Col nuovo anno si inizia a stilare la lista dei buoni propositi cercando così di dare una direzione migliore alla propria esistenza. In questo i giapponesi hanno molto da insegnare: per il popolo nippotico, infatti, per riordinare la propria vita bisognerebbe iniziare a riordinare la propria casa.

Il metodo Konmari è stato idealizzato dalla giapponese Marie Kondo specializzata proprio su questa disciplina. I suoi bestseller hanno raggiunto i tre milioni di copie vendute in tutto in mondo, diventando un caso editoriale internazionale.

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Nei suoi libri viene trasmesso chiaramente il concetto di come la propria vita può essere rimessa in ordine partendo, innanzitutto, dal riordino della propria casa. Esercitandoci, infatti, a scegliere le cose da conservare e quelle da cui separarci definitivamente, si finisce per acquisire lo stesso principio per capire cosa trattenere e cosa lasciare andare via anche in altri ambiti come lavoro e sentimenti.

Le 6 regole del metodo Konmari: ordine fuori e pace dentro per iniziare felici un nuovo anno

Riordinare Komari.pexels

Piegare i vestiti con metodo Komari.pexels

Un buon proposito da stabilire per l’anno nuovo potrebbe essere proprio quello di riordinare la propria vita gestendo priorità e cose inutili. Cominciare dalla propria casa sarà un po’ come riordinare noi stessi. Ecco le 6 regole col quale incominciare questa trasformazione:

  1. Pensare il tipo di casa ideale in cui voler abitare riflettendo con grande attenzione sul tipo di vita ideale a cui aspirare
  2. Il segreto del riordino è prima di tutto buttare via la roba inutile, solo allora avrete un’idea precisa della quantità di oggetti da ordinare
  3. Per evitare di spostare semplicemente le cose da un posto all’altro, considerare gli oggetti di intere categorie anche se disposti in stanze diverse. Per esempio se si vogliono sistemare gli abiti il primo passo è unirli tutti in un solo posto per rendersi realmente conto di quanti sono
  4. Le categorie hanno un’ordine. Partite sempre dai vestiti, poi libri, carte, komono (oggetti misti) e infine i ricordi
  5. Come scegliere cosa tenere e cosa no? Semplice: tenere l’oggetto in dubbio tra le mani e sentire se ci provoca sensazioni di gioia, tristezza o indifferenza. Vivere questa scelta caricherà di valore o meno ciò di cui ci circondiamo e questa filosofia, acquisita con esercizio pratico, ci porterà a riversarla su altri molti aspetti della nostra vita.

Una volta terminato il riordino bisogna imbattersi in un’ultima avventura: quella di una profonda pulizia. Infatti come afferma l’autrice “[…] con il riordino ordinate anche la mente, mentre con la pulizia la purificate”.

Questo percorso richiede tempo, fatica e dedizione. Se si hanno intenzioni serie prendete allora questo impegno con serietà e vedrete che il ritorno sarà come minimo sorprendente. Marie Kondo, nel suo libro, assicura che, una volta finito il riordino e una volta beneficiato del risultato, state sicuri che non si ricadrà più nella trappola del disordine.

Il potere del riordinare con Konmari dona la giusta importanza anche alle tue relazioni

Secondo Marie Kondo superare il complesso di inferiorità legato al riordino rende proattivi e più sicuri di sé. Ma non solo, una volta abbracciato questo metodo anche i rapporti con gli altri miglioreranno.

Nel caso in cui non si è soli ma si condivida la propria casa con il partner, figli o coinquilini allora subentrano ulteriori occasioni di crescita personale. Il metodo kondo ci insegna che non siamo costretti ad amare le cose altrui, basta che impariamo ad accettarle. La regola è che, anche se si vive tutti sotto lo stesso tetto, ognuno deve avere il proprio spazio personale. Praticare l’accettazione incondizionata, senza giudicare i valori diversi dai nostri, ci porterà a ripetere lo stesso schema mentale al di fuori delle mura domestiche insegnandoci a vivere in armonia con chi ci sta attorno.

Riordinare casa vuol dire così riordinare la propria mente in quanto per l’appunto siamo fortemente influenzati dall’ambiente che ci circonda maggiormente. La psicologia ci suggerisce, infatti, di come inoltre un ambiente ordinato e pulito ci renda meno stressati, rafforzi il sistema immunitario e promuova la concentrazione.

Impariamo dunque a lasciare andare il superfluo, senza trattenere ciò che in fondo sappiamo non darci più gioia; può essere una vecchia lampada come un’amicizia ormai tenuta in piedi dall’abitudine ma che non ci dona più nulla. Ripulire la rete dei nostri legami come ripuliamo i nostri spazi personali, ci regalerà più tempo da dedicare a ciò che conta davvero rivalutando, magari, il valore delle cose e delle persone che abbiamo scelto di trattenere nella nostra vita.

Relazioni sane con metodo Komari.pexels

Relazioni sane con metodo Komari.pexels

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Laura Corona

Laura Corona

Aspirante giornalista laureata in Lettere. Scrivo di Cultura e Lifestyle collaborando con BuoneNotizie.it, grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista

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