Il caffè come alleato della melanina contro il melanoma: quattro tazze di caffè contro il melanoma cutaneo maligno.

Le ricerche per debellare i mali moderni continuano nonostante i ritardi dovuti all’emergenza sanitaria da Covid-19. È stato diffuso il risultato dello studio epidemiologico statunitense, coordinato da Erikka Loftfield, ricercatrice del Dipartimento Cancer Epidemiology and Genetics del National Cancer Institute[1] che attribuirebbe al caffè il ruolo di alleato della melanina contro il melanoma, ovvero il cancro della pelle.

Il melanoma

Il melanoma cutaneo è una delle forme di cancro più aggressive che la medicina conosca e anche uno dei più difficili da prevenire. Non sono certe le cause della manifestazione del melanoma. Ufficialmente il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo è l’esposizione eccessiva alla luce ultravioletta, che arriva fino a noi veicolata dai raggi del sole. Questo cancro ha origine dai melanociti, le cellule che producono la melanina, il pigmento che conferisce alla cute la sua colorazione.

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Questo particolare cancro della pelle è uno dei più diffusi negli Stati Uniti, ma negli ultimi anni moltissimi sono stati i casi diagnosticati in Italia. Infatti i casi, nella penisola, sono aumentati del 20%, da 12.300 nel 2019 a quasi 14.900 nel 2020. Questo è un trend che ha smosso i ricercatori e diverse università stanno portando avanti ricerche che portino a risposte più incisive soprattutto in merito alle cause scatenati. Nonostante il melanoma sia una forma di cancro molto ostile, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è pari all’87%.

Il caffè contro il melanoma

Il caffè inibisce il melanoma, o meglio, dai risultati dello studio del National Institutes of Health-AARP Diet and Health, quattro tazze di caffè al giorno riducono del 20% il rischio di tumore. Gli studi sono stati effettuati osservando il consumo di caffè da 447.357 persone bianche non ispaniche. Lo studio è partito da un questionario somministrato nel 1995/1996. Seguendo per 10 anni i soggetti oggetto di studio, sono stati evidenziati 2.904 casi di melanoma maligno.

Il caffè, come tutte le sostanze, non ha solo effetti positivi e dai dati della ricerca durata ben 10 anni si evince anche questo. Un più alto consumo di caffè è risultato essere particolarmente dannoso per chi soffre di ulcera, pressione alta o insonnia.

Tutti questi dati si sono poi rivelati inversamente proporzionali all’insorgere del melanoma maligno, con un rischio inferiore del 20% per coloro che consumavano almeno 4 tazze al giorno di caffè. I dati riguardano caffè contenente caffeina e si esclude il caffè decaffeinato e inoltre questa statistica non riguarderebbe il melanoma confinato agli strati superiori della pelle.

Il ruolo del caffè

Ma in che modo il caffè andrebbe a svolgere il ruolo di alleato della melanina contro il melanoma? La caffeina svolgerebbe un ruolo protettivo contro alcuni tipi di tumori, fra i quali il melanoma. L’assunzione di caffeina andrebbe ad attivare una proteina chiave in questo processo.

L’enzima tirosinasi è fondamentale nella sintesi della melanina. Questo enzima svolgerebbe un’azione protettiva contro gli effetti del danno generato dai raggi UV. I risultati di questo studio hanno inoltre evidenziato la possibilità di attivare dei protocolli di terapia differenziata. A oggi infatti le chemio sono molto invasive e portano effetti collaterali molto pesanti per il paziente che vi è sottoposto.

Uno dei focus di questo studio condotto dai ricercatori dell’Iss[2] in collaborazione con i colleghi di due Irccs (l’Idi di Roma e il Neuromed di Pozzilli) e di due università italiane (l’Università di Ferrara e l’Università di Roma “Tor Vergata”) e pubblicato sulla rivista internazionale Molecules è proprio la differenziazione cellulare. Questo tipo di terapia andrebbe a colpire solo le cellule malate evitando di danneggiare quelle sane. Il melanoma cutaneo è considerata un promettente campo di studio per la differenziazione cellulare e la sua applicazione.

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[1] Consumo di caffè e rischio di melanoma cutaneo nello studio sulla dieta e la salute NIH-AARP – PubMed

[2] Lo studio dei ricercatori dell’ISS

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Tiziana Nigro

Tiziana Nigro

Scrivo da sempre e cerco, con la penna e con la voce, di creare emozioni. Fra le pagine il riflesso di me, perchè tutto il resto sembra banale.

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