I murales antismog sono una tendenza che ha iniziato farsi strada, letteralmente, nell’architettura urbana in Italia. L’ultimo esempio in ordine cronologico è stato inaugurato il mese scorso nel quartiere di Stadera, nella periferia milanese. L’opera si chiama “Cura” ed è il prodotto della collaborazione tra Worldrise – Onlus attiva per la tutela e la valorizzazione dell’ambiente marino – e Fantastudio, un hub creativo che esplora l’universo femminile nell’arte. Il filo conduttore con alcuni dei murales già disseminati nelle città italiane è la vernice Airlite, definita la prima pittura climate positive.

Il murale che assorbe lo smog con la vernice Airlite

murales alla dea Cura a Stadera, Milano

Cura nel quartiere Stadera. Photo credits: sito Fantastudio

Il murale antismog a Milano è opera del collettivo di artiste A m’l rum nato a Carrara, con il supporto della Woolrich Outdoor Foundation. L’opera ricopre la parete cieca di un palazzo popolare in via Savoia 2 e si estende per oltre 100 metri quadri. Il tema della rappresentazione è l’acqua, che è l’elemento ricorrente al centro di tutte le varie attività promosse da Worldrise, di cui vi abbiamo già parlato. Questa presenza fluida, che simboleggia il divenire, traina la narrazione, che si snoda tra la rappresentazione immaginaria della dea Cura e i rifiuti che dalla città finiscono in mare, distruggendo gli ecosistemi.

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L’obiettivo è “portare in città le meraviglie del mare e raccontarne i problemi, evidenziando come ognuno di noi possa essere parte della soluzione”, ha dichiarato Virginia Tardella, vice-presidente di Worldrise.

Quest’ultima opera d’arte si inserisce nell’ambito del progetto Worldrise Walls, che conta all’attivo più di 15 opere in nove città italiane, la terza a Milano dopo “Anthropoceano” e “Protect the E(art)h”. Anche il progetto “Oceano e clima” – della campagna 30X30 Italia – ha permesso di realizzare altri 10 murales antismog in varie città italiane.

La vernice Airlite è stata ideata dall’azienda italiana Advanced Materials, è una pittura naturale perché 100% minerale e fotocatalitica, sfrutta cioè la luce solare per depurare l’aria da fumi di scarico, polveri, batteri e muffe. Infatti è dotata di una tecnologia innovativa che si attiva a contatto con la luce, sia naturale che artificiale, e cattura le particelle inquinanti per trasformarle in molecole di sale, purificanti per l’aria.

Le stime confermano che 100 metri quadri di superficie dipinti con Airlite svolgono lo stesso effetto assorbente degli agenti inquinanti di una superficie equivalente di bosco e compensa le emissioni di 18 auto in un anno.

Altre opere e appuntamenti in giro per l’Italia

A Roma, in via del Porto Fluviale nel quartiere Ostiense, il collettivo Yourban2030 – noto per l’unione tra la cultura green e l’arte di strada – ha realizzato il murale più grande d’Europa. L’opera “Hunting Pollution”, dello street artist milanese Iena Cruz, ha un chilometro quadrato di estensione e ritrae un airone tricolore, specie a rischio di estinzione, che si posa su un barile di petrolio mentre caccia il pesce nel mare inquinato.

murales "caccia all'inquinamento" a Roma ostiense

“Hunting pollution” nel quartiere Ostiense. Photo credits: Pagina Facebook Yourban 2030

Il più grande tra i murales antismog del Sud si trova a Napoli e ricopre 370 metri quadri di parete di una scuola, nel quartiere Fuorigrotta. #UnlockTheChange riprende il nome dell’omonima campagna delle B Corp italiane, ovvero aziende il cui modello socioeconomico è certificato come sostenibile dall’ente non profit B Lab.

L’opera di Zed1 raffigura una bimba che si affaccia su un portone, a simboleggiare la nuova dimensione possibile più etica e rispettosa dell’ambiente, che lo stesso quartiere  ha vissuto dopo la chiusura dell’Italsider (ex Ilva). Con lo stesso valore simbolico è stato inaugurato due settimane fa anche “Immaginare un futuro” nel cortile del liceo scientifico Alessandro Volta a Torino.

murales a Napoli Fuorigrotta

#UnlockTheChange nel quartiere Fuorigrotta. Photo credits: Pagina Facebook Yourban 2030

A Padova e dintorni, infine, si svolgerà nel giugno prossimo la terza edizione della biennale di street art “Super Walls”, che la scorsa volta ha ospitato 39 artisti internazionali e 35 nuove opere monumentali a decorare gli spazi cittadini. La kermesse, curata dal gallerista Carlo Silvestrin, raduna i migliori street artist per valorizzare la pittura sociale ed esaltare il paesaggio urbano senza che l’ambiente ne faccia le spese.

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Roberta Nutricati

Roberta Nutricati

Laureata in Lettere Moderne a Siena e in Relazioni Internazionali a Torino. Dopo aver vissuto e lavorato in Spagna per un anno, ho conseguito un master in Europrogettazione e il riconoscimento alla Camera dei Deputati come Professionista Accreditata presso la Fondazione Italia-USA a Roma. Collaboro con il settimanale TheWise Magazine e scrivo per BuoneNotizie.it grazie al laboratorio di giornalismo per diventare pubblicista.

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