Durante l’ultimo tavolo tecnico per la sicurezza sul lavoro, indetto il 1° febbraio scorso, il Ministero del Lavoro ha annunciato diversi provvedimenti per ampliare la copertura assicurativa del corpo docente e degli studenti impegnati nei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento, l’ex “Alternanza Scuola-Lavoro”.

Maggiori garanzie per tutti e con un diritto all’indennizzo alle famiglie degli studenti che subiscono infortuni mortali in regime Alternanza, attualmente non coperti adeguatamente a causa di  un “vuoto normativo”. L’intervento sarà contenuto nel prossimo “Decreto Lavoro” in arrivo a fine febbraio.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Qual è lo stato della sicurezza degli studenti in alternanza e in cosa consisteranno i miglioramenti previsti?

Alternanza Scuola-Lavoro/PCTO: la sicurezza garantita agli studenti

I Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento rappresentano l’evoluzione della Alternanza Scuola-Lavoro introdotta con la riforma Buona Scuola del Governo Renzi che nel 2017 ha reso obbligatoria l’esperienza formativa degli studenti presso imprese, camere di commercio, industria, artigianato, commercio, agricoltura, terzo settore sulla base di Convenzioni strette dalle Scuole.

Per quanto riguarda la sicurezza degli studenti impegnati nei PCTO, nel 2017 la Carta dei Diritti e dei Doveri delle studentesse e degli studenti in Alternanza ha previsto espressamente ambienti adeguati e sicuri. . Tant’è che gli studenti, legalmente sono equiparati ai “lavoratori” e godono di tutte le tutele dei dipendenti previsti dal Testo Unico di Sicurezza. Hanno una formazione in sicurezza analoga a quella dei dipendenti che tiene conto degli specifici contesti produttivi presso i quali gli studenti vengono assegnati.

Sul piano assicurativo, invece, la situazione non è affatto omogenea. Per i docenti la tutela assicurativa è stata progressivamente estesa contro tutti i rischi lavorativi. Per gli studenti l’Inail eroga le prestazioni previste dalla legge ma la tutela viene ancora affidata a polizze private a carico delle famiglie ed è limitata solo a pochi e limitati rischi.

Tutele assicurative nelle scuole: la riforma

Attualmente il Decreto che regola la materia (il DPR n.1124/1965) limita la tutela assicurativa solo alle figure che “attendano a esperienze tecnico-scientifiche od esercitazioni pratiche. Oppure che svolgano esercitazioni di lavoro” ormai anacronistiche.

Un prossimo decreto dovrà invece ridefinire chiaramente la tutela assicurativa del docente parificandola all’assicurazione obbligatoria di tutti (gli altri) lavoratori. Varrà per tutti gli eventi che si verifichino sia all’interno dei luoghi di istruzione. Ma anche di pertinenze o nell’ambito delle attività programmate dalle scuole di qualsiasi ordine e grado.

D’altra parte, il Decreto amplierà la tutela assicurativa dello studente sia a scuola che nell’ambito delle attività di Alternanza. Al momento copre l’infortunio in itinere tra la scuola e il luogo in cui si svolge l’esperienza di lavoro. Ma non quello tra il luogo di abitazione dello studente e quello in cui si svolge l’esperienza di lavoro e viceversa.

Assicurazione nell’Alternanza Scuola-Lavoro/PCTO: maggiori tutele e indennizzi

Non solo, il Ministro ha annunciato un Fondo di dieci milioni di euro per il risarcimento alle famiglie di studenti deceduti durante le attività formative, a copertura degli infortuni mortali avvenuti a studenti di ogni ordine e grado, a partire dal primo gennaio 2018, anno di introduzione della Legge sull’Alternanza Scuola-Lavoro.

Il Fondo dovrà coprire un vuoto normativo importante. Ll’attuale legislazione consente infatti il risarcimento economico ai familiari di una vittima solo quando a subire l’infortunio mortale è il principale percettore del reddito. Nel caso della scuola, però lo studente non è un percettore e per questo non riceve indennizzo.

Alternanza Scuola-Lavoro -PCTO, stop agli incidenti: cosa cambiare

Nonostante la formazione garantita, le tutele riconosciute, la presenza di tutor aziendali che monitorano il percorso formativo, gli infortuni anche mortali nei PCTO non mancano. Se INAIL non registra ancora i semplici infortuni, quelli mortali salgono all’onore della cronaca. Sono stati 3 nel 2022: l’ultimo, il caso di Giuliano De Seta, uno studente deceduto in una fabbrica a Noventa di Piave (Venezia) non è stato risarcito da Inail in base alla normativa vigente e ciò ha sollevato sia le proteste degli studenti che abbiamo riportato, sia l’attenzione della ministra del Lavoro Calderone che ha parlato di “Una Sconfitta per tutto il sistema” e ha riaperto il dibattito sia sul sistema delle tutele assicurative mancanti che sulla sicurezza di quanti partecipano a queste attività formative in regime di PCTO.

Un tema quello della sicurezza nelle attività in Alternanza Scuola-Lavoro che si pone nel contesto più generale della sicurezza nelle attività scolastiche. Uun settore che contava (in base al Dossier Scuola 2021 di INAIL) 40.000 denunce nel 2021 in risalita del 69% rispetto al 2020. Era per l’anno della pandemia che la scuola ha vissuto “a distanza” dall’Aula e dai rischi.

Nel 2019 pre-pandemia le denunce di infortuni a scuola degli studenti sono state 78.877 (nel 90% infortuni agli arti superiori e inferiori, in particolare, nel 38% dei casi, lussazioni, distorsioni e distrazioni). Si capisce bene che il tema della sicurezza fra le mura scolastiche e in quelle delle aziende presso il quale si invia lo studente “apprendista” non possa passare inosservato dalle istituzioni.

Lo sforzo innovatore dovrebbe essere quello di garantire la crescita e la consapevolezza professionale dello studente in tutte le attività formative senza per questo rinunciare ad investire sulla sua formazione alla sicurezza. Un bagaglio di conoscenze utile anche nel suo futuro lavorativo.

Condividi su:
Antonio Mazzuca

Antonio Mazzuca

Dal 2007 sono redattore editoriale tecnico-giuridico esperto e formatore in materia di salute e sicurezza sul lavoro e tutela ambientale. Sono il coordinatore editoriale della Testata tecnica InSic.it e dal 2015 editore della testata culturale registrata Gufetto.press dedicata al mondo della cultura off per le quali scrivo news, articoli, recensioni, interviste e approfondimenti e svolgo formazione ai redattori sia per la parte critica che redazionale e per la scrittura in ottica SEO.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici