Con gestione forestale sostenibile si intende utilizzare i boschi senza comprometterne la biodiversità. Significa cioè tutelare e proteggere la foresta così che possa rigenerarsi e produrre in modo autonomo, anche per le generazioni future.

Le foreste hanno un ruolo importante nel catturare l’anidride carbonica (funzione ecologica) e nel mitigare il riscaldamento, ma non solo. Svolgono, infatti, anche una funzione economica (legno, funghi e tartufi) e sociale per le comunità.

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I boschi italiani crescono, quindi assorbono più CO2

Il Crea, il consiglio per la ricerca in agricoltura e in economia agraria, si occupa di gestione forestale e afferma che il bosco in Italia è in crescita. Nella Penisola ci sono 11 milioni di ettari e la superficie forestale è cresciuta di quasi 600 mila ettari. Questo significa che gli alberi sono in grado di assorbire più anidride carbonica, quindi di mitigare il riscaldamento globale.

Le foreste in Italia si trovano soprattutto in Sardegna, in Toscana e in Piemonte. Mentre le regioni con una minor estensione di bosco sono la Puglia, il Molise e la Valle d’Aosta. Un metro cubo di legno secco è capace di catturare circa 260 chili di carbonio, pari alla metà del peso del legno stesso.

Nel grafico in basso è possibile notare, però, che le foreste si espandono soprattutto in Molise, in Sicilia e in Campania e in Basilicata. L’accrescimento più basso, invece, si vede in Trentino, nelle Marche e nella Valle d’Aosta. Nel complesso, quindi, il Sud e il Centro Italia sono più interessate dal fenomeno di estensione del bosco.

gestione forestale

Fonte: CREA

I benefici e i vantaggi di una gestione forestale sostenibile

In occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, il Crea ha voluto sensibilizzare proprio sul tema della gestione forestale sostenibile. Avere foreste sane significa che gli alberi sono in grado di assorbire più Co2. E ciò vuol dire aria più salubre e mite, non solo per chi vive nelle immediate vicinanze di un bosco. Una foresta in salute è anche capace di frenare il dissesto idrogeologico, tipico del territorio italiano.

La gestione forestale sostenibile, poi, vuole potenziare anche la filiera produttiva. In Italia, infatti, si utilizza solo un terzo del materiale legnoso impiegabile e siamo tra i principali produttori di manufatti in legno. Per soddisfare le richieste di materia prima della filiera del mobile importiamo quasi l’80% del legno dall’estero.

Acquistare da fuori comporta alti costi economici ed ecologici (si pensi solo al trasporto), ma non solo. Potrebbe, infatti, arrivare legno non certificato e quindi ottenuto con metodi non sostenibili. Produrre legno direttamente in Italia è quindi la soluzione poiché si creerebbe lavoro per le economie montane.

I progetti di gestione forestale sostenibile: la rete del PEFC e il Centro foreste e legno

Tra i progetti di gestione forestale sostenibile in Italia c’è il PEFC, un’associazione che elabora e rilascia le certificazioni forestali di sostenibilità. Avere la certificazione è vantaggioso per chi produce e per chi compra.

Il produttore acquista infatti una materia prima di qualità e il timbro PEFC gli consente di ottenere un punteggio maggiore, in una gara d’appalto pubblica, a parità di prezzo proposto. Il consumatore ha invece la certezza che il prodotto scelto è sostenibile. Inoltre, il legname delle foreste certificate è marchiato per garantirne la tracciabilità nelle varie fasi di lavorazione.

Il centro di ricerca foreste e legno, invece, fa parte del Crea e si occupa di migliorare geneticamente gli alberi. Inoltre, preserva e protegge le foreste dai cambiamenti climatici. A Casale Monferrato, per esempio, il centro ha realizzato un pioppeto di cloni resistenti alle malattie. Questo significa un basso impatto di pesticidi chimici e un’elevata produzione di legno. La materia prima poi viene impiegata per realizzare mobili, imballaggi e carta ed è anche una fonte di energia rinnovabile.

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Francesca Iaquinto

Francesca Iaquinto

Laureata in Lettere Moderne alla Statale di Milano, è stata studentessa di merito presso il Collegio di Milano per 5 anni. Nel dicembre 2019 ha vinto una Borsa di Studio per la scrittura della tesi presso la Duke University (North Carolina). Attualmente è docente di scuola secondaria, proofreader e scrive per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo costruttivo per diventare pubblicista.

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