Una nuova era per l’alimentazione: la Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) ha ridefinito la piramide alimentare per promuovere una dieta mediterranea più sana e consapevole. Più frutta, verdura, legumi, cereali integrali e olio extravergine di oliva; meno carne, latticini e uova.

Questo nuovo modello, ispirato anche alle raccomandazioni della FAO e dell’OMS, valorizza gli alimenti locali, stagionali e poco trasformati. Adottarlo significa preservare le tradizioni gastronomiche, ridurre l’impatto ambientale e sostenere l’economia locale.

Ma quali sono le ragioni di questo aggiornamento?

Perché la nuova piramide alimentare?

Alcuni studi indicano che un attento consumo della dieta mediterranea può avere numerosi vantaggi per la salute, in particolare alla diminuzione dei tassi di mortalità e alla prevenzione di malattie croniche non contagiose, come patologie cardiovascolari, diabete, tumori e malattie neurodegenerative.

È proprio per questo che nel 2025 la SINU ha deciso di aggiornare la piramide alimentare per rispondere alle sfide attuali di carattere nutrizionale, climatico e ambientale.

Un recente studio, pubblicato su ScienceDirect, ha sottolineato come il nuovo modello ponga un’enfasi su un’alimentazione prevalentemente vegetale e sulla riduzione del consumo di prodotti animali.

Scopriamo la nuova piramide alimentare: struttura e frequenza

Piramide alimentare aggiornata

Società Italiana di Nutrizione Umana, 2025.

Il gruppo di lavoro della SINU ha elaborato la piramide alimentare tenendo conto di due documenti fondamentali, le Linee Guida Alimentari, emanate dal CREA (Centro di ricerca per gli alimenti e la nutrizione) e la V Revisione dei LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed Energia).

La piramide alimentare aggiornata suddivide i cibi in base alla frequenza di consumo. Ecco come:

  • alla base (consumo quotidiano): frutta, verdura e olio extravergine di oliva (EVO), considerati i pilastri della dieta mediterranea. Seguono i cereali integrali, da abbinare a verdure o legumi, e la frutta secca, da consumare con moderazione (fino a 30 gr). Anche i latticini, come latte scremato e yogurt, sono consigliati quotidianamente per il loro apporto di calcio e proteine;
  • al centro (consumo settimanale): legumi (almeno 3-4 volte), pesce (preferibilmente quello azzurro, due volte a settimana), latticini freschi (come ricotta o mozzarella), carni bianche, uova, formaggi stagionati e patate. Le uova vanno consumate con moderazione, specie in soggetti diabetici, a causa del loro contenuto di colesterolo. Le patate sono considerate un contorno, non un’alternativa a pasta o riso integrale.
  • al vertice (consumo occasionale): carni rosse, dolci, bevande zuccherate biscotti e snack. Questi alimenti non devono essere esclusi del tutto, ma riservati a occasioni speciali, con un consumo limitato.

Attenzione ai rischi: zucchero, sale e alcol, aspetti spesso trascurati

La nuova piramide alimentare non suggerisce solo cosa mangiare, ma sottolinea l’importanza di evitare abitudini alimentari dannose, spesso sottovalutate. Tra queste, l’eccesso di zucchero, sale e alcol.

Lo studio raccomanda di ridurre l’apporto di sale, preferendo la forma iodata, ma sempre in quantità moderate. Inoltre, sottolinea l’importanza di una maggiore consapevolezza del “sale nascosto” nei cibi trasformati, come pane, prodotti da forno e carni lavorate. L’alcol, invece, dovrebbe essere consumato solo in occasioni speciali o durante i pasti, evitando l’assunzione a digiuno.

Inoltre, la piramide alimentare aggiornata valorizza altri aspetti fondamentali per la salute e la sostenibilità, tra cui un’adeguata idratazione, attività fisica regolare, preferenza per cibi freschi e di stagione, uso di spezie ed erbe aromatiche al posto del sale. Inoltre, incoraggia la popolazione a ridurre gli sprechi e a fare scelte che rispettano la biodiversità.

Dieta mediterranea: una guida per un futuro sano e sostenibile

In definitiva, la piramide alimentare proposta dalla SINU rappresenta un’evoluzione fondata su evidenze scientifiche e principi di sostenibilità. Non è solo una guida nutrizionale, ma anche un invito a riscoprire la dieta mediterranea come modello di benessere individuale e collettivo.

Seguire la nuova piramide alimentare significa tutelare la salute, salvaguardare le tradizioni gastronomiche e affrontare le sfide ecologiche attuali.

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Giulia Mastrocicco

Sono Giulia Mastrocicco. Laureata in Giornalismo, Comunicazione editoriale e multimediale presso l'Università di Parma.

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