La sindrome dell’alimentazione notturna, conosciuta comunemente come fame nervosa notturna, è un disturbo molto comune. Essa combina un disturbo del sonno e dell’umore a un disturbo dell’alimentazione. Nello specifico, si modificano il comportamento alimentare, con picchi di fame durante la notte e inappetenze mattutine, il sonno che diventa irregolare e l’emotività, influenzata dai sensi di colpa insorti per aver ceduto alla voglia di mangiare. 

Mangiare di notte fa davvero sempre male?

Mangiare di notte non è un’abitudine positiva, ma può avere degli effetti benefici, se si osserva qualche piccola regola.

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L’aumento di peso è una delle principali conseguenze dello spuntino notturno. Ma non è tutto, in quanto aumenta anche il rischio di sviluppare il diabete e malattie cardiache. Questo perché mangiare di notte aumenta i livelli di zucchero nel sangue e di insulina, per non parlare del fatto che aumentano anche i livelli di colesterolo.

Tuttavia, mangiare di notte, come accennato prima, può portare dei benefici se lo si fa prima di andare a dormire e non dopo essersi già coricati.

Uno spuntino sano, consumato appena prima di dormire, potrebbe addirittura stabilizzare i livelli di zucchero nel sangue e dare una spinta al nostro metabolismo. Ma questo avviene solo se si fa regolare esercizio fisico e il pasto a tarda sera è sano ed equilibrato.

Le cause della fame notturna e le responsabilità del cortisolo

Chi soffre di fame notturna nervosa percepisce una sorta di buco improvviso allo stomaco e da qui nasce il bisogno di mangiare spesso e in particolar modo cibi che diano soddisfazione.

Le cause degli attacchi di fame nervosa sono diverse e possono variare da persona a persona, ma alcuni dei fattori più diffusi includono ansia e stress; noia e insoddisfazione; emozioni negative, come tristezza o rabbia; diete troppo restrittive; cattive abitudini alimentari, come saltare i pasti o mangiare troppi zuccheri e carboidrati raffinati; problemi del sonno.

Inoltre, lo stato di stress prolungato provoca il rilascio del cortisolo, l’ormone che fa crescere l’appetito. Il cortisolo porta a scegliere cibi grassi o molto dolci, poiché riducono la percezione dello stress.

Alcune strategie per combattere la fame nervosa notturna

Le persone che soffrono di fame nervosa notturna non solo non riescono a riposare bene durante la notte ma possono soffrire, con il passare del tempo, di altri problemi di salute, quali difficoltà di digestione, aumento di peso, talvolta fino all’obesità. Inoltre, i soggetti colpiti da questo disturbo hanno un livello di qualità della vita più basso rispetto a coloro che non ne soffrono.

Tuttavia, per combattere la fame nervosa notturna esistono diverse strategie che possono aiutare a gestire e superare gli attacchi di fame, come:

  • Seguire una dieta equilibrata
  • Privilegiare piccole porzioni di cibo sano durante la giornata
  • Mangiare cibi ricchi di fibre, come frutta e verdura
  • Evitare di mangiare troppi zuccheri e carboidrati raffinati
  • Praticare attività che riducono lo stress, come la meditazione o lo yoga
  • Adottare una routine di sonno regolare, con almeno 8 ore continue di riposo
  • Bere molta acqua, per aiutare a tenere a bada la sensazione di fame

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Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto

Giulia De Giacinto. Appassionata di Motorsport, in particolare di Formula 1; mi piace raccontare le sue connessioni con la sostenibilità e storie di grande ispirazione. Attualmente scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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