Gli utenti sono sempre meno interessati all’uso dei principali social network. La ragione è la patina innaturale che ha rivestito i luoghi di incontro virtuali.

Le scelte di chi naviga in rete mostrano un rinnovato desiderio di contenuti reali, autentici e sinceri.

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L’uso dei social network cala

I social network sono nati per mettere in contatto gli utenti tra di loro. Si poteva rimanere collegati con i vecchi compagni di scuola e conoscere nuove persone con gli stessi interessi.

Progressivamente, una piazza virtuale così ampia e composita ha attratto brand e pubblicità. L’uso dell’advertising, il posizionamento e la visibilità dei marchi ha acquistato sempre più importanza, fino a diventare una componente dominante.

La necessità di rincorrere trend effimeri per ottenere visibilità ha spinto all’uso di bot automatizzati. Anche le AI cominciano a ricavarsi uno spazio importante grazie alla possibilità di generare in poco tempo una grande quantità di contenuti e presidiare così ogni combinazione di keyword.

Su TikTok si è diffusa la tecnica dei cosiddetti “sludge content”. Si tratta di creare un collage di video per cercare di catturare l’attenzione dell’utente e rallentarlo tramite una sovrastimolazione, senza però fornirgli realmente nessuna informazione.

 

@d_andrew_g

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♬ original sound – D_Andrew_G

Gli utenti sembrano nauseati da questi sviluppi.

Nel 2022, su Facebook il tasso globale medio di coinvolgimento è diminuito del 34%, passando da 0,086 a 0,057. Le interazioni globali sono diminuite del 28% su Instagram e del 15% su Twitter. Il tempo passato su TikTok non cresce dal 2021.

La ricerca di autenticità

Gli utenti non hanno rinunciato all’uso di piattaforme social. Ricercano però contenuti più autentici.

Come alternativa ai classici influencer, sono comparsi i profili di deinfluencing: utenti che si fanno promotori di un consumo consapevole ed etico, sconsigliando l’uso di determinati prodotti e segnalando valide alternative.

Sono nati i “genuinfluencer”. Si tratta di profili social che rifiutano ogni sponsorizzazione e garantiscono l’obiettività delle recensioni che pubblicano. Si tratta solitamente di esperti di un determinato settore o di uno specifico argomento che usano i propri profili sui social network per condividere le proprie esperienze più che per reclamizzare i prodotti di cui trattano. Queste figure hanno un pubblico più ristretto dei classici influencer, ma molto più attivo e vivace.

La domanda di contenuti autentici e veri nei social network è stata affrontata dall’app BeReal. Chi usa questo social riceve a sorpresa la richiesta di postare una foto usando sia dalla fotocamera anteriore che da quella posteriore entro i successivi due minuti. Non si può usare nessun filtro e nessun ritocco: solo una istantanea della vita reale dei propri utilizzatori. Nel 2020 questa app ha ottenuto negli Stati Uniti più download di TikTok.

Un social network che ancora non ha conosciuto crisi è stato Telegram. Nel 2021, Telegram è diventata l’applicazione più installata al mondo che non contenesse un videogioco. La chiave del successo è l’organizzazione per canali tematici. Il modello di social network proposto da Telegram è una galassia di piccole stanze chiuse, usate per discutere di interessi comuni, dove scambiarsi idee e informazioni senza indebite interferenze pubblicitarie.

Telegram è al secondo posto in termini di crescita trimestrale degli utenti attivi mensili, davanti a tutte le altre piattaforme di social media

A luglio 2022 Telegram era al secondo posto in termini di crescita trimestrale degli utenti attivi mensili, davanti a tutte le altre piattaforme di social media.

Il futuro dell’uso dei social network

Per il momento, i principali social network sono ancora molto usati e godono ancora di una posizione dominante. Nessun’altra piattaforma ha raggiunto i numeri di Facebook, Intagram, Twitter o TikTok.

Alcuni tentativi di innovare il modo in cui si usano i social network non hanno preso piede: Mastodon e Clubhouse sono state mode passeggere, il loro uso è rimasto di nicchia. L’uso del metaverso (prima con Second Life e poi con Meta) non è decollato.

Eppure, la ribellione degli utenti alla patina di artificialità che domina l’uso delle grandi piattaforme social è già in atto: sono pronti per una nuova generazione di interazioni virtuali. Purché possano essere autentici e sinceri.

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Giovanni Pigozzo

Giovanni Pigozzo

Nei modi più vari mi sono sempre occupato di quel che succede nel mondo del Lavoro. Analizzo come è fatta e come evolve l'attività umana che più di tutte occupa le nostre giornate. Aspirante giornalista pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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