Nel 2023 la International Labour Organization (ILO, l’agenzia dell’ONU che si occupa delle politiche sul lavoro) lavorerà al lancio di una grande alleanza che promuova la giustizia sociale, con una particolare attenzione per il mondo del lavoro.

Il scopo dell’iniziativa è contribuire alla riduzione e alla prevenzione delle disuguaglianze. Si sforzerà per garantire che la giustizia sociale abbia la priorità nelle politiche e nelle attività nazionali e globali, nella cooperazione allo sviluppo e negli accordi finanziari, commerciali e di investimento.

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Perché serve una coalizione globale per la giustizia sociale

Secondo la ILO, la fase della pandemia ha segnato un regresso nella giustizia sociale e nell’uguaglianza a livello mondiale. I disastri naturali, la crisi economica e l’instabilità indotta dalla guerra hanno aggravato il quadro.

Milioni di persone in precedenza erano sfuggite alla povertà lavorativa per entrare a far parte della classe media. Ora si ritrovano di nuovo al di sotto della soglia di povertà o appena al di sopra. Molte famiglie già povere si sono indebite ancora di più a causa dell’inflazione, che ha inciso sui prezzi del cibo e dell’energia.

Sono state introdotte politiche monetarie e fiscali per contenere l’inflazione, ma hanno avuto un impatto negativo sull’occupazione dei lavoratori.

La pandemia ha anche interrotto il percorso di istruzione per milioni di bambini in età scolare. E ora stiamo assistendo a un forte aumento del numero di giovani Neet.

Gli scopi dell’alleanza per la giustizia sociale

Nel primo documento, dove la ILO riscontra la necessità di grande alleanza per promuovere la giustizia sociale, sono indicate le aree di intervento.

La priorità sarà la promozione del lavoro dignitoso. Dovrà essere fatto tramite politiche attive per l’occupazione, il rispetto dei diritti dei lavoratori e la creazione di efficaci reti di protezione sociale.

Occorreranno però interventi ampi e coordinati anche in ulteriori ambiti. La giustizia sociale, ha dichiarato la ILO, coinvolge anche l’accesso al cibo, alla salute, all’istruzione, a un ambiente sicuro e pulito e a tutti gli aspetti chiave che consentono una vita dignitosa.

Questo, secondo la ILO, sarà possibile solo consentendo alle imprese private di rimanere inserite in un mercato sempre più complesso.

Le attività dovranno permettere a tutti di prendere il controllo della propria vita e realizzare i propri obiettivi, sul posto di lavoro ma anche nella società.

Come si fonderà l’alleanza

Le tematiche della diseguaglianza e della giustizia sociale hanno già toccato i temi del Forum di Davos.

La ILO ha individuato una agenda per fondare una vera coalizione globale che coinvolga diversi partner come governi, organizzazioni internazionali e soggetti privati. Il mese di febbraio 2023 sarà dedicato a lavori preparatori coordinati dalla Direzione Generale.

In marzo si svolgerà la riunione tra le tre componenti della ILO: governi, sindacati e datori di lavoro. In questa occasione saranno presentati e discussi gli indirizzi sui quali operare. Lo scopo dell’Organizzazione è ottenere il coinvolgimento di quanti più enti pubblici e privati possibile, per coprire le più ampie zone possibili del mondo.

Nella riunione di giugno 2023 saranno infine esposti i risultati della discussione e saranno fissati i primi impegni da rispettare.

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Giovanni Pigozzo

Giovanni Pigozzo

Nei modi più vari mi sono sempre occupato di quel che succede nel mondo del Lavoro. Analizzo come è fatta e come evolve l'attività umana che più di tutte occupa le nostre giornate. Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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