L’Italia si trova ad affrontare una delle più grandi sfide sociali del XXI secolo, ossia quella di garantire un adeguato supporto alla crescente comunità di anziani, con particolare attenzione agli over 65 non più autosufficienti. Uno degli aspetti cruciali di questa sfida è l’implementazione di servizi di assistenza domiciliare efficaci e accessibili, in grado di supportare gli anziani nel mantenimento della loro autonomia e qualità di vita. È con questo obiettivo che il governo ha varato il Decreto Anziani 2024, un pacchetto di misure volte a riformare e potenziare il sistema di welfare per la terza età.

L’Italia e l’onda lunga dell’invecchiamento demografico

L’incremento significativo della popolazione anziana pone una sfida enorme per il sistema di assistenza, che dovrà essere in grado di rispondere a un aumento della domanda di servizi, inclusa la cura domiciliare. Secondo gli analisti, il progressivo invecchiamento dei cittadini italiani richiederà un ripensamento delle politiche nel sociale, nella sanità e nell’ambito economico per garantire un’equa redistribuzione delle risorse tra le diverse fasce d’età e un livello di prestazioni adeguato per la terza età non più autosufficiente.

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Le previsioni Istat¹ sul futuro demografico dell’Italia, aggiornate al 2022, confermano l’entità della sfida che attende il Paese nei prossimi decenni. Entro il 2050 la percentuale di ultra 65enni salirà al 34,5%, con un picco del 35%, mentre la componente in età lavorativa (15-64 anni) subirà un calo significativo.

Questa trasformazione epocale della piramide demografica italiana è destinata ad avere profonde ripercussioni sul sistema previdenziale, sanitario e di welfare. Solo un approccio integrato, che punti sull'accudimento domiciliare, ma anche sugli interventi di prevenzione e sulla promozione di stili di vita sani, permetterà di fronteggiare adeguatamente la longevità.

L'assistenza domiciliare: un passo avanti con il Decreto Anziani 2024

Nello scenario di un'aspettativa di vita sempre più elevata e di una crescita della popolazione anziana rispetto a quella in età lavorativa, il Decreto Anziani punta a incentivare l'assistenza domiciliare per le persone ultra ottantenni non autosufficienti, prevedendo un'indennità mensile fino a 850 euro per i nuclei familiari che se ne prendono cura. L'obiettivo è consentire alla terza età con disabilità di ricevere le cure necessarie tra le mura domestiche, in un ambiente protetto, evitando laddove possibile il ricorso a costose strutture residenziali.

Tuttavia, perché il decreto realizzi appieno le sue potenzialità, è necessaria un'attenta valutazione delle risorse ed eventuali correttivi. In primo luogo, gli esperti esprimono dubbi sulla sostenibilità economica di lungo periodo dell'indennità, il cui costo potrebbe rivelarsi eccessivamente oneroso per i conti pubblici. Inoltre, l'accudimento domiciliare potrebbe non essere sempre la soluzione più adeguata, specialmente per la gestione di patologie complesse che richiedono competenze e strutture specifiche.

Un'ulteriore perplessità riguarda il rischio di scaricare gran parte degli oneri assistenziali sulle famiglie, esposte a un carico potenzialmente gravoso, soprattutto in un periodo di difficoltà economica come quello attuale. Questo aspetto è strettamente connesso alla carenza di investimenti nei servizi socio-sanitari territoriali, lamentata da molti addetti ai lavori, che rappresentano un tassello fondamentale per garantire un'assistenza domiciliare di qualità, con personale qualificato.

Ma come possono le famiglie organizzarsi per assistere al meglio i propri anziani non più autosufficienti?

Dieci consigli pratici per sfruttare appieno i sostegni e le agevolazioni a disposizione delle famiglie che si prendono cura di un anziano:

  • Preparate con grandissimo anticipo tutta la documentazione sanitaria e reddituale necessaria per le varie pratiche.
  • Non esitate a rivolgervi a patronati e CAF qualificati per avere supporto nella compilazione delle complesse domande di bonus e agevolazioni.
  • Attivate tutte le procedure con mesi di anticipo rispetto alle scadenze annuali per evitare di rimanere bloccati dalle code e dai rallentamenti.
  • Ricordatevi di rinnovare puntualmente ogni anno le richieste per i vari benefici, onde non perdere i diritti acquisiti.
  • Verificate quali servizi di assistenza domiciliare gratuiti vengono erogati sul vostro territorio dall'ASL di competenza.
  • Valutate con attenzione se e quando può essere necessario integrare il servizio pubblico con operatori privati qualificati.
  • Organizzate equi turni di accudimento per non sovraccaricare un singolo familiare.
  • Adeguate l'ambiente domestico con tutti gli ausili, percorsi e accorgimenti necessari per la sicurezza e l'autonomia dell'anziano.
  • Preparate un piano dettagliato con disposizioni chiare su come gestire eventuali situazioni di emergenza e criticità impreviste.
  • Non esitate a chiedere supporto psicologico, formativo e operativo alle associazioni di volontariato attive su questi temi.

Fonte:  PREVISIONI DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE E DELLE FAMIGLIE | BASE 1/1/2022

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Cibelle Dardi Da Silva

Cibelle Dardi Da Silva

Navigo costantemente tra parole e numeri per raccontare i cambiamenti nella società e nell'economia, esplorando i temi della finanza personale e della tutela del consumatore. Aspirante pubblicista, scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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