Nell’ultimo anno l’industria farmaceutica in Italia ha aumentato del 60% la vendita di farmaci destinati a contrastare stress e ansia. Il metodo decluttering offre rimedi al malessere senza l’assunzione di medicine. In inglese il significato di decluttering è “togliere ciò che ingombra, fare ordine”. La tecnica anti-stress è nata in Giappone come esigenza anti-consumistica volta all’eliminazione di oggetti inutili ed è stata quindi elaborata da psicologi americani come metodo psicoterapeutico. Lo stress si può ridurre eliminando il superfluo dalle nostre vite, mettendo ordine nello spazio sia fisico che mentale.

Nove persone su dieci soffrono di stress

Per l’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) lo stress è il male del secolo che si manifesta sia nella vita privata che nel lavoro. In medicina lo stress psichico è una tensione nervosa capace di esercitare sull’organismo stimoli dannosi. Legato alla durata dell’evento, lo stress è definito acuto se si verifica una sola volta in un tempo limitato ed è cronico quando lo stimolo stressante è reiterato o di lunga durata.

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Lo stress è come un’epidemia in quanto colpisce tutti, anche se le statistiche rilevano che il disturbo è più frequente tra donne e giovani. I disturbi legati allo stress si presentano in varie forme. C’è chi si sente spossato, chi depresso, chi ha mal di testa, attacchi di panico, ansia o insonnia. C’è chi cresce di peso e chi il peso lo perde. Chi perde capelli e chi ha tic nervosi. In alcune persone lo stress si manifesta con la mancanza del respiro, in altre con scoppi di rabbia. Infine, la forma più subdola, c’è chi fissa il pensiero in modo ossessivo su situazioni o persone.

Significato e tecniche decluttering

Il primo step della terapia è l’ordine fisico, la “pulizia” dell’ambiente in cui viviamo. Il consumismo ci ha indotto a comprare cose superflue che hanno invaso le case, oggetti di cui si deve fare a meno. Non solo abiti che non si indossano più, ma anche, per esempio, oggetti comprati in un viaggio. Il “ricordo per il ricordo”, anche se felice, ma che non abbia più valore nel presente in quanto ormai sepolto nel passato, appesantisce lo spazio fisico e va eliminato. Per gli esperti è inutile, non serve ed ingombrando il presente fa inciampare. Lasciandolo andare si acquista leggerezza per il futuro.

Il secondo step è il decluttering emotivo: l’ordine/pulizia mentale. La mente va liberata dai pensieri ingombranti. Così come l’uomo riempie lo spazio fisico di cose inutili, similmente la mente ingoia continuamente pensieri non necessari, tossici, che generano caos che ostacola un equilibrato giudizio.

I primi da eliminare sono i ricordi tristi. Arrivano “involontariamente” occupando lo spazio mentale, inchiodandoci al passato e turbando lo stato d’animo. Vanno eliminati immediatamente focalizzando il pensiero su un progetto positivo, presente o futuro. Stessa tecnica di pulizia ed ordine va applicata ai pensieri negativi, da sostituire con riflessioni positive. Anche i rapporti con le persone se fondati solo sull’abitudine vanno eliminati: occupano spazio, ingombrano. Bisogna trattenere solo le amicizie che hanno valore per la vita presente.

Il benessere coincide con l’essenziale

Le tecniche pratiche del metodo decluttering basate sull’ordine fisico e mentale abbassano i livelli di stress senza l’assunzione di farmaci. Il sovraccarico di oggetti inutili va eliminato creando più spazio fisico e lasciando solo ciò che veramente serve. Similmente, la mente va sgombrata da ricordi tristi, persone con comportamenti tossici, pensieri negativi e ossessivi sostituendoli immediatamente con riflessioni positive e costruttive. La parola d’ordine è rimuovere l’inutile e dannoso che quotidianamente ingombra lo spazio fisico e mentale bloccando il progredire dello stress.

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Lucia Massi

Lucia Massi

Avvocata, assistente universitaria in U.S.A., interprete del tribunale di Roma e promotrice di cultura italiana presso la F.A.O. Le lauree conseguite in Italia e all’estero, incluso un Ph.D. presso la Columbia University di New York, attengono alle discipline giuridiche e letterarie. Laureata in giornalismo, collabora con BuoneNotizie.it.

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