L’interazione sociale e lo sviluppo di buone abilità relazionali è fondamentale per l’esistenza di una persona fin dai suoi primi anni di vita. Un neonato non è in grado di auto-gestirsi, per cui necessita dell’aiuto dei suoi genitori per sopravvivere, allo stesso modo un adulto può creare società complesse e favorire il progresso scientifico e culturale solo cooperando con i suoi pari. Interagire e relazionarsi con il prossimo risulta quindi indispensabile per salvaguardare la propria salute emotiva, fisica e psicologica.

Talvolta però le relazioni interpersonali mutano in un attaccamento eccessivo e patologico nei confronti di un’altra persona, in questi casi si parla di dipendenza affettiva o love addiction. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali (DSM-V), questa condizione si classifica tra le New Addiction, cioè tra le nuove forme di dipendenza di tipo comportamentale, assieme al gioco d’azzardo patologico, alla dipendenza da internet, dal sesso, dal lavoro e dallo sport e allo shopping compulsivo.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici

Questo disturbo insorge soprattutto in relazioni amorose, ma può presentarsi anche in famiglia, tra amici o conoscenti, dove il dipendente affettivo necessita della presenza dell’altro per mantenere il proprio equilibrio emotivo e psicologico. Nei casi peggiori, la dipendenza affettiva può diventare talmente morbosa da favorire l’insorgenza di problematiche estremamente preoccupanti, come gelosia paranoide, depressione e comportamenti persecutori o violenti nei confronti della persona amata.

Per evitare che ciò accada bisogna approcciarsi correttamente al problema e prendere coscienza delle sue possibili conseguenze, soprattutto di quelle più gravi, nonché trovare in se stessi la voglia e la motivazione per intraprendere un percorso di cambiamento. In tal senso, risulta utile farsi aiutare da uno specialista della salute mentale che sia in grado di analizzare scrupolosamente il quadro clinico e definirne la gravità, così da proporre l’approccio terapeutico più efficace.

Dipendenza affettiva: come riconoscerla

Chi soffre di dipendenza affettiva fatica a esprimere pensieri ed emozioni perché teme di contraddire o discordare con ciò che viene detto dalla persona amata e presenta bassa autostima perché si sente impotente nei confronti dell’altro: trascura i propri bisogni e non prende decisioni in autonomia, ma solo con il consenso altrui. Prova, inoltre, un senso di forte disagio quando si allontana da colei o colui da cui dipende e si lascia manipolare facilmente anche in caso di situazioni umilianti o imbarazzanti.

Il dipendente affettivo non è in grado di creare o difendere i propri spazi e sviluppa emozioni negative come ansia, disperazione e rabbia quando è costretto a stare da solo. Spesso tende a sopprimere o negare queste sensazioni, accettando di soffrire pur di non sentirsi abbandonato. Per alcune persone, infatti, le relazioni diventano fonte di insoddisfazione e frustrazione, tuttavia anche se portare avanti il rapporto risulta difficile, l’idea di interromperlo è di gran lunga peggiore.

Cosa fare per uscirne

Per superare la dipendenza affettiva è utile ricavarsi degli spazi propri e fare qualcosa da soli, senza affidarsi ad altri, ma cercando di evitare situazioni a rischio di ricaduta. Bisogna poi riscoprire i propri interessi dedicandosi a una passione che esiste da sempre o a nuovi hobby e non lasciarsi travolgere da eventuali sensi di colpa: non appoggiarsi più a qualcuno che si è dimostrato sempre disponibile nei propri confronti può apparire come una sorta di tradimento verso quest’ultimo, in realtà potrebbe rivelarsi un ottimo modo per capire se la persona amata tiene realmente alla relazione o se sfrutta la dipendenza dell’altro solo per accrescere la propria autostima.

Mettere in pratica questi consigli è indispensabile per favorire la motivazione e cominciare in autonomia un percorso di crescita interiore, ma per raggiungere la fase più importante del cambiamento e liberarsi definitivamente dalla dipendenza affettiva bisogna rivolgersi a uno specialista della salute mentale. Grazie alla psicoterapia infatti è possibile sviluppare relazioni affettive in cui la reciprocità regna sovrana e ci si sente amati e accettati, nonché riscoprire e salvaguardare sia l’amore per se stessi che il proprio valore personale, così da non annullarsi mai più per gli altri.

Leggi anche:

People pleasing: come riconoscere e superare il bisogno di compiacere gli altri

Daddy issues: cosa sono i complessi paterni e come superarli

Piramide di Maslow: conoscere la gerarchia dei bisogni per vivere meglio

Condividi su:
Brunella Mascolo

Brunella Mascolo

Logopedista e aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al progetto formativo realizzato dall'Associazione Italiana Giornalismo Costruttivo. Come professionista sanitario, nonché persona molto empatica e introspettiva, scrivo principalmente di tematiche inerenti alla crescita personale e alla prevenzione e alla tutela della salute e del benessere mentale.

Riscopri anche tu il piacere di informarti!

Il tuo supporto aiuta a proteggere la nostra indipendenza consentendoci di continuare a fare un giornalismo di qualità aperto a tutti.

Sostienici