Il 20 settembre 2023 rimarrà una data storica per lo sport. La Camera dei deputati con la sua seconda e ultima delibera ha approvato in via definitiva e all’unanimità il disegno di legge costituzionale numero 715-B che inserisce lo sport in Costituzione. Il testo è composto da una sola norma che all’articolo 33 della Carta, dove si parla anche di arte e scienza, aggiunge: “la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. 

La scelta di inserire questa specifica dicitura non sembra una casualità ma sembra essere frutto della volontà di voler abbinare il termine “attività sportive” a quelle del “benessere psicofisico”. La parola stessa “attività” sottolinea il desiderio prioritario verso un ruolo sociale, di condivisione e non di rivalità o di confronto verso un avversario. Lo sport diventa a tutti gli effetti un valore tutelato dalla Carta, per chiunque e ovunque.

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Attività sportiva e Costituzione: alcuni cenni storici e legislativi

Nel testo originale del 1 gennaio del 1948, la Costituzione non conteneva riferimenti allo sport. Gli unici riferimenti all’attività sportiva erano previsti dagli statuti speciali del Trentino-Alto Adige e del Friuli-Venezia Giulia. Lo sport compare per la prima volta in Costituzione, sia pur limitata ai fini del riparto di pertinenze legislative fra Stato e Regioni, nel 2001, con la riforma del titolo V della Costituzione. L’articolo 117 infatti menziona “l’ordinamento sportivo” fra le materie di competenza concorrente. Nelle materie di legislazione concorrente spetta dunque alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.

La legislazione relativa allo sport è principalmente disciplinata da leggi speciali e regolamenti come la legge sportiva italiana. Questa legge regola vari aspetti, tra cui l’organizzazione delle Federazioni, la promozione delle attività, la prevenzione del doping e altro. Inoltre, il comitato olimpico nazionale italiano, CONI, svolge un ruolo significativo nell’organizzazione e nella promozione dello sport in Italia. Sebbene l’attività sportiva è stata introdotta nella Costituzione da poco, esistono già da tempo leggi e regolamenti speciali che ne regolamentano gli aspetti organizzativi competitivi e legali.

Foto sport di squadra

Lo sport: il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico

“Da un lato sarà necessario promuovere questa riforma e dall’altro dovremmo saperla interpretare e attuare, oltreché nobilitare. Non basta una norma in costituzione, anche se è un passo molto importante, ma sarà fondamentale farla vivere nelle scelte di carattere politico e di governo, nazionale e sul territorio”, così ha commentato durante il voto parlamentare il ministro per lo sport e giovani, Andrea Abodi. L’introduzione dell’attività sportiva nella Costituzione dovrà essere quindi supportata per esempio, in termini pratici, dalla presenza della materia nelle scuole o per il sociale, come attività riabilitativa nella carceri. Non solo quindi educazione fisica ma anche storia e cultura dello sport.

Il valore educativo è legato quindi allo sviluppo e alla formazione della persona. Il valore sociale si riferisce al fattore aggregazione che esso stesso rappresenta e allo strumento di inclusione. La promozione del benessere psico-fisico è inteso come aiuto e supporto allo stato di salute a 360 gradi di una persona. Lo sport è dunque strettamente legato al benessere in molteplici modi: salute fisica, mentale, gestione dello stress, obiettivi e realizzazione personale, stile di vita attivo, socializzazione, autodisciplina e salute pubblica.

Per il Dipartimento dello sport l’attività sportiva in Costituzione “rappresenta la prima tappa di un percorso che concentra, in poche parole, un significato profondo e un valore inestimabile, che possiamo sintetizzare nell’auspicio dello sport per tutti e di tutti, parte delle indispensabili difese immunitarie sociali e importante contributo per migliorare la qualità della vita delle persone e della comunità”.

Foto di sport di squadra

Esistono delle limitazioni o delle sfide associate alla pratica dello sport?

Nonostante i numerosi benefici, possono essere presenti alcune limitazioni o sfide associate alla pratica di attività sportive. Alcune persone restano tutt’ora perplesse nel praticare uno sport a causa di determinati possibili fattori:

  • possibilità di infortuni
  • accessibilità agli impianti sportivi non sempre garantita a tutti
  • costi elevati degli abbonamenti o delle attività
  • competitività elevata
  • mancanza di tempo
  • età avanzata
  • condizione fisica scarsa
  • doping
  • frustrazioni e delusioni dovute al non raggiungimento di obiettivi prefissati

Malgrado queste “limitazioni”, i benefici derivanti dalla pratica sportiva sono molteplici e nettamente superiori. Ogni giorno infatti persone di differente età, sesso o cultura trovano modi per affrontare o mitigare queste “sfide”. La scelta dello sport giusto e un approccio equilibrato possono aiutare a massimizzare gli effetti positivi e ridurre i possibili ostacoli.

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Mizar Fava

Mizar Fava

Master in sceneggiatura e critica cinematografica. Appassionata di arte, cinema, fotografia, viaggi e sport estremi. Da più di 15 anni seguo il sistema nazionale di protezione civile in tutte le sue iniziative. Mio padre, per farmi addormentare da piccola, mi raccontava sotto forma di favola le guerre mitologiche greche. Narrare storie è la mia passione fin da bambina. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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