Per la prima volta in Italia vengono finanziati progetti a sostegno degli orfani speciali, i bambini che hanno perso i genitori a seguito di femminicidio.

Gli “orfani speciali”, secondo la definizione di Costanza Baldry, sono orfani due volte. Hanno perso la mamma e il papà, e anche la loro capacità di sognare una vita normale e felice. Sono bambini e adolescenti che hanno vissuto situazioni in cui spesso l’omicidio della madre non è che l’epilogo di violenze domestiche ripetute, a cui talvolta essi stessi hanno assistito. Il numero di orfani da femminicidio di età compresa tra 0 e 60 anni residenti nei Paesi dell’Unione Europea sono circa 79mila, secondo una recente attività di ricerca2.

Orfani speciali: le caratteristiche del fenomeno

Il numero di orfani da femminicidio di età compresa tra 0 e 60 anni residenti nei Paesi dell’Unione Europea sono circa 79mila, secondo una recente attività di ricerca2. L’indagine ha analizzato 71 casi italiani di femminicidio (con 142 orfani) per delineare un quadro delle caratteristiche principali del fenomeno. Al momento dell’evento mortale, più dell’85% delle coppie aveva a carico un figlio, con età media di 10 anni.  Questi orfani, nell’80% dei casi, avevano già assistito alle violenze contro la madre. Nella maggior parte dei casi erano presenti durante l’omicidio, ascoltando ciò che accadeva oppure osservandolo con i propri occhi. Gli orfani sono stati spesso affidati alla famiglia materna (in alternativa ai servizi sociali o alla famiglia paterna), ricevendo primariamente supporto psicologico e un aiuto economico. Oltre il 31% degli orfani speciali non ha avuto tuttavia accesso ad alcun tipo di supporto.

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La sindrome child traumatic grief

Le conseguenze psicologiche dei crimini domestici costituiscono una vera e propria sindrome. Il bambino, sopraffatto dal dolore e dalla reazione al trauma, diventa incapace di intraprendere le fasi ordinarie di elaborazione del lutto, vivendo in un’afflizione cronica. La situazione è aggravata dal fatto che anche i caregiver, in prevalenza familiari della vittima, sono in difficoltà a gestire il lutto. Spesso mettono quindi in atto condotte iperprotettive che, in realtà, acuiscono le sofferenze. Le conseguenze fisiche e fisiologiche sono di solito la mancanza di sonno, la scarsa concentrazione e il pessimo umore. Queste possono condizionare il rendimento scolastico col rischio di abbandono del ciclo di studi.

Poli di intervento multidisciplinari regionali

Per la prima volta nel nostro paese vengono finanziati interventi a sostegno degli orfani speciali. Attraverso un bando apposito – A braccia aperte-, l’impresa sociale Con i Bambini, ente gestore del Fondo nazionale per il contrasto alla povertà educativa, eroga una totale di 10 milioni di euro per in interventi sul territorio nazionale. Il bando ha selezionato quattro progetti che, con declinazioni specifiche a secondo del territorio di attuazione, avranno in comune alcune linee di intervento principali.

I progetti garantiranno una presa in carico multidimensionale degli orfani, con accompagnamento educativo, assistenza medica e legale, sostegno psicosociale, sostegno allo studio, accompagnamento all’inserimento lavorativo. Le famiglie affidatarie che si prendono cura degli orfani riceveranno sostegno e aiuto nella gestione delle spese. Altri interventi sono mirati a formare personale socio-sanitario e scolastico nonché all’istituzione di osservatori regionali che monitorino l’evolversi del fenomeno.

I progetti in avvio: obiettivi e attività

L’obiettivo è prendere in carico tempestivamente e individualmente i minori, offrendo loro un supporto specializzato e costante in seguito all’evento traumatico, garantendone il graduale reinserimento sociale e la piena autonomia personale e lavorativa. Gli interventi finanziati copriranno l’intero territorio nazionale e avranno una durata di 48 mesi. Nel Nord Est sarà avviato, grazie a un finanziamento di 1.750.000 euro, il progetto Orphan of Femicide Invisible Victim, promosso da un partenariato di 19 enti. Il Nord Ovest sarà interessato dal progetto S.O.S. – Sostegno Orfani Speciali, sostenuto con 1.650.000 euro e promosso da un partenariato di oltre 25 enti.

Nel Centro Italia sarà avviato il progetto Airone, sostenuto con 3.300.000 euro con 30 enti coinvolti. Al Sud interverrà il progetto RESPIRO – Rete di Sostegno per Percorsi di Inclusione e Resilienza con gli orfani speciali, sostenuto con 3.300.000 euro sarà promosso da un partenariato di 12 enti.

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Davide Scorza

Davide Scorza

Davide Scorza, educatore in servizi dedicati ai giovani e allo sviluppo di comunità. Curioso delle potenzialità di applicazione dei media in ambito sociale. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista.

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