Mai come in questo periodo della storia l’innovazione e la sostenibilità hanno dato vita a nuove idee tecnologiche, tutte orientate a preservare il nostro pianeta. Probabilmente perché mai prima d’ora è stato così necessario trovare delle soluzioni per contrastare il riscaldamento globale così urgentemente. L’economia circolare permessa da una biopiattaforma rappresenta un’innovazione importante in questo contesto.

Innovazione tecnologica per la sostenibilità: BioPiattaformaLab

Il Gruppo CAP e la società pubblica ZeroC hanno coinvolto la cittadinanza dei comuni di Sesto San Giovanni, Cologno Monzese, Cormano, Pioltello, Cinisello Balsamo e Segrate per un progetto. Lo scopo è trasformare le strutture esistenti composte da termovalorizzatore e depuratore in una biopiattaforma dedicata all’economia circolare. Si tratterà del primo polo di economia circolare a zero emissioni, realizzato per trasformare i fanghi di depurazione e la frazione organica del rifiuto solido urbano (FORSU) in energia pulita e biometano.

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Le emissioni di CO2 della piattaforma saranno neutre perché il carbonio emesso nella termovalorizzazione dei fanghi sarà lo stesso di quello preso dall’ambiente dai rifiuti organici e dai fanghi trattati. Sarà la prima bioraffineria a zero emissioni che produrrà energia dagli stessi rifiuti in Italia e la seconda in Europa, dopo un omologo a Zurigo.

Funzionamento dell’economia circolare

La nuova biopiattaforma, sita in via Manin a Sesto San Giovanni (dove è situato il termovalorizzatore dismesso), prevederà due linee produttive. La prima sarà dedicata al trattamento dei fanghi derivanti dalla depurazione delle acque e la seconda permetterà la digestione anaerobica per il trattamento dei rifiuti umidi (FORSU). Secondo i piani, entro la fine del 2022 entrerà in funzione la linea dedicata alla FORSU, mentre si dovrà aspettare la prossima primavera per quella dedita ai fanghi.

Dagli impianti a pieno regime si potranno ricavare 5 milioni di metri cubi di biometano che fornirebbero 51 milioni di kWh all’anno. Per rendere meglio l’idea, questa energia sarebbe in grado di alimentare 2.200 Fiat Panda per 15.000 km all’anno. Oltre a questa notevole produzione di energia, la biopiattaforma sarà totalmente carbon neutral, ovvero a zero emissioni di CO2. Le emissioni medie e i fumi verranno notevolmente ridotti (80%, stando ai calcoli della società ZeroC).

Progetto BiopiattaformaLab

Progetto della BiopiattaformaLab di Sesto San Giovanni (dal sito della società ZeroC).

Peculiarità della biopiattaforma

Come dicevamo, si tratterà del primo impianto di questo tipo in Italia e del secondo in Europa. Il nuovo trattamento della FORSU permetterà il ricavo di Pha, un polimero sintetizzato da batteri che si utilizza per le bioplastiche biodegradabili. Allo stesso tempo, questo processo ottimizzerà anche lo sfruttamento di suolo utilizzando lo stesso del vecchio termovalorizzatore per entrambe le linee.

Ultimo, ma non per importanza, segna l’inizio dei percorsi partecipativi da parte dei cittadini. Infatti il percorso che porterà alla realizzazione di questa biopiattaforma è partito nel 2018 e vede la sua concretizzazione nell’attività del Consiglio Consultivo della Comunità locale (Rab – Residential advisory board) che tiene monitoraggio delle attività dell’impianto.

Questa partecipazione condivisa dei cittadini non si conclude con la biopiattaforma. Infatti la pista ciclo-pedonale a sud dell’impianto lungo il Naviglio della Martesana, il nuovo parco, a nord dell’impianto, e l’installazione di 5 nuove centraline per il monitoraggio costante della qualità dell’aria fanno a tutti gli effetti parte del progetto.

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Riccardo Pallotta

Riccardo Pallotta

Laureato in comunicazione e marketing con una tesi sul brand journalism. Attore e speaker radiofonico in Italia e all'estero. Social media manager. Oggi collaboro con BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare giornalista pubblicista.

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