno, con effetti positivi sull’ansia e depressione della paziente, sulla percezione dell’eventuale femminilità perduta o messa in discussione dalle cure.” 

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Giovanna Barbieri

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