La scuola ancora oggi risulta un ambiente privilegiato per mettere in atto programmi di promozione della salute e di prevenzione, quindi la presenza di uno psicologo a scuola potrebbe rappresentare una risorsa molto utile. É questa la motivazione della decisione del Governo di prorogare anche per il prossimo anno scolastico il servizio di sostegno psicologico nelle scuole.

Previsto per la prima volta per il periodo settembre-dicembre 2020, il servizio di sostegno psicologico nelle scuole italiane sembra aver trovato terreno fertile nella comunità educante, oggi più che mai favorevole all’attivazione di una prestazione professionale. Infatti, lo scorso 20 maggio il Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, durante l’incontro avvenuto all’interno della Fiera Didacta a Firenze, ha chiesto più figure dedicate al sostegno dei ragazzi all’interno delle strutture scolastiche. L’obiettivo dell’iniziativa è il consolidamento della presenza degli psicologi nelle scuole a livello nazionale grazie al protocollo d’intesa con il Ministero dell’Istruzione e le prospettive future connesse.

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20 milioni di euro dedicati ai giovani

Il rifinanziamento porterà direttamente nelle casse degli istituti 2.500 euro con cui le scuole potranno stipulare un contratto con un professionista del settore che garantisca la presenza (D.L. 41/21 e inserito tra le finalità del cd. Decreto Sostegni bis per l’anno scolastico 2022). Il professionista si occuperà di valutare, orientare ed eventualmente indirizzare verso i servizi territoriali di riferimento la presa in carico di situazioni di disagio evolutivo e rischio di sviluppo psicopatologico.

Le risorse dunque sono aggiuntive rispetto a quelle già assegnate dal Decreto Sostegni bis. Con l’assegnazione di questa ulteriore somma le scuole hanno quindi la possibilità di prorogare il servizio e i contratti stipulati con i professionisti, oppure attivare i servizio nel caso fosse sprovvista.

Si tratta di un servizio che le scuole possono attivare – spiega la sottosegretaria all’Istruzione, Barbara Floridianella modalità di intervento che ritengono più opportuna. Da un monitoraggio effettuato, la presenza dello psicologo a scuola è stata non solo ben accolta ma si è rivelata molto utile.”

Una necessità, oggi più che mai

La figura dello psicologo nella scuola non è una novità, vista la presenza da anni dello sportello indirizzato ai docenti, tuttavia l’attività di sostegno andrebbe rimodulata per renderla fissa e completa e non una risposta ad una emergenza in corso.

Sostengo molto – spiega la sottosegretaria – la presenza degli psicologi a scuola non solo per le studentesse e gli studenti ma anche per i docenti. C’è un protocollo che dal Ministero vogliamo rinnovare che va in tal direzione.

Sono tre le proposte di legge presentate in parlamento nell’attuale legislatura. I tempi sarebbero quindi maturi per conferire una sistematicità del servizio per contrastare le conseguenze dei radicali cambiamenti sociali, senza dimenticare la diffusione di fenomeni quali il bullismo, il cyberbullismo, i disturbi del comportamento alimentare, fino alle dipendenze e alla depressione.

La presenza costante dello psicologo sembra mettere d’accordo tutti, dai singoli Istituti ai ragazzi e alle famiglie; questa sinergia di intenti potrebbe segnare un primo passo verso quella cultura dell’ascolto che farebbe la differenza nelle nostre scuole.

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Carlotta Vercesi

Carlotta Vercesi

Parlo della nostra società e di come essa comunica. Il mio obiettivo è di scardinare la narrazione catastrofista e di raccontare le buone idee senza dimenticare i piani politici, sociali, economici. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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