Quattro o due ruote che siano, i veicoli con motore a scoppio sono destinati a estinguersi. Decisivo è lo stop di produzione programmato nel 2035.  Tra le vetture a motore termico in circolazione, c’è però una specie da sempre salvaguardata: il veicolo storico. Auto e moto non modificabili dotate di certificato di rilevanza storica dalla mobilità limitata. Musei a cielo aperto itineranti sotto il cui cofano, o sellino, pulsa un  motore a pistoni. La volontà nel motorismo storico è di far parte della soluzione, non del problema climatico o ambientale. Così ASI, la più grande associazione classic d’Europa, ha deciso di certificare la sostenibilità dei propri raduni di auto e moto storiche.

La sfida di ASI

“Impatto zero”  è il manuale di buone pratiche sostenibili per il perfetto raduno storico green. Il nome promette lo “zero netto”, ovvero non alterare il bilancio naturale di anidride carbonica. Nella sostanza, i club organizzatori coinvolti devono adottare una serie di  pratiche eco sostenibili a ogni aspetto della manifestazione. In ciascuna fase viene rilevata l’impronta CO2, quindi azzerate le emissioni con azioni di compensazione. Per esempio piantando alberi, sostenendo l’energia alternativa, aderendo all’Agenda 2030.  È dunque l’intera macchina organizzativa a dover essere sostenibile. Ed è questa la sfida per ASI: ottenere il “timbro” internazionale ISO 20121. Solo così i raduni dell’Automobilclub Storico a “Impatto zero” possono essere considerati green.

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Giro Motoc. Sicilia 2022 - @Macaluso

Giro Motociclistico di Sicilia 2022 -@Macaluso

Il primo raduno ASI a “Impatto zero”

Il primo evento a impatto zero tra le manifestazioni del calendario nazionale ASI nasce dal progetto “Rimettiamoci in Moto”.  A presentarlo è stato nel 2021 il Giro Motociclistico di Sicilia –  racconta Antonio Verzera, co-organizzatore dello stesso giro moto e Vice Presidente ASI – Da siciliano sono orgoglioso dell’iniziativa realizzata dai 13 club organizzatori federati all’Automotoclub Storico ItalianoD’ora in avanti si potranno adeguare eventi e raduni del motorismo storico grazie a questo primo modello di manifestazione ecosostenibile”. L’iniziativa che risponde a una volontà collettiva, ha poi spinto le “vecchie signore” dei raduni storici a percorrere la strada della mobilità sostenibile.

Sostenibilità certificata: il futuro del motorismo storico

La sostenibilità certificata dei raduni  ASI concorre all’abbattimento dei gas serra entro il 2050 . Una norma che garantisce l’ apporto del motorismo storico al Green Deal. Il tutto passa però dalla circolazione di auto e moto da collezione. In particolare dalla circolazione dei veicoli di rilevanza storica di veicoli ventennali. Assimilati ai mezzi inquinanti (Euro benzina, diesel), questi non godono delle stesse regole applicate ai veicoli ultratrentennali. Infatti circolano liberamente. A gennaio, la questione della tutela dei veicoli storici è approdata alle Nazioni Unite. L’ECOSOC, uno dei “sei organi principali” dell’ONU, ha concesso lo status consultivo alla FIVA (Federazione Internazionale dei Veicoli Storici) per plasmare il dibattito globale sui trasporti.

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Anna Restivo

Anna Restivo

Editor e creator freelance nel motorismo sportivo e storico.  Ho collaborazioni in F1 dal 2014, passando anche dalla Motogp, e dal 2019 in manifestazioni di auto e moto d'epoca. Mi piace raccontare il motorismo e le sue connessioni con società, arte, ambiente, creando format e progetti. Attualmente collaboro con BuoneNotizie.it, grazie al quale ho avuto l'opportunità di conoscere il giornalismo costruttivo.

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